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NOSTRI PROBLEMI
Le elezioni legislative e presidenziali rispettivamente il 6 ed il 13 ottobre in Tunisia sono prossime e lo scenario politico desta molte perplessità: sebbene, in effetti, molti abbiano gridato invano l’importanza di riflettere a quale lista dare la propria preferenza nel mare magno dei candidati alla futura composizione del Parlamento (che però determinerà la politica del Paese!), si continua a discutere solo ed esclusivamente di elezioni presidenziali, come se le legislative passassero o dovessero passare quasi inosservate. Eppure tra pochi giorni ci saranno le politiche e l’assenteismo che già l’ha fatta da padrone al primo turno delle presidenziali, rischia non solo di confermare la sua posizione, ma di essere maggiormente rinforzato. Il pericolo sarà anche quello di un possibile rovesciamento degli equilibri tradizionali della politica interna ed estera del Paese con probabili ripercussioni sull’economia e la cultura.
Un altro punto dolente sono proprio le presidenziali con due candidati al ballottaggio di cui uno in prigione: lungi da noi prendere una qualsiasi posizione per l’uno o l’altro candidato di cui leggiamo i commenti senza però aver ben chiaro se i loro programmi siano attuabili in un contesto in cui i poteri decisionali spettano in primis al Parlamento. La Tunisia, non essendo più un regime presidenziale (pur lasciando al Presidente poteri estesi come la Difesa e gli Esteri), le decisioni debbono essere concordate col Primo Ministro, eletto dal Partito o dalle coalizioni vincenti alle politiche perché, e contrariamente a quanto succedeva prima del 2011, il Primo Ministro non è più emanazione diretta del Capo dello Stato. Sembra però che nell’inconscio tunisino continui a prevalere la visione politica antecedente e che solo le elezioni del 13 ottobre preoccupino i cittadini. La polemica sul non rilascio del candidato Karoui dalla Corte d'Appello di Tunisi che ha rigettato lunedὶ 1° ottobre la sua nuova richiesta di liberazione, a pochi giorni dalle elezioni, rischia, in effetti, di annullare il principio di pari opportunità ed adombrare l’esito democratico delle elezioni, poiché è chiaro che un conto è vincere una gara con uno o più contendenti, un altro è vincerla correndo da solo.
Non si sa se Karoui avrebbe potuto avere la meglio sul suo concorrente Saïd ma è chiaro che anche se dovesse vincere il giurista contro l’uomo d’affari in un contesto di pari opportunità, lo stesso Saïd sarebbe stato maggiormente legittimato, cosa che invece lo indebolirebbe rimanendo immutato lo scenario attuale. D’altra parte ed indipendentemente dai possibili risultati ottenuti, questa non liberazione peserà sia sulle politiche sia sulle presidenziali, ma soprattutto peserà il sospetto, giustificato o meno, di una manipolazione politica al fine di incidere negativamente sulle previsioni dei mesi passati che davano per vincitore sia per le legislative che per le presidenziali il candidato detenuto in carcere.
La non coesione dei partiti detti “democratici” o “modernisti” è stata però pesantemente sanzionata dai tunisini che hanno dato la loro preferenza a partiti populisti o a persone che si presentano come indipendenti ed in questo non da meno è stata l’Italia, con l’ulteriore scissione del PD e la creazione del partito Italia Viva di Renzi che oggi si vede fedele alleato di 5Stelle dopo anni di feroce contestazione del populismo. Nel concreto e soprattutto per gli elettori italiani all’estero, e precisamente nella nostra circoscrizione AAOA (Africa, Asia, Oceania e Antartide), questo ha significato che chi ha eletto un rappresentante di un partito o di una coalizione, in questo caso due parlamentari PD, oggi si ritrova con due parlamentari di due diversi partiti (PD e Italia Viva) senza peraltro considerare importante giustificare la loro scelta presso coloro grazie ai quali oggi sono al Parlamento. Se il senatore Giacobbe rimane nel PD, diversamente ha scelto il deputato Nicola Carè che è uscito dal partito democratico per allearsi col nuovo partito di Renzi. Questo complica ulteriormente la già fragile rappresentanza degli eletti all’estero, ma la situazione non è migliore in Europa dove i divorzi sono stati ancora più laceranti, in un contesto già estremamente delicato laddove la contrazione annunciata dei parlamentari dal governo rischia di penalizzare in primis gli eletti all’estero.
Per fortuna le nostre inquietudini sono come sempre smorzate dalla cultura che in questo mese di ottobre vede l’Italia in Tunisia attore di primaria importanza tra cinema, conferenze, mostre, convegni e musica tra cui l’ormai tradizionale appuntamento all’Acropolium di Cartagine con l’Ottobre musicale.
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SOMMARIO
Collettività
- Open Art Week 2019 a Tunisi dal 19 al 27 ottobre. Oltre
30 spazi indipendenti e pubblici per presentare più di
60 artisti, 30 attività ed eventi multidisciplinari.
- La Giornata Europea delle Lingue a Tunisi con l'Istituto
Italiano di Cultura.
- XIX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo:
"L'Italiano sul palcoscenico.
- "Leonardo Atlantico di Corrado Veneziano all'IIC.
- Programma di supporto al decentramento PRODEC in
Tunisia dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo
Sviluppo - AICS Tunisi. -5-9
In Tunisia
- Tunisia: legislative, tra alleanze e liste indipendenti.
Elettorato disorientato in un clima di disillusione
generale.
- Presidenziali in Tunisia: vincono astensione e
populismo anti casta.
- La democrazia al bivio nella Tunisia che volta pagina.
Crisi economica, tenuta politica. La sfida comune per
Europa e Nordafrica nella conferanza internazionale
di ResetDoc a Tunisi. -10-12
Flash News - 13-14
In Italia
- A Roma al Colosseo la grande esposizione
"Carthago. Il mito immortale".
- Il neo Ministro Franceschini ricomincia
dall'antifascismo. Si riparte con una visita al Museo
della Liberazione. -15-16
Maghreb e Mediterraneo
- Mediterraneo: sguardi incrociati. "L'unico confine che
conosco è quello tra umanità e disumanità". -17-18
Dossier
- L'innegabile Emergenza Climatica. -19-25
Economia
- CTICI - Italian Business Oscars. -26-28
Cultura
- Domus Grimani. A Venezia il Rinascimento si vive in un
percorso unico.
- Levante o giù di lÌ. Storie e viaggi da Venezia e non solo.
- Mediterranean Cousins.
- Tunisia and Italy on opposite shores.
- Luchino Visconti: un genio un po' dimenticato.
- A Tunisi, Dream City 2019, Festival d'arte nella Medina.
Dal 4 al 13 ottobre nel cuore antico della città.
- Il leone meccanico di Leonardo Da Vinci. - 29-36
Musica e Spettacolo
- L'Ottobre Musicale di Cartagine 2019. Programma e
commenti di Daniele Passalacqua.
- Seconda edizione a Tunisi di "Fare Cinema".
- "Cinema al Museo" a Sousse, con la partecipazione di
Claudia Cardinale.
- Alla 76ma Mostra di Venezia ben 4 premi per la Tunisia.
- Anteprima dei film selezionati per le Giornate del
Cinema di Cartagine. -37-42
Marginalia
- Tentar non nuoce tra gli aromi in cucina, il rosmarino
é conosciuto fin dall'antichità. - 43-44
Cucina 45
Passatempo 46
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