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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI In Italia, mentre il nuovo governo dell’UNIONE si destreggia tra problemi finanziari, rientro nelle grazie europee e ritiro delle truppe dall’Irak, i cittadini dovranno rispondere SI o NO al referendum costituzionale. Per i residenti all’estero ultimo giorno utile il 22 giugno, per quelli che voteranno in Patria essi avranno le urne a disposizione i giorni 25 e 26. Vedremo chi l’avrà vinta. Comunque dal prossimo luglio sarà chiuso (almeno lo speriamo) definitivamente questo clima elettorale infuocato e contrastato che ha dominato la politica del paese da più di sei mesi. Speriamo che i veri problemi saranno rimessi in auge con pacatezza ed in un clima costruttivo. E’iniziato il “mundial” del calcio in Germania. Buon esordio per gli azzurri, In Tunisia, il presidente Ben Ali, la sua signora, il governo,i responsabili ed i cittadini moltiplicano attività ed iniziative per preparare un avvenire sempre migliore. In questi giorni migliaia di studenti concludono l’anno scolastico. Buone vacanze per i promossi, estate pesante per bocciati e rimandati. Per i nostri specifici problemi , dopo la convocazione dell’assemblea generale del Circolo Italiano (2 luglio), apprendiamo (da una comunicazione antidatata (8giugno) spedita il 15 (non preceduta,a nostro avviso, da alcuna decisione del consiglio di amministrazione, il quale deve riunirsi il 20 giugno) l’assemblea generale della Camera Tuniso-Italiana di Commercio ed Industria (6 luglio) Nessun accenno al nuovo statuto. Trattasi di un miraggio? In luglio sono anche previste le assemblee generali della SIA e dell’Aurora. Saremo più precisi sul prossimo numero la cui uscita é prevista per la prima settimana del mese. Cogliamo l’occasione per informare i nostri lettori che, come di consueto e salvo avvenimenti eccezionali, in luglio e agosto pubblicheremo un solo numero del giornale. Riprenderemo la cadenza quindicinale da settembre con date fisse 1 al 15 e 16 al 30(31). In altra parte del giornale riferiamo sul brillantissimo successo della serata organizzata dalla SIA e da tutto l’associazionismo italiano con il patronato dell’ambasciata d’Italia. E’ una gran bella cosa quando si lavora tutti assieme per il bene comune. Si é riunita a Roma la presidenza del CGIE. La plenaria é prevista per il prossimo mese. Non sarebbe male se si potesse intravedere uno spiraglio positivo per la rappresentanza degli italiani di Tunisia, cancellati il 23.12.2003. Due parole per concludere. Magnifica la cerimonia di gemellaggio tra i Lions Tunis-Doyen e Taormina, grazie a tutti i partecipanti, in particolare, ci sia consentito di scriverlo, a Salvatore Grasso ed alla sua gentile consorte, ambedue grandissimi amici della Tunisia e operatori di spicco per la pace, il progresso, il benessere e la convivenza civile tra tutti i popoli del nostro mediterraneo. Ai nostri numerosi corrispondenti che non hanno visto i loro scritti pubblicati, chiediamo pazienza (48 pagine sono molte e sempre poche). Ricordiamo ad infinitum che comunicati e testi da pubblicare debbono pervenirci,al più tardi, il 5 per il numero del 15 ed il 20 per il numero di fine mese. Grazie.
