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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Come ci ricorda Andrea Riccardi, “la morte di un uomo richiama, almeno per un momento, al valore e al senso della sua vita.”
L'assassinio dell'Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro Autista Mustapha Milambo in Congo ci riporta tragicamente nel mondo, noi che da almeno un anno ci interessiamo a ciò che ci circonda molto più in funzione della curva ascendente o discendente della pandemia di Covid-19 o delle sue varianti che in merito alle guerre e guerriglie che devastano tanti Paesi.
Due avvenimenti hanno riportato il nostro sguardo su un altrove da cui l’indifferenza, la lontananza e l’inevitabile chiusura delle nostre frontiere mentali e fisiche dovute anche a questo maledettissimo virus, ci avevano allontanati: la tragica situazione di un Paese dove lo Stato non è in grado di assicurare l’incolumità né ai suoi cittadini né agli stranieri che ci risiedono, straziato da milizie che hanno fatto della violenza cieca il loro inno di potere e, la visita del Papa Francesco in Iraq, altro Paese in cui la violenza ed il terrorismo, dopo aver regnato sovrani per anni, continuano con attentati, assassinii, povertà ed instabilità ad insanguinare questa regione, culla della nostra civiltà.
Nel 2018, il pastore congolese Denis Mukwege, premio Nobel della Pace, aveva denunciato gli orrori commessi nel suo Paese, le mutilazioni e le tragiche violenze in atto alle quali lui in quanto medico era testimone, facendo notare come un Paese così ricco di materie prime fosse nel mirino di Paesi economicamente forti e come gli interessi internazionali superassero di molto gli interessi di un’umanità dolente che invece di migliorare le sue condizioni di vita le peggiora. Il Congo è in effetti un grande produttore di rame, piombo, diamanti, oro, germanio, argento, manganese, coltan ed altre materie prime, possiede la seconda più grande foresta equatoriale al mondo, dopo quella brasiliana, ed è ricco di risorse idriche e di legname eppure la sua popolazione, col bene placito delle potenze economiche, è tra i Paesi più poveri e più sofferenti.
L’assassinio dell’Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Iacovacci (se fossero morti solo congolesi avremo avuto un semplice trafiletto informativo!) ci fa riflettere sul senso che diamo alla nostra vita e su cosa significhi oggi essere un diplomatico e un militare, dando seppur tragicamente a questi ruoli il senso pieno di missione e non solo di rappresentanza. In questo senso l’emozione condivisa dagli italiani per l’assassinio di due connazionali, impegnati in un’azione umanitaria, è stata molto forte poichè ha mostrato che l’azione diplomatica può significare dono di sé, abnegazione, attenzione agli altri e che oggi essere diplomatici non si riassume con meri rapporti mondani. Certo questa coscienza ha avuto un’ingiusto e terribile prezzo!
Il nostro umanesimo è stato sollecitato anche dalla visita coraggiosa del Papa in Iraq, che ci ricorda, semmai l’avessimo dimenticato, che le guerre fratricide toccano l’umanità intera, che i soprusi e le violenze contro chi è diverso o ha un’altra fede religiosa, soprattutto se commesse in nome di una pretesa superiorità etnica e religiosa, contraddicono l’idea stessa di un Dio, che è di tutti e per tutti. L’Iraq è un mosaico di religioni ed etnie e Papa Francesco dopo la violenza dello Stato islamico di Daesh, ha cercato di ritessere le fila della pace, della tolleranza, della lotta alla miseria e all’instabilità politica, senza occultare la responsabilità internazionale in questa disgregazione del Medio Oriente. Certo il suo messaggio era religioso ma era anche politico: essere cittadini di una nazione in effetti significa poter accedere agli stessi diritti e doveri, indipendentemente dal credo, dal colore della pelle, dal genere! Che sia un Papa a ricordarci i diritti fondamentali dell’uomo restituisce alla politica il suo ruolo profondamente etico.
In Italia le dimissioni di Zingaretti hanno creato un profondo disagio nel PD e sono state abbondantemente commentate dai giornali e dai social. Un partito in crisi o un partito in via di implosione? Un partito in cerca d’identità o un partito irrimediabilmente senza identità?
Forse è il momento per il PD di ripensare a sé stesso ed ai suoi valori in modo che pochi o molti si possano riconoscere in esso.
In Tunisia aspettiamo sempre l’arrivo dei vaccini, ma alle dichiarazioni d’intenti non seguono fatti ed intanto la situazione economica continua a degradarsi inesorabilmente con grande inquietudine dei cittadini!
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SOMMARIO
Collettività
- L’intervento sugli italiani all’estero del Sen. Francesco
Giacobbe al Senato.
- Lutto per la scomparsa di Luca Attanasio, Ambasciatore
italiano in Congo, del Carabiniere Vito Iacovacci
e di Mustapha Milambo. - 5-6
In Tunisia
- I bloggers tunisini: l’immagine di una società civile
che non si arrende. – 7
Flash News - 8-10
In Italia
- Il nuovo governo Draghi.
- La Tunisia invitata dall’Italia alla riunione dei Ministri
degli Esteri del G20. - 11-12
Maghreb e Mediterraneo
- In Algeria la politica è come un couscous. - 13-14
Dossier
- Fatti e misfatti fra diritti e ambiente:
* I diritti degli emarginati raccontati in un portachiavi;
* Tunisie-Ecologie, una Ong sul piede di guerra;
* Una carezza al regno vegetale: sensibilità e comunicazione
delle piante. - 15-20
Immigrazione / Emigrazione
- Impatto della pandemia Covid-19 sui migranti. - 21
Economia
- Ctici. - 22-23
Internazionale
- Quell’Italia all’estero troppo spesso sottovalutata.
- A 5 anni dall’uccisione di Giulio Regeni, relazioni parlamentari
con Il Cairo ancora interrotte. Mattarella:
“L’Egitto dia risposte”.
- Le vaccinazioni anti Covid-19 fanno sperare, a patto
che includano l’Africa. - 24-27
Cultura
- Mostre in Italia.
- “Radici”. Mostra fotografica archeologia mediterranea.
- Il pallone racconta. Memorie di un tifoso italiano in
Tunisia.
- Spinacoteca. - 28-35
Marginalia
- Vieni qua che non ti faccio niente. Il primo trattato
pedagogico raffigurato su un vaso. - 36-37
Ambiente e Turismo
- Il ricetto di Candelo.
- Le sfide dello sviluppo sostenibile nel bacino del Mediterraneo.
Per affrontarle la Tunisia è chiamata a
cambiare il suo paradigma di sviluppo. - 38-40
Musica e Spettacolo
- Ahmed Achour e il suo Concerto per violino in la minore.
In Memoriam! (6 febbraio 1945 - 29 gennaio
2021). - 41
Università e Scuola
- “Dantedì”. La giornata di Dante Alighieri. - 42
Salute e Benessere
- Draghi al Senato, la “casa” deve essere il principale
luogo di cura. Gli infermieri sono a disposizione. - 43
Libri
- Contatti inattesi. Quattordici racconti surreali al tempo
del Covid. - 44
Cucina - 45
Passatempo - 46
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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