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  Cultura
 616 - Concerto di Antonella Ruggiero al Festival della Medina : quando il canto diventa preghiera E la voce una sorgente di spiritualità

 

 

Il Festival internazionale della Medina e l’Ambasciata d’Italia Sezione Culturale ci hanno offerto il 21 ottobre un splendido spettacolo di musica rappresentato da una delle voci più belle e forti del panorama musicale italiano. Antonella Ruggiero ha cantato, in quel venerdì scorso, come una dea.

Sul palcoscenico del Teatro Municipale di Tunisi ha regnato, come un monarca assoluto, sullo spazio, il tempo e lo spirito del pubblico, affascinato fin dalla prima canzone e portato senza resistenza nel mondo della Ruggiero. Un mondo dove la musica, a volte sacra e a volte profana, porta a orizzonti nuovi: orientali e indiani. Lei lo ha definito “un viaggio”. E così è stato. Un percorso di scoperta musicale, e spirituale, attraverso l’insolito uso della voce, l‘impiego di strumenti musicali orientali, la forte presenza del ritmo e la facilità del passaggio da un repertorio all’altro, da quello di musica sacra a quello di musica profana.

Elemento chiave di questo viaggio è la voce della cantante: un torrente di sensibilità, di profondità, di forza morale e di spiritualità.

L’artista canta come chi prega, con una devozione totale, per  lasciare il mondo terreno e raggiungere quello della spiritualità. Antonella Ruggiero crea un ambiente mistico intorno a lei, un ambiente in cui cattura il “suo” pubblico incantato dai suoi virtuosismi vocali.

La presenza di testi ridotti come parole, la ripartizione studiata del tempo, del canto e della respirazione e la musica sacra è l’insieme pronto a stabilire una comunicazione spirituale tra la cantante ed i suoi ascoltatori.

Questa comunicazione è rafforzata dalla forte presenza della Ruggiero e dalla sua profonda sensibilità scenica che vanno ad aggiungersi alla sorprendente  facilità con la quale usa la sua voce salendo e scendendo lungo le  scale musicali in modo fluido e piacevole.

La stessa facilità la si ritrova nel passaggio dalla lingua italiana a quella latina e a quella indiana. Gli orizzonti che apre questa cantante con le sue capacità vocali sembrano vasti e senza limiti. In questo viaggio meraviglioso la Ruggiero è stata accompagnata dal gruppo Arkè String Project, un gruppo composto da 4 musicisti : Carlo Cantini e Valentino Corvino ai violini, Sandro Di Paolo alla  viola e Stefano Dall’ora al contrabbasso che hanno intrapreso dal 1966 (data dalla sua creazione) un lungo viaggio all’interno dei diversi generi musicali senza pregiudizi, cercando di fare risaltare le qualità che possiedono tutte le espressioni musicali. Certo che il matrimonio tra un gruppo dal genere e la musica multietnica della Ruggiero non può che essere un matrimonio riuscito.

Infatti, i musicisti sono in perfetta sintonia con la cantante. Il loro suono sposa benissimo le modulazioni della sua voce e, anche, il movimento   delle  sue  mani. Tutti e due, cantante e gruppo, si fondono per creare un’atmosfera magica e affascinante fuori dal tempo e dallo spazio.

Per concludere, in quel venerdì sera ci è sentiti sollevati verso il cielo, leggeri come un uccello d’oriente e pronti per esplorare orizzonti  nuovi senza limiti.

 

Antonella Ruggiero

Hanene Zbiss

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