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Mediterraneo
606 - LA COOPERAZIONE TRIANGOLARE ITALO-TUNISINA VERSO PAESI TERZI |
L’ATCT (Agence Tunisienne de Coopération Tecnique) e l’APREIME (Agence pour la Promotion des Relations Economiques Italo-Mediterraneennes) hanno organizzato due giornate di studio, 7 e 8 marzo a Tunisi, sul tema: “La cooperazione triangolare Tuniso-Italiana a vantaggio di paesi terzi”. |
Gli incontri hanno visto la partecipazione di organi dirigenziali tunisini e italiani, anche a livello governativo, e operatori dei due paesi interessati allo scambio di esperienne in diversi settori, quali, ad esempio, la tutela ambientale, le risorse idriche, ecc, indirizzate alla promozione di una azione congiunta verso paesi terzi con particolqre riferimento a quelli africani. Tale azione si inserisce nel quadro delle indicazioni fornite dal G8 e dal NEPAD in materia di aiuto e solidarietà internazionale.
Di fronte ad un pubblico particolarmente attento sono così stati presentati e discussi numerosi temi strategici per l’integrazione mediterranea in una effettiva cooperazione. E’ in questo contesto che le parole pronunciate del Rappresentante Personale del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’Africa, on. Alberto Michelini, durante il suo intervento vanno lette come una sottolineatura di come Italia e Tunisia, al di là dell’ormai consolidato legame cooprativistico, sono oggi in grado di contribuire allo sviluppo del continente africano. Ma per creare un risvolto positivo dello sviluppo, come quello conseguito dallo stato tunisino e al quale hanno partecipato con una forte presenza le imprese italiane, occorre fare ricorso alla formazione professionale. Di qui l’importanza, dichiarata dal Direttore Generale dell’ATCT, M. Abdelhamid Bouhawela, della posizione preminente dell’agenzia tunisina nella cooperzione sud-sud in questo settore dove si registrano dati, sull’attività che viene svolta, di notevole interesse.
Se si tiene conto di un mercato internazionale che sempre più si rivolge verso i paesi asiatici, allora queta serie di incontri acquista un significato di particolare interesse per il bacino del Mediterraneo e il paesi africani. Significa prendere atto della situazione e opporsi alla delocalizzazionze in Asia creando l’alternativa possibile ferma restando la necessità di restere, o entrare, nel mercato internazionale in modo competitivo.
Sarà in grado la cooperazione triangolare, oggetto delle due giornate di studio, di affrontare questa situazione? E’ probabile, vista la maggiore vicinanza culturale dei soggetti coinvolti. Resta ancora da spiegare il perché: Italia e Tunisia. Perché sono due stati legati da uno stretto legame che va al di là del semplice interesse economico, importante, certo, ma non esclusivo. E qui vanno citate le parole del Direttore dell’Agenzia APREIME, Marco Polverari: “La Tunisia è un esempio di islam possibile, fiero delle sue tradizioni musulmane, che ha segnato grandi conquiste culturali, tecnologiche e d economiche”. Per questo la Tunisia “è una porta aperta verso tutti i paesi arabi e africani”. Per questo la Tunisia “è un paese strategico per l’Italia”.
Delfino Maria Rosso
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