
NOSTRI PROBLEMI
Un mese di novembre all’insegna della cultura italiana in Tunisia che ci ha regalato mostre, conferenze, assaggi golosi! Dal 19 al 24 novembre, la terza edizione della Settimana della cucina italiana, ha voluto valorizzare il patrimonio gastronomico italiano dimostrando, per chi ancora ne dubitasse, che la cucina è innanzitutto cultura poiché come afferma un esperto di storia dell’alimentazione, il Prof.Montanari: “Dal mio punto di vista la cucina è un elemento culturale fondamentale, fa cioè parte di tutte quelle componenti di base della società. Al di là degli aspetti nutrizionali, la cucina ci trasmette infatti dei valori simbolici, identitari, sociali, di convivialità. Credo che riflettere su questi aspetti culturali del cibo sia un modo per preparare anche chi fa il mestiere del cuoco ad avere una percezione del suo lavoro più ricca, più aperta, che la rende più interessante e che risponde anche meglio a ciò che i consumatori vogliono oggi. Perché non ci si accontenta più semplicemente di mangiare e di sfamarsi, ma si vuole consumare idee. Senza voler con questo intellettualizzare il cibo, in verità la cucina è di per sé stessa storicamente piena di idee ed è giusto che emergano. Riflettere sul contenuto culturale del cibo è dunque estremamente importante anche per chi fa tecnicamente cucina”.
Questa riflessione sull’alimentazione ha avuto anche il merito di interrogarsi sul nostro rapporto con l’ambiente e sulla necessità di evitare gli sprechi poichè “il mondo è il nostro giardino.”
L’interessante mostra “Classic Reloaded. Mediterranea” concepita dal MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, è stata inaugurata il 29 novembre al Museo del Bardo a Tunisi e rimarrà aperta al pubblico sino alla fine di gennaio. La mostra, che espone realizzazioni di artisti italiani contemporanei, è ulteriormente valorizzata anche dal contrasto tra le sale d’ispirazione barocca del Palazzo e l’essenzialità delle opere.
Ai primi di dicembre la presentazione dell’Ambasciatore dell’Argentina Claudio Rosencwaig, sull’impatto e la storia dell’emigrazione italiana nel suo Paese ci permetterà di mettere a confronto due percorsi migratori degli italiani: quelli che si spostarono dalla terra d’origine all’Africa del Nord e quelli che invece migrarono in America Latina. Ciò al fine di elaborare una storia comparativa della migrazione italiana nel mondo.
Dal 6 all’8 dicembre, un convegno su “Architetti, ingenieri, imprenditori ed artisti decoratori italiani nel Maghreb” e una conferenza il 6 dicembre di Danielle Hentati sull’emigrazione italiana in Tunisia presso la Biblioteca Diocesana chiuderanno questo primo ciclo di eventi dedicato al mondo dell’italianità.
La politica però ci rincorre e questa oasi culturale nella quale con delizia ci eravamo immersi si dissolve nell’inquietudine di perderci nel deserto senza fine di un mondo in profonda crisi: in Italia il Decreto Sicurezza ed Immigrazione è stato approvato in via definitiva ed è diventato quindi legge, in Francia la rivolta dei “gilets jaunes” e le operazioni di vandalismo che l’hanno accompagnata ci interrogano su come evitare che un diritto fondamentale dello stato democratico, quale il diritto di manifestare, sia sviato e denaturato da migliaia di “casseurs” che saccheggiano, vandalizzano ed incediano luoghi simbolo della Repubblica. In Tunisia il braccio di ferro tra sindacato e governo continua mentre il potere d’acquisto dei cittadini si sta pericolosamente abbassando.
Una nota positiva: il Consiglio dei Ministri tunisino ha approvato la proposta di legge sulla parità di genere, in particolare in materia di eredità anche se ancora deve essere ratificata in Parlamento.
Entriamo in un periodo festivo: alla festa ebraica delle Luci (hanuka) ai primi di dicembre seguiranno le luminose feste natilizie che auguriamo possano dissipare per un momento le nubi che abbuiano i nostri cieli. A tutti i nostri lettori, che continuano a credere nell’importanza di una pubblicazione in lingua italiana nel Maghreb quale testimone delle relazioni politiche, culturali ed economiche tra le due rive del Mediterraneo, i nostri più cari auguri!
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