
Nuova Serie | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
|
Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
|
Utilità | :: :: :: :: :: :: ::
|
|
|
Prima Pagina

NOSTRI PROBLEMI
La Tunisia vive una situazione più che allarmante: con l’aumento esponenziale dei contagi Covid 19, con l’arrivo delle varianti indiana e nigeriana, alle quali si aggiunge un caldo canicolare, con una situazione politica e sociale molto tesa che ha mostrato l’aspetto peggiore dello scontro tra partiti ed individui in seno al Parlamento, trasformando l’arena politica in un ring in cui prevalgono mancanza di rispetto, violenze verbali e fisiche, lasciando la popolazione esterrefatta di fronte a questi segni di irresponsabilità da chi invece dovrebbe essere il referente ed in particolare in momenti così complessi. Non sapendo più che pesci pigliare il tunisino perde il senso delle regole e regna un disordine cittadino che non giova di certo alla possibile ripresa del paese che ormai da molti mesi sembra si stia affossando. Unica nota positiva è la vittoria di Ons Jabbeur a Wimbledon che per la prima volta nel mondo arabo vede una donna raggiungere gli ottavi di finale di questo prestigioso torneo. Lo sport in questo momento sta dando una nota di colore, in un mondo che non riesce ad uscire dal tunnel della pandemia insieme alla vittoria degli azzurri contro il Belgio ai campionati europei di calcio qualificando l’Italia per la semifinale.
Il confinamento quasi generalizzato sul territorio tunisino proprio quando si sperava una relativa riapertura del paese ed una parziale ripresa del turismo toglie ogni speranza di salvare questa stagione estiva. Con una media di 120 decessi al giorno di Covid, l’annullamento massiccio delle prenotazioni aeree e negli alberghi turistici, con ospedali e cliniche che non hanno i mezzi né il materiale per rispondere alla domanda sempre crescente dei malati, con l’attitudine fatalista di chi continua, malgrado la gravità della situazione, a mettere a rischio la vita degli altri e la propria, il futuro del paese è denso di nubi.
Si capisce bene che le persone, specie quelle che vivono in case ristrette e con pochi mezzi di distrazione siano inclini a non rispettare il coprifuoco, che i commerci, i bar ed i ristoranti così come tutti coloro che lavorano nel settore culturale contestino le decisioni dell’apri-chiudi del governo che da un anno e mezzo sta mettendo a rischio le loro attività lavorative, ma se non c’è una presa di coscienza collettiva della gravità della pandemia e se non si rispettano i gesti barriera mille volte ripetuti non ne potremo uscire fuori. Spesso alla domanda “perché non metti la mascherina?” la risposta è “siamo nelle mani di Dio. E lui che decide della nostra vita e della nostra morte”. Purtroppo di fronte a questo determinismo bieco è difficile far intendere ragione se per ragione intendiamo “La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme la facoltà che guida a ben giudicare, a discernere cioè il vero e il falso, il giusto e l’ingiusto, il bene e il male”.
La politica poi non aiuta i cittadini a fidarsi del loro governo e quindi delle sue decisioni. Vi è un scetticismo doloroso in tutti gli strati sociali della popolazione e l’élite intellettuale, così come la società civile, non riescono ad incidere né a frenare questa disgregazione alla quale assistiamo impotenti.
L’ultimo colpo alla credibilità dei politici è stato data dai deputati che hanno preso a calci una loro collega. Qualunque siano in effetti le motivazioni politiche dello scontro, usare violenza fisica contro una deputata che abbia ragione o torto nelle sue prese di posizione, dà l’immagine di un’assemblea rappresentativa indegna in un contesto in cui tra l’altro la violenza contro le donne sta assumendo proporzioni inquietanti!
In ultimo la corruzione che sta minando le fondamenta dello Stato e che è presente a tutti i livelli della società. L’accusa poi contro alcuni giudici che hanno sepolto sotto le carte i dossier di molti terroristi, circolata nei media tunisini negli ultimi giorni, non fa che accrescere la nostra inquietudine.
In questo clima allietato però dalla visita del Presidente tunisino Kaïs Saïed a Roma di cui trattiamo in altra parte del giornale, l’estate vissuta generalmente come momento di relax e di convivialità si annuncia difficile!
|
SOMMARIO
Collettività
- Celebrazione della giornata della ricerca scientifica italiana nel mondo. Nascita della rete dei ricercatori italiani in Tunisia.
- In occasione della Festa del 2 Giugno cucina italiana per medici e infermieri. La solidarietà dell’Ambasciata
Italiana.
- Aggiornamenti dal sito Viaggiare Sicuri.
- Fare Cinema 2021. Oltre lo schermo. - 5-6
Consigli legali
- Ius sanguinis: Il pre e post ’48 e la filiazione materna per i richiedenti tunisini. - 7-8
In Tunisia
- Giugno con scontri e manifestazioni. Proteste nella Capitale.
- Tunisia, il futuro energetico ad un bivio.
- Dagli Usa alla Tunisia fornitura di aerei caccia T-6TES.
- Si aggrava l’epidemia in tutti i governatorati. Introdotte dal Governo misure preventive più stringenti. - 9-12
Flash News - 13
In Italia
- La visita di Kais Saied in Italia: il Presidente-Professore a Roma. - 14
Maghreb e Mediterraneo
- Legislative in Algeria: astensione e involuzione. - 15-16
Dossier
- Da Cartagine a Roma. Sant’Agostino tra paganesimo e cristianesimo. un romano berbero divenuto Vescovo santo. - 17-26
Economia
- Ctici, comunicazioni.
- Così vicine eppure così lontane…Italia e Tunisia... - 27-29
Cultura
- Woody Allen: il cinema come terapia
- Le piazze (in)visibili.
- Sardinia Archeo Festival “Odissee”. - 30-35
Marginalia
- Damnatio Memoriae. 150 anni dalla rivoluzione di Cristina. - 36-37
Ambiente e Turismo
- Alagna Valsesia e la comunità Walser.
- Maremoti: potenziato il sistema d’allertamento SiAM. Trasmissione istantanea dei dati da ISPRA A INGV.
- Likya e le sue sette sorelle.
- A Rades un evento di Tounes Clean-Up per la salvaguardia dell’ambiente. - 38-41
Musica e Spettacolo
- La festa della musica a Tunisi. Il concerto del 18 giugno dell’Orchestra Sinfonica di Cartagine. Cronaca musicale.
- Il concerto del 21 giugno dell’Orchestra Sinfonica Tunisina.
- Concerto di venerdì 25 giugno organizzato dall’Istituto Cervantes. L’organo Cavaillé-Coll della Cattedrale e la canzone spagnola. - 42-44
Cucina - 45
Passatempo - 46
|
|

Il giornale | :: :: :: :: ::
|
Elia Finzi |

Tunisi 1923-2012
|
Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
|
|