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 802 - VISITA ISTITUZIONALE A TUNISI DEL SINDACO DI FIRENZE DARIO NARDELLA

 

"COLLABORAZIONE TRA MUSEI CIVICI FIORENTINI E MUSEO DEL BARDO. GIOVANI ARTISTI NELLE NOSTRE SCUOLE DI ARTE E AL POLIMODA"

 

Una collaborazione con il Museo del Bardo e i Musei Civici Fiorentini per incentivare e promuovere il turismo di qualità, istituendo facilitazioni reciproche per le visite, campagne pubblicitarie congiunte e la messa a disposizione i canali informativi e pubblicitari del Comune. Ma anche una grande mostra, programmata per il 2017, al museo tunisino con il prestito di opere della galleria degli Uffizi e la collaborazione della Regione Toscana.

Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Dario Nardella, a Tunisi per una visita istituzionale insieme all'assessore alla cooperazione internazionale Nicoletta Mantovani e al console genenerale della Tunisia in Toscana Gualserio Zamperini In mattinata Nardella é stato ricevuto dal presidente del Parlamento Mohamed Ennaceur in segno di gratitudine per l' amicizia tra il Paese africano e il capoluogo toscano.

"La nostra città - ha detto il sindaco nel suo incontro con Ennaceur - è anche impegnata per ospitare giovani talenti tunisini, artisti e creativi nelle proprie scuole di arte e al Polimoda. La formazione, l'arte, cultura, la creatività dei giovani non sono un costo per la comunità ma un investimento di lungo periodo per le prossime generazioni, costituiscono risorse professionali concrete, e soprattutto sottraggono terreno all'estremismo, perché offrono un'alternativa di speranza e creatività a quel vuoto che l'oscurantismo di Daesh è pronto a colmare con desolazione e distruzione. Sono perciò grato alla Tunisia e alla città di Tunisi per aver scelto Firenze come interlocutore in questo impegnativo ed emozionante cammino, per cui non c'è più un "noi" e "voi" ma siamo tutti uniti in una stessa visione del futuro".

"Tunisi e Firenze - ha ricordato - hanno subito da mano diversa ferite al cuore del loro patrimonio, inferte da una stessa strategia, quella del terrore: nel 1993 la mafia colpì gli Uffizi, e tutto il distretto circostante spegnendo cinque vite. Nel 2014 Daesh colpisce il Museo del Bardo portando via la vita a 24 persone. Ma ciò che costoro non hanno portato via è la determinazione di tutti noi a non cedere alla paura. Il Bardo e i nostri musei non sono solo patrimonio di due città: sono patrimonio universale, racchiudono la storia di popoli e culture al di là di confini, nazioni e religioni. Rappresentano la coesistenza pacifica di più saperi e della bellezza contro la brutalità. Un modello pericoloso per chi vuole abbattere l'armonia culturale, presupposto della storia del Mediterraneo".

"La produzione culturale e le politiche volte ad incentivari - ha concluso Nardella - sono oltre che uno strumento di crescita di un'economia legata al turismo di qualità, anche una risorsa per la risoluzione del conflitto sociale".

Sindaco e assessore hanno incontrato la ministra della cultura Sonia M'Barek e quella del turismo Elloumi Rekik con le quali è stato messo a punto il programma di collaborazione turistico-culturale. (fn)

 

Il testo del messaggio del sindaco Dario Nardella al presidente del Parlamento tunisino Mohamed Ennaceur:

 

