NOSTRI PROBLEMI
Settembre tanto auspicato, settembre della possibile ripresa, ha mancato il suo appuntamento col mondo dopo un’estate non come le altre. Decisioni mutevoli dei governi in funzione della curva della pandemia con chiusure ed aperture che rendono sempre più palpabile l’incertezza nel futuro prossimo. Se le difficoltà generate dalla pandemia sono in primis sanitarie ed economiche, esse sono anche esistenziali poiché se l’esistenza risiede proprio nel proiettarsi in un continuo divenire, teso verso il futuro, verso ciò che ancora non è, questa impossibilità di progettare e quindi di proiettarsi verso il divenire, come se fossimo avvolti da una spessa foschia, intacca fortemente il morale e l’esistenza di ciascuno di noi.
In effetti, l’aumento dei casi di positività al virus, se al momento non ci riporta al confinamento coatto, rende comunque sempre più complessi gli spostamenti, il lavoro, l’educazione ma anche la socializzazione specie per i giovani. Le scuole hanno riaperto con molti timori, alcune sono state già chiuse e così le fabbriche, per via dei contagi in aumento.
Se tutti aspettiamo una cura e/o un vaccino che ci faccia uscire da questo incubo pandemico, l’attesa salvifica che segue i tempi della scienza e non quelli delle nostre speranze si dilata sempre più nel tempo e questa banale normalità di una vita basata su lavoro, famiglia e amici appare oggi come la meta agognata da tutti noi.
In Tunisia, l’aumento dei casi del Covid-19 in particolare in alcuni governatorati, come quello di Hamma nei pressi di Gabes, ha spinto le autorità a chiudere la zona per evitare altri contagi. È vero che l’attenzione dei cittadini per evitare assembramenti da fine giugno in poi si era completamente allentata ed in particolare nessuno più osservava distanziamento sociale o/e portava la mascherina. Anche in Italia l’ultima manifestazione dei negazionisti mostra quanto sia difficile gestire la crisi sanitaria per i governi!
La Tunisia ha finalmente un governo approvato a grande maggioranza dal Parlamento. Il neo-governo Mechichi nei primi giorni dopo la sua investitura ha dovuto affrontare inondazioni nella zona di Madhia, aumento dei casi di Covid ed ultimo un attentato terroristico nelle vicinanze di Port El Kantaoui nei pressi di Sousse dove ha perso la vita un giovane poliziotto che aspettava nelle prossime settimane la nascita del suo terzo figlio.
Da un punto di vista economico e sociale, la situazione è allarmante anche se non solo in Tunisia: la crisi, ad esempio, di El Kamour mette a rischio migliaia di lavoratori e il nostro approvvigionamento di gas naturale e petrolio, vitali per il Paese.
Speriamo che il governo per lo più tecnico di Mechici riesca a ridare fiducia ai tunisini ormai demoralizzati da questa situazione di stallo che la Tunisia vive ormai da anni, aggravata poi dalla situazione mondiale particolarmente delicata!
In Italia e per gli italiani all’estero, si vota per il referendum costituzionale nel quale si decide se ridurre il numero di senatori e deputati. La rappresentanza degli italiani all’estero, già molto esigua, sarà, in caso di vittoria del sì, ulteriormente ridotta e non solo quella estera poiché sarà ridotta, a nostro parere, la rappresentanza democratica tout court con un risparmio annuale nel bilancio dello Stato del tutto irrisorio.
Mentre andavamo in stampa ci è giunta la notizia della scomparsa improvvisa ed inattesa della presentatrice radiofonica e televisiva Salua Nasra-Chiari. Salua che aveva conseguito un dottorato di Lingua e Letteratura italiana aveva animato con brio per decenni la trasmissione in lingua italiana ed era un’appassionata della cultura italiana. Ci mancherà molto ed avremo modo nel prossimo numero di dedicarle articoli di coloro che la ricordano con grande affetto.
In questo contesto non di certo roseo, l’autunno contrariamente agli anni passati non porta con sé le buone risoluzioni che lo contraddistinguono ma non per questo deve toglierci la speranza di tempi migliori!
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