NOSTRI  PROBLEMI

   Con qualche giorno di ri­tardo riprendiamo le nostre pubblicazioni. Ricordiamo in premessa, se vogliamo, al­meno, ripristinare la cadenza quindicinale che assolutamente non si puo ricevere articoli o comunicazioni alla vigilia della data programmata e cioé il 15 e il 30 di ogni mese. Sono necessari almeno cinque giorni di anticipo.

Il 2004 si é concluso con una paurosa convulsione na­turale che ha provocato cen­tinaia di migliaia di morti e mi­lioni di senza tetto nell'ocea­no indiano. Magnifica la so­lidarietà internazionale.              

"Pourvu que ça dure !"

Si sta materializzando il progetto di congresso FUSIE (Federazione Unitaria della Stampa Italiana all'Estero). Si svolgerà a Catania con tappe ad Agrigento,Palermo e ... Tu­nisi, per il nostro cinquante­simo anno di vita.

Ne riparleremo presto. In­tanto al "grido di dolore" della collega Peracchino abbiamo avuto la risposta, pacata e se­rena, dei presidente De Sossi. Non é male che si inizi il di­battito. La posta é importan­te, si tratta, forse, dell'avve­nire di buona parte dell'infor­mazione italiana nel mondo.

Ricordo quando, quasi cin quant'anni orsono (1956) fu fondata nell'entusiasmo la Federazione Mondiale della Stampa Italiana all'Estero. Il battesimo fu celebrato dai politici di tutto l'arco costi­tuzionale di allora e da una piccola schiera di testate che in tutto il mondo (Nord, Centro e Sud America, Afri­ca, Europa, Asia e Australia aveva riacceso la fiaccola dell'italianità presso tante col­lettività sconvolte, sconcerta­te e impoverite dalle tristi con­seguenze del 2° conflitto mon­diale.

Dalle superatissime Lino­type e Monotype di ieri ai più sofisticati sistemi computeriz­zati di oggi, viviamo una nuo­va era "Gutemberg".

I "media" italiani nel mon­do e quelli che in Italia voglio­no ritrasmettere le loro voci, saranno in grado di risponde­re alla sfida ?

Auguriamo ogni bene al congresso FUSIE.