NOSTRI PROBLEMI
La Tunisia trattiene il respiro dal 25 luglio, giorno della Festa della Repubblica. Il Presidente Kaïs Saied con un forte consenso popolare ha sospeso l’attività del Parlamento, destituito il Primo Ministro Mechici e sospeso l’immunità parlamentare, deciso a combattere una corruzione che cominciava ad essere inquietante. Molti i consensi ma anche molte le critiche specie in ambito internazionale che creano molte difficoltà per chi cerca, al di là delle forti emozioni suscitate dalla notizia, di mediare tra analisi del tutto contrastanti. C’è chi afferma che la democrazia è a rischio, chi invece vede in questo cambiamento la possibile realizzazione degli ideali rivendicati nel 2011 (libertà e dignità). Sta di fatto che la situazione politica era fortemente inficiata da interessi partitici e che il Paese stava andando verso una deriva sanitaria ed economica preoccupante. Ma oggi quello che si teme maggiormente è il rispetto del timing previsto dalla Costituzione ed il vuoto di potere che ad oggi non ha visto ancora la nomina di un capo di governo. Questo vuoto suscita preoccupazioni poiché ci si chiede chi rappresenterà il Paese, e come non temere che in questo “no man’s land” le forze scartate dal potere non abbiano il tempo di riorganizzarsi e diventare più pericolose di quanto già non fossero? E soprattutto, chi affronterà la crisi economica che minaccia di essere sempre più devastante?
Sentimenti contraddittori con un altalenarsi tra speranza e paura.
Grazie ai molteplici aiuti sanitari ed a una nuova e ben più efficace organizzazione della campagna di vaccinazione, la Tunisia sta tentando di arginare la pandemia che ad oggi ha ucciso quasi 22.000 persone, che sono tante per una Nazione di così piccole dimensioni.
Un’ondata di caldo senza precedenti colpisce la Tunisia e gli incendi hanno distrutto migliaia di ettari di foreste. Dolosi o no questi incendi, più di 200, hanno creato una forte situazione d’emergenza. Molto più grave la situazione nella Kabilia algerina dove al momento si contano almeno 71 morti.
Per quanto riguarda l’Afghanistan, l’avanzata delle forze talebane sino alle porte di Kabul fa temere un peggioramento drammatico della condizione delle donne e delle bambine, condizione che non era già delle più rosee.
Per i nostri specifici problemi: le elezioni del futuro Com.It.Es. si stanno avvicinando tra molte contestazioni che riguardano sia le modalità di voto, sia la tempistica che è stata decisa. In effetti e contrariamente alle elezioni che vedono gli italiani residenti all’estero iscritti regolarmente all’AIRE ricevere il loro plico per via postale per esercitare o no il loro sacrosanto diritto al voto, quest’anno per motivi prettamente economici si è deciso di far votare solo chi manifesta la propria volontà di votare. Questa “opzione di voto”, a nostro avviso anti-democratica, significa che potrà votare solo chi avrà fatto pervenire entro il 3 novembre all’Ambasciata la richiesta di essere iscritti nell’elenco elettorale per le elezioni dei Com.It.Es.
Perché antidemocratico? Perché in funzione delle liste che si presenteranno, vincerà le elezioni chi avrà potuto crearsi un bacino sufficiente di conoscenze disposte a votarli in cambio di dubbi servizi. Tutti coloro che si decidevano in ultimo o che valutavano un programma prima di votare scompariranno. Per questo incitiamo fortemente tutti gli iscritti all’Aire ed indipendentemente dalle liste che si presenteranno di fare il noioso ma utile passo di iscriversi per poter esercitare il proprio diritto.
Chi può votare? Tutti i cittadini italiani maggiori di 18 anni iscritti all’AIRE e residenti nella circoscrizione consolare da data anteriore al 3 giugno 2021. Le elezioni si svolgono per corrispondenza: l’Ambasciata manderà il plico elettorale per posta ai connazionali che entro il 3 novembre avranno chiesto di essere iscritti nell’elenco elettorale per le elezioni dei Com.It.Es.
È possibile iscriversi sin da ora nelle liste elettorali del proprio consolato attraverso il portale dei servizi consolari Fast It, disponibile a questo link: https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco.
Il servizio di iscrizione nelle liste elettorali è raggiungibile selezionando la voce “Anagrafe consolare e AIRE”, e poi “Domanda di iscrizione nell’elenco elettorale per le elezioni dei COMITES”.
Se non si desidera utilizzare il portale dei servizi consolari Fast It, si potrà utilizzare il modulo per l’iscrizione nell’elenco elettorale per le elezioni dei Com.It.Es reperibile a questo link:
https://ambtunisi.esteri.it/ambasciata_tunisi/it/informazioni-e-servizi/servizi_consolari/elezioni-comites-2021-campagna.html
Il modulo dovrà poi arrivare in Consolato in uno dei seguenti modi:
- consegnandolo di persona;
- inviandolo per posta cartacea insieme a fotocopia del proprio documento di identità;
- inviandolo per posta elettronica ordinaria (mail) oppure certificata, sempre insieme a
copia del proprio documento d’identità.
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