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NOSTRI PROBLEMI Poco più di cinquant’anni orsono un piccolo gruppo di direttori di giornali in lingua italiana editi in Australia, America del Nord e del Sud, Africa del Nord e del Sud ed Europa si riuniva a Roma nell’allora sede dell’Unitalia Film per dar vita alla FMSIE (Federazione Mondiale della Stampa Italiana all’Estero). Si era da poco usciti da una guerra catastrofica e di cui si iniziava appena a marginare le profonde ferite. Iniziava così, nel lontano 1956, una lunga avventura. I responsabili delle testate fondatrici provenivano da matrici estremamente diverse, laici, religiosi, nostalgici, liberali, sindacalisti ed anche... anarchici di vecchia tradizione. Tra le innumerevoli differenze di opinioni e valutazioni delle cose, il primo e profondo coagulo fu l’entusiasmo, il disinteresse, il necessario riconoscimento della variegata identità di chi operava nel mondo, ecc. Denominatore comune era ottenere da parte delle autorità nazionali il diritto di voto, considerando che ottenendo questo sacrosanto diritto ci si poteva sentire cittadini pienamente partecipi alla vita della nazione e non più di serie B, C o... D. E’ stata una lunghissima e faticosissima battaglia. Uno dei paladini più aggressivi e determinati è stato e tutti lo riconoscono Mirko Tremaglia, ministro degli italiani nel mondo, dopo la grande vittoria della Casa della Libertà nel 2001. Finalmente ottenuto il diritto di voto, seppur per corrispondenza e con innumerevoli difficoltà e “discrepanze”, gli italiani nel mondo sono diventati cittadini a pieno titolo come quelli che vivono sul territorio nazionale, e disponendo di una propria circoscrizione con la possibilità di eleggere 12 deputati e 6 senatori. Per una volta quella che credevamo da sempre, VOX CLAMANS IN DESERTO è stata smentita dai fatti. Non solo gli italiani nel mondo hanno votato ma sono stati addirittura decisivi, diventando l’ago della bilancia in un responso delle urne che ha praticamente diviso in due l’elettorato italiano. Ricordate quel che scrivevamo anni, mesi, settimane e pochi giorni orsono: votate, votate, mettete a posto la vostra situazione e quella della vostra famiglia, ogni goccia conta e può essere determinante. Oggi da varie parti si protesta perché non si é votato, rifiutandosi di riconoscere che nella maggioranza dei casi il protestatore era ed è lui stesso colpevole per non aver potuto (o voluto) esercitare il proprio diritto dovere. Sarà forse una buona occasione per mettere a posto la propria situazione anagrafica. Dopo tutto, ne siamo convinti l’analfabetismo si è molto ridotto tra la nostra gente. Certo se ci fossero stati dei seggi, come quando abbiamo eletto il «comites» anni orsono, la percentuale dei votanti sarebbe stata molto più alta. Ma come tutti sanno “si le nez de Cleopatre avait été plus long on aurait pu mettre Paris dans une bouteille”. Per concludere non crediamo che l’Italia sia spaccata in due, noi crediamo che con la discussione ed il dialogo pacato e la costruttiva contrapposizione delle idee si possa navigare verso il progresso ed il benessere di tutti e per tutti o perlomeno quasi tutti. Ovviamente, e continueremo imperterriti a farlo, bisogna lottare contro le “presidentiti”, gli egoismi ed i piccoli giochetti di potere (che lasciano il tempo che trovano), le sopraffazioni e ricercare veramente le sinergie ed i denominatori comuni. Dobbiamo far funzionare la “consulta”, dobbiamo far funzionare le associazioni (che non appartengono a nessuno ma a tutti), dobbiamo pungolare le istituzioni (anche nel loro interesse) e soprattutto superare l’attuale situazione di paratie stagne e mugugno. Buona Pasqua, Scialom,Pace, Salam, grazie ai lettori, amici e corrispondenti par gli auguri ricevuti che ricambiamo di cuore. Ricordiamo infine, repetita juvant, che le notizie debbono esserci trasmesse PRIMA della manifestazione programmata e non DOPO e che i tempi utili (salvo eccezionalità) sono il 5 del mese per il numero del 20 ed il 20 per il Numero del 5. Rinnovate i vostri abbonamenti scaduti, fate abbonare chi non lo è, utilizzate le nostre pagine per la valorizzazione dei vostri prodotti e l’informazione sulle vostre attività. Ne abbiamo mutualmente bisogno.