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NOSTRI PROBLEMI
Dopo la fiducia di Senato e Camera, il nuovo governo Prodi é nella pienezza dei suoi poteri. I giorni 28 e 29 maggio si sono concluse le elezioni amministrative in Italia, tornata elettorale importante in quanto riguardava quasi 20 milioni di cittadini, il cui risultato ha confortato il centro sinistra. Ultima scadenza attesa è il risultato del referendum dei giorni 25 e 26 giugno. Se gli italiani votano NO si potrà affrontare con serenità o perlomeno con civile e pacata discussione la riforma costituzionale, se vince il SI la riforma della costituzione vedrà trionfare la tesi della maggioranza di centro destra che ha ignorato l’allora opposizione. In un modo o nell’altro auguriamo che questo clima infuocato permanente di campagna elettorale cessi e che i dirigenti ed i responsabili del paese possano dedicarsi pienamente ai problemi reali anziché crogiolarsi in ricorsi fantomatici, richiami a piazze oceaniche ecc ecc... Siamo convinti che debba finire questa “guerra” tra guelfi e ghibellini arcaica e negativa . Il neo ministro degli Esteri D’Alema, nelle sue prime dichiarazioni, si è mostrato estremamente aperto e sensibile al dialogo con i cittadini sparsi per il mondo , lo ringraziamo ed anche noi contiamo su di lui, sul ministro Danieli e sui vice-ministri Craxi, Crucianelli, Di Santo, Intini, Sentinelli eVernetti, i quali perfettamente conoscono le nostre aspettative. Una seconda dichiarazione importante riguarda il popolo palestinese il quale deve essere aiutato anche ad evitare di erroneamente lasciare via libera a chi aiuta con lo scopo recondito di aiutare di fatto i terroristi. In Tunisia, il presidente Ben Ali’ ha premiato solennemente tante personalità del mondo della cultura insistendo sulla necessità di operare per una sempre maggiore azione per il rafforzamento del dialogo e della convivenza civile tra le nazioni ed i popoli. Per i problemi della collettività, il fragoroso silenzio si dirada. Annunciamo la prossima assemblea generale elettiva del Circolo Italiano alla quale è molto importante partecipare, i dirigenti della società sportiva Aurora hanno promesso, quanto prima, di trasmetterci un’ampia panoramica informativa sulle attività del sodalizio, passato, presente e futuro nonché la data della prossima assemblea generale dei soci. Attendiamo notizie della Camera tuniso- italiana di commercio ed industria, notizie che non dovrebbero tardare. Il “great event” sarà la grande serata di gala organizzata dalla SIA in collaborazione con tutto l’associazionismo di Tunisia , con il patronato dell’ambasciata d’Italia il giorno 9 giugno 2006 al “Concorde” Berges du Lac, in collaborazione con il LIONS- Club di Taormina uno dei più importanti d’Italia. Siamo certi che tutti faranno l’impossibile per far sì che la serata sia un grandissimo successo e che moltissimi fondi saranno raccolti per i nostri connazionali meno abbienti. Ricordiamo anche che il 10 giugno ci sarà la cerimonia di gemellaggio tra il Lions Tunis-Doyen e quello di Taormina, riferiremo ampiamente sul prossimo numero. Per concludere un segnale un po’ amaro, l’ICE Tunisi ci informa, molto ma molto dopo gli altri organi di stampa locale, di manifestazioni ampiamente pubblicizzate. Eppure è opportuno ricordarlo siamo stati noi, più di trent’anni orsono a partecipare al battesimo della sede di Tunisi, cosi’ d’altronde di tante altre iniziative che hanno contribuito ampiamente al rafforzamento ed al potenziamento delle relazioni tra Italia e Tunisia. E’ con un po’ di tristezza, dobbiamo sottolineare, che ci sembra che il considerevole lavoro da noi svolto, anche per avere questa nostra veste grafica, sia cosi’ poco considerato. Come lo noteranno i nostri lettori, non abbiamo, in questo numero, messo il programma televisivo sia per ritardi degli invii dalle reti televisive sia perchè, attenti ai nostri lettori, stiamo tendando di studiare una presentazione più chiara. Ma lo riprenderemo!
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NOSTRI PROBLEMI Il 15 maggio 2006 il presidente Giorgio Napolitano ha prestato giuramento ed é ormai nella pienezza delle sue funzioni 11° capo dello stato italiano per i prossimi sette anni. Nei prossimi giorni dovrà nascerà il nuovo governo Prodi, il quale dovrà attuare il programma sul quale e per il quale lo hanno votato gli elettori dell’UNIONE. Il 28 e 29 maggio si voterà per le amministrative in gran parte del paese, primo ed importantissimo “test” dopo le politiche del 9 e 10 aprile. Molto importante sarà il voto del 25 e 26 giugno per il referendum popolare confermativo (o abrogativo) di legge costituzionale. Il 2 giugno si festeggerà il 60° anniversario della fondazione della Repubblica italiana. A Tunisi, l’ambasciatore d’Italia S.E. Arturo Olivieri riceverà i suoi invitati alla “Charmeuse”, giovedì 1° giugno. In Tunisia il presidente Ben Alì ed il suo governo lavorano intensamente per preparare il paese a vincere le sfide della “mondializzazione” ed la prossima caduta delle ultime barriere doganali prevista per il 2008. Nel mondo, purtroppo, continuano ad imperversare e mietere vittime i conflitti endemici che non riescono a trovare soluzioni. Un fragoroso silenzio ha risposto all’invito fatto ai dirigenti del nostro associazionismo circa l’imminenza degli adempimenti degli obblighi amministrativi ai quali sono tenuti a chiamare i soci ad esprimersi sul divenire dei loro sodalizi. Nel corso di un breve soggiorno a Roma abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti in via Asmara da S.E. Habib Mansur, ambasciatore di Tunisia presso il Quirinale da ormai un anno. Anno durante il quale il bravissimo diplomatico ha moltiplicato incontri e partecipazioni a manifestazioni per consolidare sempre più fortemente l’amicizia e la complementarità tra i due popoli e le due nazioni. Riferiremo ampiamente su questo incontro sul nostro prossimo numero (questo era ormai chiuso). Riferiremo pure sulla manifestazione del 21 maggio che l’AIAT organizza con la provincia di Latina per il 50° anno di fondazione del nostro giornale. Per concludere, anticipiamo la notizia di un grande avvenimento lionistico : il previsto gemellaggio dei clubs Tunis Doyen e Taormina che si svolgerà a Tunisi il 10 giugno prossimo e sarà preceduto da una grande serata di beneficenza in favore della S.I.A., venerdì 9 giugno sera.
