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NOSTRI PROBLEMI Nel mondo poco di nuovo, i conflitti endemici sono sempre endemici, i piccoli colpi di stato militari continuano ad imperversare in certi paesi piccoli e grandi. Le sinistre "rivoluzionarie" vincono le elezioni in numerosi paesi del sud america, Castro non appare per il suo 80° compleanno. A Londra tornano i misteri spionistici di puro stampo “guerra fredda” che si tendeva a dimenticare. In Europa volge melancolicamente alla fine la presidenza finlandese e la prossima guidata dalla Germania non sembra volare molto alto. L’euro per contro raggiunge quota un dollaro e trentatre... In Italia, la gran piazza plaude a Roma Berlusconi, a Palermo Casini risveglia speranze democristiane e da il via alla seconda opposizione. Il governo Prodi continua la sua non facile navigazione. In Tunisia, la finanziaria Il 2006 volge alla fine e l’ambasciatore Olivieri, come di tradizione, esprime i suoi voti augurali agli italiani quì residenti ed operanti. Il Circolo Italiano moltiplica le sue attività ed invita i soci a rinnovare la quota 2007. E la nave va ..... Concludiamo e ricordiamo altresì che comunicati ed avvisi debbono pervenirci al più tardi il 5 e il 20 del mese per poter essere pubblicati in tempo e che il giornale, soprattutto in questa nuova veste più costosa, richiede il massimo aiuto dei suoi sostenitori e abbonati (é tempo di pensare al rinnovo per l’anno nuovo). Ringraziamo quelli che lo hanno già fatto.
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NOSTRI PROBLEMI Nel mondo non si placano ne i conflitti ne le stragi di innocenti. I «grandi» responsabili cominciano a preoccuparsi seriamente della sempre più malandata salute del nostro povero pianeta terra. Non sarà facile far capire quanto sia deleteria la politica del buon Luigi XV «le bien aimé» : après moi le deluge.... Le elezioni di medio termine hanno largamente premiato i democratici, vedremo se riusciranno a ricondizionare la politica degli Stati Uniti d’America e calmare le sempre maggiori volontà conflittuali dei potenti. In Italia prosegue faticosa e sempre in clima rissoso l’esame della finanziaria 2006. Prodi in Algeria, dopo In Tunisia il presidente Ben Alì, in un magistrale discorso in occasione del 19° anniversario del 7 novembre ha confermato la volontà di proseguire fermamente l’azione per il progresso ed i benessere della Nazione. Continua sempre più positivamente l’attività culturale, politica e diplomatica multilaterale per il dialogo di civiltà e per la pace tra i popoli. Sono previsti importanti appuntamenti per fine mese e inizio di dicembre. La riunione del direttivo FUSIE a Udine e del CGIE a Roma. Dedichiamo un «dossier» alla visita del presidente Prodi. Ci é stato detto che si é fatta crudelmente sentire l’assenza del COMITES (sciolto nel 2003). Concludiamo e ricordiamo altresì che comunicati ed avvisi debbono pervenirci al più tardi il 5 il 20 del mese per poter essere pubblicati in tempo e che il giornale, soprattutto in questa nuova veste, più costosa, richiede il massimo aiuto dei suoi sostenitori e abbonati (é tempo di pensare al rinnovo per l’anno nuovo).
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NOSTRI PROBLEMI Nel mondo si affievolisce il problema nord-coreano e si acuisce quello iraniano. Gli Stati-Uniti d’America si preparano ad affrontare le elezioni di metà mandato, in Francia si voterà nell’aprile 2007 per le presidenziali. Il 1° gennaio In Italia, tra mille polemiche, il governo Prodi continua la sua non facile navigazione ed incamera il suo primo voto di fiducia sulla finanziaria 2007. In Tunisia, festeggiato l’Aid El Fitr, si riprende alacremente il lavoro, si affrontano con decisione i problemi legati all’attuazione dell’XI° piano quinquennale e si completa il dibattito sul bilancio dell’anno nuovo. E’ confermata per il 30 ottobre la visita del presidente Prodi a Tunisi, questa sarà breve ma fitta di importantissimi incontri, tra i quali quello con gli imprenditori e la collettività italiana, riferiremo sul prossimo numero. Mancano poche settimane al 2007; dedichiamole ai bilanci e prepariamoci, ognuno nel proprio ambito e nel quadro delle proprie responsabilità a far si che si evitino gli sprechi, si diffondi il benessere si risparmino le guerrette e si porti la propria pietra all’edificio ove potranno civilmente convivere tutti i quali, volenti o nolenti, sono sempre più abitanti di un pianeta sempre più piccolo e sempre più condominiale. Ricordiamo altresì che comunicati ed avvisi debbono pervenirci al più tardi il 5 e il 20 del mese per poter essere pubblicati in tempo e che il giornale, soprattutto in questa nuova veste, più costosa, richiede il massimo aiuto dei suoi sostenitori e abbonati (é tempo di pensare al rinnovo per l’anno nuovo). Dal 29 ottobre torna l'ora solare.
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NOSTRI PROBLEMI Riprendiamo dunque il "collier" dopo un periodo di quarantena imposto da motivi di salute. Non scriveremo di problemi mondiali in quanto questi, con l'aggravante nord coreana non accennano a modificarsi in meglio. Ci limiteremo a parlare di cose nostre pur segnalando che in Tunisia, in questa metà mese di Ramadan, un giusto richiamo è stato fatto dal ministro degli affari religiosi per evitare di lasciarsi influenzare da pratiche estranee al civile buon gusto nazionale, con un portamento non usuale del velo che copre la donna, la quale pur rispettando la religione, deve mostrare liberamente il suo bel viso e partecipare pienamente alla vita famigliare e nazionale. Il circolo italiano ha un Direttivo costituito e ci risulta che il presidente Nigro abbia distribuito incarichi ai responsabili. Auguri, vedremo questi signori all'opera. Li complimenteremo o li criticheremo, sempre costruttivamente, in base al loro lavoro. Parliamo adesso della nostra Camera tuniso-italiana di commercio (torneremo in argomento sul "made in Italy" sezione Tunisia, ICE, ecc... Il tutto sempre nel limbo, il quale, come disquisiscono i teologi, non si sà se esiste o non esiste). Una chiara volontà di ristrutturazione e di rilancio programmata dal nuovo Segretario Generale, sta profondamente interessando i responsabili di questo secolare organismo, è un passo assolutamente necessario, ne và la sopravivenza della struttura. Con estrema sensibilità, l'ambasciatore Arturo Olivieri ha chiamato gli operatori italiani a partecipare ad un importante incontro il 19 c.m. Speriamo in bene. Sembra confermarsi la visita, anche se brevissima, del presidente Prodi a Tunisi, entro fine mese. Sarà una buonissima occasione per "mettre les pendules à l'heure"; per i rapporti Italo-Tunisini, le numerose questioni già affrontate e le promesse fatte e non (o poco) mantenute precedentemente. Le attività culturali procedono egregiamente. Speriamo che quelle associative, commerciali ed imprenditoriali imbocchino altrettanto bene il passo.
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