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nostri problemi Dunque eccoci al N° 2 nuova serie. Questa veste grafica rappresenta un impegno notevolissimo per tutta "l’équipe" del giornale. Facciamo affidamento sulla vostra massima collaborazione (nella vostra critica costruttiva e nella vostra indulgenza) affinché l’esperienza sia un successo. Riprendiamo Anche noi nelle storiche mura di "Casa Sicilia" abbiamo ricordato i primi cinquant’anni di vita e di pubblicazione ininterrotta. E’ stato un incontro commovente dal quale, anche grazie ai messaggi ricevuti, ci sentiamo spronati dal nostro "inguaribile ottimismo" a continuare. Legati alla tradizione siciliana non scriveremo "grazie" per non sentirci sdebitati, il che non toglie... Ricordiamo però a tutti coloro che si proponevano di partecipare ai nostri festeggiamenti che questi sono stati rimandati ad ottobre o giù di lì. Abbiamo grandi progetti... L’argomento principe sono le elezioni politiche in Italia, elezioni alle quali per A Tunisi i responsabili dell’ambasciata e sopratutto quelli della cancelleria consolare hanno fatto salti mortali per far si che i plichi siano recapitati in tempo, malgrado il fatto che in Tunisia il 19, il 20 ed il 21 marzo erano festivi. Il prof. Santellocco, presidente del COMITES di Algeri, rappresentante dell’Africa nel CGIE (escluso il Sud Africa e... Quasi 2000 buste sono state inviate agli aventi diritto al voto (siamo sempre meno di 3000?) Vedremo quanti voteranno. Siamo certi che avremo una percentuale altissima. Ed é giusto che sia così. Siamo rimasti molto soddisfatti di sentire Santellocco citare i "nostri problemi" e promettere di continuare a lottare per far si che le nostre voci siano ascoltate. Certo saremmo stati lieti di sentire i medesimi propositi quando nel 2003 siamo stati «cancellati» dall’allora ministro degli esteri Frattini. Nessuno, se non andiamo errati, alzò Auguriamo che dalle urne gli italiani riescano ad esprimere una maggioranza in grado di governare e soprattutto in grado di mantenere le promesse. Due parole per concludere. Il profondo disagio del nostro associazionismo è dovuto essenzialmente alla mancanza di dialogo, all’individualismo viscerale ed anche, consentiteci di dirlo, all’egoismo ed alla miopia che porta alla cecità.
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DOSSIER - TUNISIA: 50 ANNI D’INDIPENDENZA (1956-2006) - EDITORIALE Il giornale nella sua nuova veste cambia sottotitolo sostituendo “eurafrica” con “euromediterraneo”, saremo così più vicini alle odierne realtà. In questo numero oltre a numerosi e nuovi argomenti scriviamo sulle prossime elezioni politiche italiane, pubblicheremo i nomi dei candidati definitivi per la nostra circoscrizione sul prossimo foglio, non abbiamo ad oggi le liste definitive !!! Ringraziamo di cuore Gianni Letta,Barbara Marengo e Paola Procaccini per i loro molto confortanti messaggi. Siamo così fortemente spronati a continuare, "...per permettere a voi tutti di esternare con noi, il vostro pensiero, prerogativa migliore della personalità di un libero cittadino.... "rinnovando l’augurio di contribuire con il nostro lavoro perché >> Leggi..... Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 |
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