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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Come non evocare la canzone del nostro compianto Dalla, alla vigilia del 2022, quando scrive: “l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va. Si esce poco la sera compreso quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra e si sta senza parlare per intere settimane…”
In effetti, tra ripresa del Covid 19, nuove e vecchie varianti, nuovi e vecchi confinamenti, nuove e vecchie chiusure, tra tensioni internazionali e giochi perversi di chi utilizza la disperazione dei popoli come arma politica, sacrificando vite e speranze, nell’indifferenza quasi generale, questo “anno che verrà” non ci manda molti segnali positivi.
In Tunisia continua la suspense nel prossimo futuro: chi lo aspetta con speranza, chi con inquietudine chi con malcelata ansia, ma nell’insieme il degrado sociale diventa sempre più palese ed a questo si aggiunge un ulteriore rallentamento del meccanismo istituzionale ed amministrativo che, voluto o no, dà un sentimento di insicurezza per chi deve necessariamente confrontarsi con le varie strutture burocratiche. Le ultime dichiarazioni del Presidente della Repubblica tunisina hanno allarmato molte sensibilità politiche, sindacali ed economiche: la decisione di proseguire il congelamento del Parlamento sino a prossime elezioni legislative nel 2023, poi anticipate a fine 2022, di cambiare la data della rivoluzione tunisina dal 14 gennaio al 17 dicembre, di indire un referendum per cambiare la costituzione ha suscitato molte perplessità.
Per quello che ci riguarda direttamente, la visita prevista del ministro Di Maio spero dia agli italiani il regalo di Natale tanto atteso e cioè la decisione di togliere il confinamento obbligatorio in Italia per chi ha completato il ciclo vaccinale in Tunisia, con due o tre dosi, decisione che andrebbe nel senso delle reiterate richieste degli italiani qui residenti.
Le elezioni del Comites nel mondo hanno dato tra l’altro, come ci aspettavamo, risultati estremamente deludenti. D’altra parte le procedure complesse decise dal governo hanno certamente contribuito al disinteresse generale. Ce ne rammarichiamo molto poiché questo ha significato un’ulteriore emarginazione degli italiani all’estero.
In Tunisia, siamo stati tra i Paesi in cui proporzionalmente ci sono stati più votanti anche se le cifre rimangono estremamente basse. Non credo sia dovuto al disinteresse ma alla macchinosità delle procedure per poter votare.
Delle tre liste che si erano presentate, la prima (Unione Italiani in Tunisia) ha avuto 7 eletti, la seconda (Cime) ne ha avuto 2, la terza (Indipendenti e Uniti) 3.
Il 10 dicembre i dodici eletti sono stati convocati in ambasciata dove hanno eletto il Presidente, il Segretario e tre membri del Direttivo (il più votato dei tre è diventato Vice Presidente) che è quanto segue: Sandro Fratini, Presidente, Silvia Finzi Segretario, Antonino Trimarchi Vice Presidente, Roberto D’ascia e Giuseppe Garozzo.
Auguriamo al prossimo Comites di poter operare in armonia con le varie sue varie componenti e sensibilità per il bene di tutti gli italiani qui residenti!
Buone e serene feste ed abbonatevi al vostro giornale!
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SOMMARIO
Collettività
- Votazioni Comites Tunisia 2021.
- “Eccellenze Italiane. Eventi organizzati nella Capitale dall’IIC di Tunisi.
- Nello storico quartiere della Goulette nasce l’Associazione Culturale “Piccola Sicilia”.
- La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo. Seminario dell’IIC di Tunisi, “Je mange bien je ne jette rien”.
- Si chiama “D’accordo” ed è la prima piattaforma della danza contemporanea italiana.
- L’IIC di Tunisi ha presentato l’atteso “Il mare che unisce. L’epopea dei tabarkini”. Un documentario sulla storia di una comunità tunisina da secoli legata all’Italia.
- “Mediterranean Alliance for Sustainable Tourism”. - 5-9
Consigli legali
- La transizione verde in Tunisia. Risorse Rinnovabili: opportunità di investimento sicuro. - 10-11
In Tunisia
- Kais Saied sposta la ricorrenza della rivoluzione.
- FMI rassicura sulla vitalità della partnership con la Tunisia.
- Preoccupazioni per il Museo del Bardo. Per misure eccezionali è chiuso dal 25 luglio. - 12-13
Flash News - 14-15
In Italia
- La bocciatura del decreto Zan col voto segreto. Al Parlamento la destra esultava come allo stadio.
- Da sondaggi di tour operator le vacanze 2021 degli italiani all’insegna di un compromesso. - 16-17
Maghreb e Mediterraneo
- Mediterraneo: Sguardi incrociati. Mediterraneo inquieto, dal Medio Oriente al Nord Africa all’Europa. I paesi del Maghreb in cerca di stabilizzazione. - 18
Economia
- Comunicazioni della CTICI. - 19-22
Dossier
- La piazza, ingrediente sociale delle ricette urbanistiche. - 23-28
Cultura
- Klimt.
- Franco Battiato. - 29-34
Marginalia
- La nuova spiritualità. Semi libertà permanente. - 35-36
Ambiente e Turismo
- “Medicane”, uragano mediterraneo…
- AR2887 una macchia solare molto attiva.
- Anche i campioni dello sport impegnati contro la crisi climatica al “Climate Wall” del WWF.
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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