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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
La visita del Presidente Caid Essebsi in Italia mercoledi 8 e giovedi 9 febbraio riflette un forte consolidamento delle relazioni tuniso-italiane. Accompagnato dal Ministro degli Esteri Khemais Jhinaoui, dal Ministro dell’Economia e della Cooperazione Internazionale Fadhel Abdelkafi, del Ministro del Turismo Selma Elloumi Rekik questa visita di due giorni dovrebbe permettere la firma di una serie di accordi sia in ambito economico che culturale ma anche di affrontare le questioni politiche che legano i due paesi nell’analisi della questione mediterranea nella quale i due paesi sono fortemente implicati. L’incontro con il Presidente Mattarella, con il Presidente del Consiglio Gentiloni con il Presidente del Senato Grasso e della Camera Boldrini ed il discorso di Caid Essebsi al Senato sono egualmente segnali forti dell’Italia nei confronti della Tunisia. Questa visita, la prima di un Presidente tunisino dal 2011 ed a sessant’anni dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi è un’opportunità non solo per potenziare e diversificare le relazioni tra i due paesi ma anche per esaminare la questione della migrazione dei tunisini in Italia e della Libia. Sono più di 200.000 in effetti i tunisini in Italia e da,un punto di vista numerico, sono la collettività più importante in Europa. Il Presidente Essebsi patrocinerà un Forum economico per rafforzare ulteriormente gli investimenti in Tunisia con la firma di accordi di cooperazione. La cooperazione culturale e universitaria che aspettano da anni un rinnovo degli accordi tra i due paesi saranno oggetto di discussione con la firma di accordi bilaterali che dovrebbero potenziare i rapporti . Molto attesi dalla comunità scientifica, in particolare dagli italianisti e non solo, al fine di creare tra i due paesi non solo un ponte economico e politico ma anche culturale la firma di questa convenzione segnerà la ripresa di una cooperazione che negli ultimi anni era rimasta in secondo piano.
In Tunisia si è commemorato il 6 febbraio la morte del militante Chokri Belaïd, ucciso quattro anni fa davanti a casa sua. La forte emozione suscitata dall’omicidio di Belaid nell’opinione pubblica tunisina e la presa di coscienza della necessità vitale per la Tunisia di una transizione democratica è stata in parte suscitata dalla reazione della società civile a questo primo assassinio politico del dopo rivoluzione. La non risoluzione del caso, a quattro anni della morte del leader politico, continua perὸ a pesare negativamente sulla reale voloontà della giustizia di trovare i colpevoli. Se, in effetti, si sa che l’uccisione di Belaïd fu di matrice terroristica islamica, la non risoluzione del caso permette all’opinione pubblica di pensare che forse connivenze politiche stanno dietro la sua morte il che alimenta in molti forti sospetti sull’imparzialità delle indagini.
La decisione di creare una commissione che indaghi sulla costituzione delle reti terroristiche e sul loro finanziamento in Tunisia, votata dal Parlamento, se avrà poteri effettivi, potrebbe in tal senso permettere anche di aiutare a far chiarezza sulla morte di Belaid.
Una buona notizia invece riguarda i diritti delle donne in Tunisia: la modifica dell’articolo 227 bis che permetteva ad uno stupratore di evitare la prigione qualora sposasse la vittima. Gli emendamenti alla legge dovrebbero in effetti impedire tale pratica totalmente contraria ai più elementari diritti ed al contrario condannare lo stupratore ad una pena che varierà tra i vent’anni di reclusione ad una reclusione perpetua in caso di recidiva.
In questi giorni si festeggia San Valentino che, sebbene il significato non sia originariamente quello che è diventato oggi, è la festa degli innamorati e in questo contesto di inquietudine, di insicurezza e di violenza riaquista un valore simbolico del tutto positivo ed al di là del suo attuale valore consumistico!
Molte le attività culturali segnano questo mese di febbraio in Tunisia ed in particolare il terzo convegno internazionale di studi mediterranei che avrà come tema “Sicilia insularità e identità mediterranee” che si svolgerà il 20, 21, 22 febbraio all’Istituto di Cultura. Organizzato dall’ Università della Manouba e dall’AISLLI con il sostegno dell’IIC, questo convegno multi-disciplinare ed internazionale spazia dalla letteratura alla storia, dall’architettura alla migrazione, dalla lingua allo sguardo dell’altro. Da non mancare egualmente la presentazione dell’ultimo romanzo di Marinette Pendola il 17 alla Dante Alighieri.
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SOMMARIO
Collettività
Pubblicati modelli e guida per la dichiarazione dei redditi dei residenti all’estero – 5-8
I consigli dell’avvocato – 9-10
In Tunisia
Tre anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione tunisina, molto resta da fare – 11-13
Flash News- 14-15
In Italia
Il presidente Beji Caïd Essebsi in Italia – 16-17
Maghreb e Mediterraneo
Mediterraneo: sguardi incrociati – 18-19
Immigrazione, Emigrazione
UE: a Malta i leader europei sostengono impegno di Italia e Libia sui migranti -20-21
Dossier
Vecchiaia e disuguaglianza sociale – 22-26
Economia
Le attività della CTICI- 27-29
Università e Scuola
Visita si S.E. l’Ambasciatore d’Italia a La Manouba per dono libri – 30-31
La solitudine del cittadino globale
Sulla morte del sociologo Zygmunt Bauman – 32-34
Cultura
L’Arte cinese contemporanea - 35-37
Musica
Concerto di fine anno all’Acropolium di Cartagine - 38-40
Storia e Tradizioni - 41
Marginalia - 42
Libri - 43
Salute e benessere - 44
Cucina - 45
Passatempo - 46
Redazionale - DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2017 – in Collettività
Tania Groppi – TRE ANNI DI COSTITUZIONE TUNISINA – in In Tunisia
Rawdha Razgallah - VISITA DELL’AMBASCIATORE D’ITALIA ALL’UNIVERSITÀ – in Scuola-Università
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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