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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
I mandorli in fiore con i loro delicati petali bianchi ed i campi di margherite gialle annunciano a Tunisi lo sbocciar della primavera.
Simbolicamente la primavera è rinascita e speranza ma è anche fragilità poiché la natura è alla mercé degli agenti atmosferici e cioè di forze esterne che possono farla crescere rigogliosa o rinsecchirla.
In Tunisia la stagione delle riforme si fa attendere: si dibatte ancora sulla data effettiva delle elezioni legislative e presidenziali, non si riesce ancora ad ottenere un accordo bi-partisan per rendere operativa la corte costituzionale, l’inflazione aumenta, le riserve in valuta diminuiscono ed il dinaro settimanalmente perde valore sul mercato dei cambi, gli investimenti non sono ripresi come si sperava, bloccati da forze contrarie ed interessi divergenti, intanto il potere d’acquisto della classe media è in forte calo e la popolazione si va sempre maggiormente impoverendo. Le forze politiche che si affacciano (vecchie o nuove che siano) non riescono a dotarsi di un profilo convincente capace di mobilitare un elettorato e, alla vigilia di elezioni che incideranno notevolmente sul prossimo futuro del Paese, vedere nascere e morire nuove formazioni politiche, nuove coalizioni e nessun programma che le accompagni, non aiuta il cittadino ad orientarsi in quella selva oscura che la diritta via era smarrita. La minaccia di una ripresa degli atti terroristici, in un momento di grande instabilità regionale, presi tra l’incudine dell’incognita Algeria ed il martello dell’instabilità libica, ma anche dal ritorno dei jihadisti dalla Siria e dalla Libia continuano a pesare sul Paese, per cui assistiamo ad un prolungamento indefinito dello stato d’emergenza.
In questa selva di inquietudini, si riaccende la speranza in una ricca stagione turistica che permetta la ripresa di un settore fortemente in crisi a seguito degli attentati che, alcuni anni fa, hanno insanguinato la Tunisia, così come la possibile, anche se molto contestata, legge sull’uguaglianza giuridica donne/uomini che permetterebbe finalmente alle donne tunisine di ottenere piena cittadinanza e cioè parità di diritti. Non è né sarà una lotta facile ma non vi sarà democrazia senza parità di diritti tra cittadini, qualunque sia il loro genere.
La Tunisia è quindi l’immagine della stagione, incerta e combattuta tra speranza e sfiducia.
L’Italia non è da meno e se dopo le primarie del Partito Democratico e la netta vittoria di Nicola Zingaretti alla sua guida, sembra che si alzi una voce di dissenso popolare nell’apparente consenso generale italiano alle politiche poste in atto dal governo giallo-verde, come in Tunisia il futuro è tutto da costruire, sapendo che il vero problema è la perdita di fiducia dei cittadini nei suoi rappresentanti politici che troppo spesso hanno “egocratizzato” i destini del Paese.
Per quanto riguarda i nostri specifici problemi, è allarmante il communicato dei deputati e senatori eletti nelle nostre circoscrizioni che denunciano una volontà esplicita del governo di ridurre i diritti dei cittadini italiani residenti all’estero, cittadini che sono oggi circa sei milioni (contro i quattro di pochi anni orsono) iscritti all’AIRE. Dopo la riduzione dei parlamentari, in effetti, la bocciatura della mozione per la costituzione del Comitato per le Questioni degli Italiani all'Estero al Senato della Repubblica infligge un ulteriore colpo alle collettività italiane nel mondo.
Il Senatore Giacobbe, eletto nella nostra circoscrizione Africa, Asia, Oceania ed Antartide (AAOA) nel suo comunicato afferma che "il ruolo rivestito dal Comitato, da sempre costituito al Senato, in questi anni è stato di fondamentale importanza sia per il Parlamento che per le nostre Comunità all'estero. Sono stati acquisiti elementi conoscitivi su problematiche e aspettative valutando come contribuire alla loro soluzione con interventi normativi e contatti con istituzioni italiane ed autorità straniere”.
In Tunisia, diversamente dalla Francia, gli italiani residenti non potranno votare per le Europee se non recandosi presso i loro Comuni d’origine e, in un periodo così delicato per il futuro del sogno europeo, ci sembra un ulteriore svuotamento dei nostri diritti come se gli italiani non residenti in Europa non fossero comunque europei e come tali non avessero la possibilità di esprimersi in merito alla sua futura fisionomia politica. Eppure l'Ue e i suoi Stati membri hanno già adottato il Piano d’azione per valutare il livello di tutela dei diritti umani e della democrazia non solo in Europa ma anche nel resto del mondo. Qual’è dunque questa tutela della democrazia che non ci permette di andare alle urne?
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SOMMARIO
Collettività
- I bambini sono la nostra eredità per il futuro.
- Festa di San Giovanni Bosco e Memorial Marek.
- La ristampa de "L'Italiano di Tunisi".
- Sen. Giacobbe: bocciata la mozione per la costituzione
del Comitato per le Questioni degli Italiani all'estero.
- "Immondezza". Incontro con Mimmo Calopresti. - 5-11
Flash News 12
In Italia
- Primarie PD in Italia e in Tunisia. La vittoria di Nicola
Zingaretti.
- Emilio Lussu e le elezioni regionali in Sardegna 2019. - 13-15
Maghreb e Mediterraneo
- Mediterraneo: La saga mediterranea del pane.
Ricordando Predrag Matvejevitch.
- A Tunisi l'incontro tra libici del Civil Social
Democratic Movement - MABDA e i vertici di
"Siciliani verso la costituente". - 16-17
Dossier
- Il porto punico di Cartagine. Patrimonio
dell'Umanità a quarant'anni dal riconoscimento
UNESCO. - 18-23
Economia
- La CTICI informa. Parola d'esperto: Protezione del
Marchio. Come e perché.
- Presentati i risultati di due progetti per lo sviluppo a
misura delle aree più difficili. Dighe, oasi e agricoltura
sostenibile contro il deserto. - 24-26
Cultura
- Pollock e la scuola di New York.
- Un racconto in punta di dita. Io il piccolo principe.
- Cartagine, dialogo tra le due rive del Mediterraneo.
- Panorama Sénac.
- Carnevale Internazionale dei Ragazzi: la Biennale apre
laboratori e premia espressioni artistiche. - 27-35
Musica e spettacolo
- Cronache Musicali. Il concerto dell'Orchestra
dell'Opera di Tunisi.
- Jazz a Cartagine.
- Sanremo Giovani World Tour 2019. - 36-37
Marginalia
- Il gioco d'azzardo. - 38-39
Ambiente e turismo
- Matera 2019. Capitale Europea della Cultura. - 40
Università e scuola
- La didattica dell'Italiano LS in area mediterranea.
Insegnare lingua-cultura all'estero.
- Inglese, spagnolo e cinese, subito dopo ci siamo noi.
"Merito di arte, storia, musica, cinema, moda e
design". L'Italiano diventa la quarta lingua più
studiata al mondo. - 41-42
Libri - 43-44
Cucina - 45
Passatempo - 46
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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