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NOSTRI PROBLEMI Anche questa volta scriviamo unicamente di cose nostre, il mondo continuerà a ruotare. Eletti in Italia i presidenti del Senato e della Camera, Franco Marini e Silvio Bertinotti, presto l’incarico sarà affidato a Prodi. Governo di legislatura o governo balneare (dilaniato, come afferma il centro-destra da insanabili divisioni interne) ? “ai posteri l’ardua sentenza” come scriveva nella sua ode il 5 maggio 1821, Alessandro Manzoni quando apprese che nel piccolo isolotto di Sant’Elena si era spento Napoleone 1° Bonaparte (pubblicheremo se richiesti, in un prossimo numero la predetta ode). È però certo che in Italia inizia una nuova era. Il tempo della “dittatura” della maggioranza schiacciante e dell’opposizione che sbraita inascoltata é, a nostro avviso, definitivamente superato. Il nuovo governo dovrà governare ascoltando la maggior parte e non una sola parte dei cittadini, altrimenti fallirà il suo compito. Vedremo presto quando si eleggerà il presidente della repubblica se ci saranno “larghe intese” o se continueranno le battaglie all’ultimo voto, accompagnate da subdole ed incomprensibili minacce (inaccettabili in un consesso civile democratico quale é quello italiano di oggi). Abbiamo visto in queste passate 14 legislature, dei presidenti istituzionali eletti con un pugno di voti, governare con saggezza il loro settennato. Noi auspichiamo “larghe intese”, il paese lo chiede, l’Italia ne ha bisogno e sarebbe molto saggio farlo. Chi vivrà vedrà. I nostri specifici problemi Parafrasando quanto ci scrive l’amico e collega Sergio Bindi (vedi pag 7) quando parla del nostro lavoro per valorizzare “... quel «made in Italy» che tanta parte ha avuto ed ha nello sviluppo economico italiano. Oggi avete i vostri rappresentanti parlamentari. Mi auguro che, al di là delle defatiganti e rissose vicende politiche nazionali, sappiano ottenere il giusto riconoscimento per chi, scrivendo, facendo televisione o radio, tengono alto il nome dell’Italia all’estero. Ricordiamo che siamo in maggio e che entro giugno debbono rinnovarsi i consigli direttivi delle nostre “poche” associazioni di diritto tunisino che operano sul territorio e citiamo : 1) 2) Il Circolo Italiano deve tornare ad essere centro di coagulo e incontro per “tutti” e non pretesto o motivo di inconsistenti querele alla polli di Renzo di Manzoniana memoria. 3) 4) ,5) l’IMIT ormai anch’essa funzionante a pieno titolo, sta lavorando, a quando ci hanno affermato il presidente Capanna ed il vice-presidente Salvestroni alla realizzazione di una giornata informativa ed un convegno per i primi di giugno c.a. Crediamo di aver fatto il giro e giriamo il quesito agli amministratori attualmente in carica: che intendete fare? Due parole, non dette ma torneremo in argomento quando il nuovo governo avrà ottenuto la fiducia del Parlamento italiano, sul “distretto” Tunisia di cui tanto si attendeva e si attende per il potenziamento del “made in Italy”. Non parleremo di “consulta” ne di “COMITES” (ci é stato confermato che mancano poche decine di iscritti all’AIRE per raggiungere la fatidica soglia dei 3000). È peccato perché il CGIE dovrebbe riunirsi in luglio e profondamente rinnovarsi visto che tanti suoi autorevoli membri sono oggi Deputati o Senatori della Repubblica.
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