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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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NOSTRI PROBLEMI
Il 23 ottobre ed il 29 ottobre ci sono due iniziative in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto organizzate l'una dal Circolo Italiano e l'altra dal Comites.
Secondo il vocabolario Treccani "Il termine solidarietà deriva dal latino solidum, che significa "moneta" e, in particolare, dall'espressione del diritto romano in solidum obligari ("obbligazione in solido"), cioè un'obbligazione per cui diversi debitori si impegnano a pagare gli uni per gli altri e ognuno per tutti una somma presa in prestito o dovuta in altro modo. ... ma intorno all'Ottocento il termine solidarietà comincia a entrare nell'uso nella sua accezione moderna per esprimere l'idea di una fratellanza universale degli uomini, la convinzione che l'intero genere umano formi un'unica famiglia...Fu in Francia, verso gli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento, che il termine solidarietà viene introdotto per la prima volta nel significato di "legame di ciascuno con tutti" dai padri fondatori della sociologia, Auguste Comte ed Émile Durkheim..."
Se abbiamo avuto la pedanteria di ritornare sul significato del termine solidarietà è perchè ci interroghiamo oggi su come sia possibile che un atto di solidarietà possa generare divisione e non coesione come lo indica la parola stessa di solidarietà? Qualunque siano, in effetti, le nostre simpatie o antipatie (giustificate o non), le nostre opinioni o contro-opinioni, la nostra sensibilità politica, riteniamo che sia andata persa un'occasione per la collettività di dimostrare la sua coesione per un'azione il cui significato invece avrebbe dovuto proprio dimostrare il contrario. Ce ne rammarichiamo poichè questo ci dimostra che non si giudica un'azione dalla sua finalità ma da chi agisce ma siccome come diceva Nadia Spano "sono un'inguaribile ottimista" spero che per il futuro si ritrovi il senso dell'agire comune.
La collettività sarà chiamata a votare il mese prossimo per il referendum costituzionale. Qualunque siano le nostre posizioni ci sembra fondamentale partecipare a questo quesito referendario poichè cambieranno se si vota "si" le funzioni del Senato mentre se si vota "no" rimarrà il bicameralismo perfetto. Le ragioni del si e del no ci saranno spiegate il 6 Novembre dal parlamentare e rappresentante della nostra circoscrizione Africa,Asia, Oceania e Antartide On.Marco Fedi e dall'avv. Bianco nell'incontro pubblico organizzato a Tunisi al quale siete tutti invitati a partecipare, qualunque sia la vostra opinione in merito. Orario e luogo saranno comunicati dagli organizzatori nei giorni che seguono.
Come già evocato in un precedente editoriale, notiamo con preoccupazione lo slittamento attuato da alcune forze politiche per fare di questo voto, un voto pro o contro il governo di Renzi. Certo, votare è un atto politico ma siccome si propone di cambiare o no alcuni articoli della Costituzione che rimarebbero al di là del governo di un tale o di un tale altro, sarebbe più giudizioso, a nostro parere, riflettere sul "che cosa cambierebbe se passasse il si e che cosa non cambierebbe se passasse il no?".
Nei giorni 12-17 ottobre si è svolta, la prima edizione dello 'Yacht Med Festival Blue Tunisia Lazio International', alla Marina del porto di Gammarth organizzata congiuntamente dalla Camera Tuniso-Italiana di Commercio e dalla regione Lazio. Erano presenti le principali realtà tunisine e italiane legate all'Economia del Mare: Utap, Api, Cepex, Apia, Fipa, Utica, ministero tunisino del Commercio, dei Trasporti e degli Affari Locali, Camera di Commercio tunisino-italiana, Camera di commercio di Latina. Oltre 100 gli espositori, 40 gli stand per le aziende laziali.
Lo scopo della manifestazione come lo afferma il presidente della Camera di Commercio tuniso-italiana, Mourad Fradi è stato di "rafforzare la collaborazione e l'interscambio tra l'Italia, in particolare la Regione Lazio, e la Tunisia" per "diffondere la cultura dell'Economia del mare in Tunisia, fare del porto di Gammarth un importante hub nel Mediterraneo, permettere alle imprese in Tunisia di migliorare la loro competitività grazie al know-how italiano nei settori dell'Economia del Mare e della nautica, oltre a favorire il processo di internazionalizzazione divenuto esigenza concreta per le aziende laziali e italiane, alla ricerca di nuovi mercati." Un altro evento molto ripreso e commentato è stato l'incontro in un'aula del Parlamento, il 19 ottobre a Roma , organizzato dalla Commissione Esteri del Senato guidata dal Sen.P.F. Casini in collaborazione con l'ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) di Rached Ghannouchi, Presidente del Movimento Ennadha. Aldilà dei commenti suscitati da questa notizia, dei pro e dei contro, il problema posto da molti è stato: qual'è la posizione del governo italiano rispetto a Ennadha? Possiamo parlare di un partito islamico democratico? E' possibile considerare questo partito alla stregua dei partiti cattolici in Europa? Dobbiamo interloquire con uno dei partiti che rappresentano la coalizione al governo e la maggioranza parlamentare? La demonizzazione di un partito è politicamente auspicabile o lede proprio coloro che ne sono i promotori? Dibattito altamente democratico se alla condanna od all'assoluzione si preferisse lo scambio e la discussione. Tunisini ed italiani qui residenti si pongono queste domande specie dopo la notizia pubblicata sui giornali telematici tunisini dell'arresto di terroristi al Kef finanziati da paesi del Golfo ed alle dichiarazioni di Ghannouchi sul terrorismo ed il suo nesso o meno all'Islam.
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SOMMARIO
Collettività
La cooperazione italiana a sostegno delle fasce più deboli della società tunisina - 5
Progetto Oltre: Oltre il teatro, oltre gli occhi - 6
I consigli dell'avvocato - 7-8
Dossier
Dario Fo, un sorriso per sempre - 9-12
In Tunisia
Le istanze costituzionali indipendenti tunisine nel ruolo di rafforzamento della democrazia- 13-14
La società civile in difesa dell'occupazione di Jemna - 15-16
Mille bolle blu per le famiglie dei bambini autistici - 17
Alzheimer, tornare a sorridere - 18
Flash News - 19-20
In Italia
La politica come gioco d'azzardo? - 21
Referendum Costituzionale - 22-23
Maghreb e Mediterraneo
Mediterraneo: sguardi incrociati - 24-25
Internazionale
Donne vittime di violenza - 26
Immigrazione, Emigrazione
Detrazioni familiari e pensionati all'estero - 27-28
E' in corso uno scontro di ignoranze? - 29
Economia - 30-32
Università e scuola - 34
Cultura
Poesia al femminile: Gaspara Stampa - 35-36
Settimana della Lingua Italiana nel Mondo - 37
A Tunisi nasce il taxi culturale - 38
Musica - 39-41
Libri - 42
Marginalia
Grano, pesce e salse da Tunisi a Torino - 43
Salute e benessere - 44
Cucina - 45
Passatempo – 46
Angela Falqui - CASE AD 1 EURO – in Economia
Giovanni D’Auria - LE ISTANZE COSTITUZIONALI INDIPENDENTI TUNISINE – in In Tunisia
Mino Rosso – SUL BOTTONE DELLA PANCIA [vers. pdf] – in Zibaldone
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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