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NOSTRI PROBLEMI
Un anno nuovo segnato dall’inquietudine dopo i vari attentati che hanno colpito in particolare Berlino, Istanbul, Bagdad. Un’inquietudine diffusa che ci fa sentire a disagio ovunque con un sentimento di fragilità e di insicurezza ormai mondializzato. Di fronte a questo sentimento spesso il nostro atteggiamento è quello di voler rientare nel nostro guscio primigenio, che politicamente si traduce nella chiusura, nel rifiuto del diverso, nel protezionismo e nel nazionalismo. In Tunisia, l’inquietudine è doppia e si manifesta da una parte con una crisi economica che non cessa di aggravarsi e col probabile ritorno dalle zone di conflitto dei terroristi tunisini che si aggirano intorno alle cinquemila persone. Ritorno che i tunisini temono e che potrebbe aggravare l’instabilità del paese spingendo tra l’altro molti giovani ad emigrare clandestinamente. Ma come impedire, come alcuni richiedono al Governo, di tornare in patria? Secondo la nuova Costituzione non é possibile togliere loro la nazionalità, nè é possibile rinchiuderli così massivamente in carcere. A nostro parere, il vero rischio consisterà più nella manipolazione politica che il loro ritorno susciterà e la loro possibile strumentalizzazione ad usi politici. Certamente non sarà facile affrontare questo grave problema ed una vigilanza particolare del Governo sarà ancor più necessaria dell’attuale lotta al terrorismo. In Tunisia vi é una legge anti-terorismo che é stata votata dal Parlamento nel 2015 a seguito dei fatti del Bardo e di Sousse. Basterà? Quando vediamo il dilagare del mercato illegale e le connessioni esistenti ovunque tra criminalità e terrorismo, si puó facilmente capire l’inquietudine della società civile tunisina che ha ripetutamente manifestato contro il rientro dei jihaidisti dalla zone di conflitto ed in particolare dalla Siria e dalla vicina Libia. La visita del Ministro Minniti a Tunisi è stata in questo senso significativa poichè proprio di emigrazione e di terrorismo si è parlato negli incontri con i suoi omologhi tunisini. Il mondo della cultura è stato ugualmente colpito con la morte di due grandi intellettuali Tullio de Mauro, grande linguista e storico della lingua italiana dall’Unità ad oggi e Zigmunt Bauman, il filosofo della “società liquida”. Ma la vita continua e le idee continuano a farsi strada malgrado la scomparsa di chi era stato un riferimento intellettuale per una generazione di studiosi e di studenti. Il Corriere di Tunisi entra nel suo sessantunesimo anno di pubblicazioni mai interotte e questo malgrado i pochi sostegni economici che hanno segnato il suo percorso. Apprendiamo da qualche testata giornalistica che i francesi hanno deciso di sostenere in Tunisia la stampa francofona, ma chi sosterrà la stampa italofona? Un’italofonia decrescente in Tunisia negli ultimi anni malgrado gli sforzi specie in ambito universitario dell’Istituto Italiano di Cultura. Il Comites ha riattivato i corsi di lingua per bambini ed adolescenti binazionali tutti i sabati dalle ore 14 alle ore 16. Il corso gratuito si svolgerà presso i locali della Dante Alighieri. L’incontro del Comites con i funzionari del Ministero degli Affari Esteri tunisino ha permesso di evidenziare le problematiche più ricorrenti dei nostri connazionali ed ha trovato i tunisini molto interessati a collaborare per favorire e facilitare il loro soggiorno e vita in loco. A tutti la speranza che il 2017 possa essere l’anno della ripresa e che il giornale possa perseguire i suoi obiettivi con il sostegno di voi tutti!
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SOMMARIO
Collettività
Accordo da 25 milioni di euro tra la Tunisia e l’Italia per un nuovo programma di riconversione del debito
Partecipazione della S.I.A alla kermesse dell’International Woman Club - 5
Aiutateci a renderli felici... - 6
Italiani di Tunisia si raccontano - 7
Dossier
Mediterraneo, un paesaggio che cambia - 8-12
In Tunisia
Il Ministro Minniti e la sicurezza in Tunisia
La Tunisia si avvia a cancellare una legge arcaica del Codice Penale - 13
Tunisia: manifestazione contro il rimpatrio degli jihadisti - 14
Flash News- 15-17
In Italia
Il governo Gentiloni ha ottenuto la fiducia al Senato
L’Assemblea Nazionale del PD - 18
Maghreb e Mediterraneo
Mediterraneo: sguardi incrociati - 20
Yadh Ben Achour presenta l’atteso libro “Tunisie une révolution en Pays d’Islam” – 21-22
“Être homosexuel au Maghreb”, presentato il libro all’Università - 23
Internazionale
L’Isis rivendica l’attentato di Istanbul - 24
Economia
Le attività della CTICI- 25-26
Cultura
Artemisia Gentileschi e il suo tempo -27-33
Musica
Concerto di fine anno all’Acropolium di Cartagine - 34-35
Storia e Tradizioni
Sicilia, nella Valle dell’Irmino fra storia e leggenda - 36
Ambiente e Turismo
Attività di valorizzazione della foresta del Remel a Biserta - 37-39
Marginalia - 40
Libri - 41
Religione
L’evoluzione dei rapporti tra cristiani e musulmani - 42-43
Salute e benessere - 44
Cucina - 45
Passatempo - 46
Cinzia Olianas – MEDITERRANEO, UN PAESAGGIO CHE CAMBIA – in Dossier
Giovanni D’Auria - TUNISIE UNE REVOLUTION EN PAYS D’ISLAM– in Nel Mediterraneo-Maghreb
Giovanni D’Auria - ÊTRE HOMOSEXUEL AU MAGHREB – in Nel Mediterraneo-Maghreb
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