"Onorevole Presidente, onorevoli parlamentari, sono particolarmente onorato di essere qui, insieme al collega sindaco Lasram. La mia presenza oggi ha forse ancora più senso a seguito degli ultimi avvenimenti che hanno colpito Nizza quattro giorni fa.  Sono venuto qui, onorevoli rappresentanti, non solo per testimoniare il legame di amicizia che unisce le città di Firenze e Tunisi, ma anche la volontà di proseguire ancora più fermamente nel progetto di crescita reciproca che abbiamo voluto condividere. Il dialogo deve essere, quanto mai prima d'ora, la priorità strategica, affinchè le minacce che colpiscono tutti noi appartenenti ad una cultura democratica e di pace siano neutralizzate. La condivisione e la promozione di politiche volte alla crescita democratica, culturale,  sociale ed economica è lo strumento  prioritario per sconfiggere l'oscurantismo e la minaccia terroristica. I terroristi hanno ben compreso che per annientare un paese il primo obbiettivo è quello di annientarne l'identità culturale, di modificare la fruizione dei nostri diritti civili, le libertà personali. La Tunisia, il vostro amabile e forte Paese, ha dato in questi anni una grande lezione, sia all'Europa che a tutto il Mediterraneo: ovvero la capacità di rinnovarsi in un processo inesorabile ma pacifico, segnando un modello di evoluzione democratica per molti paesi.   La città di Firenze che qui appresento, simbolo a sua volta dell'Umanesimo, dell'attenzione per  i valori e i diritti dell'Uomo, non poteva non guardare alla Tunisia e alla sua capitale come la corrispondenza ideale e reale per costruire un ponte sul Mediterraneo. Il valore strategico di questo cambiamento deve essere sostenuto e difeso, sempre. Non solo dalle istituzioni ma da entrambi i nostri popoli. Dal mio punto di vista, quello di Sindaco, sono qui onorato di rivolgermi al legislatore nazionale, per dire che le città possono e devono fare molto per questo obiettivo, sostenute dal legislatore stesso, che ponga le condizioni affinché il loro ruolo sia sempre più quello di cuore pulsante della collettività. Noi sindaci siamo il primo livello di impatto nel governo delle comunità, nell'affrontare le loro emergenze e la loro crescita, le crisi e le rinascite, nell'ambiente come nella cultura, nel welfare come nello sviluppo economico e commerciale del territorio.   Laddove il dialogo fra i livelli nazionali presenta necessariamente elementi di complessità più articolati, il dialogo fra città può essere di supporto, per costruire una rete forte nei rapporti culturali, economici e sociali delle comunità prima e dei paesi poi, come dimostra il legame nato fra Firenze e Tunisi, durante la conferenza internazionale dei sindaci, Unity in Diversity, che abbiamo ospitato lo scorso novembre, alla presenza del Nobel per La Pace Abdessatar Ben Moussa e del Professor Fadhel Moussa. Grazie al loro prezioso contributo abbiamo avviato insieme un percorso sancito poi dalla firma del  Patto di Cooperazione fra Firenze e Tunisi, il 13 gennaio scorso.  Il primo passo è stato compito quando la nostra città ha inteso contribuire con i propri esperti, l'Università di Firenze e il contributo dei suoi dirigenti municipali al processo di riforma del Codice sulle Autonomie Locali (Projet de Code des Collectivites Locales) nel seminario tenutosi lo scorso aprile qui a Tunisi. Tappa di un lavoro che continuerà a sviluppassi. Quell'incontro ha costituito  un' occasione importante di dialogo con il legislatore nazionale, segnale di una capacità di ascolto nel fornire strumenti normativi alle autonomie locali che siano espressione delle loro stesse esigenze: una democrazia nazionale con un tessuto forte di istituzioni locali è una democrazia migliore.  Parallelamente a ciò abbiamo però la missione più importante: trovare strumenti di crescita sociale ed economica nel nostro patrimonio comune più prezioso: la Cultura.

Tunisi e Firenze hanno subito da mano diversa ferite al cuore del loro patrimonio, inferte da una stessa strategia quella del terrore: nel 1993 la mafia colpì gli Uffizi, e tutto il distretto circostante spegnendo cinque vite. Nel 2014 Daesh colpisce il Museo del Bardo portando via la vita a 24 persone.  Ma ciò che costoro non hanno portato via è la determinazione di tutti noi a non cedere alla paura. Il Bardo e i nostri musei non sono solo patrimonio di due città: sono patrimonio universale, racchiudono la storia di popoli e culture al di là di confini, nazioni e religioni. I due musei rappresentano la coesistenza pacifica di più saperi e della bellezza contro la brutalità: e per questo sono considerati un ostacolo da chi vuole abbattere l'armonia culturale, presupposto delle identità del  Mediterraneo.  NON LO PERMETTEREMO!!  Per questo Firenze è al fianco del Bardo:  dopo diversi mesi di lavoro con i miei uffici potremo avviare una collaborazione con il Museo del Bardo e i Musei Civici Fiorentini per incentivare e promuovere il turismo di qualità,  istituendo  facilitazioni reciproche nella visita dei nostri musei e campagne pubblicitarie congiunte e la messa a disposizione di tutti i nostri canali informativi e pubblicitari della città. Sarà da cornice a questo scambio una grande mostra programmata per 2017 al Bardo con il prestito di importanti opere della Galleria degli Uffizi  Ma l'iniziativa più prossima in campo culturale, nel segno dell'alleanza fra Firenze e la Tunisia, sarà il 30 di luglio portando ad El Jem l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, in un concerto fortemente voluto da me e dall'Assessore Mantovani Pavarotti. Un concerto per testimoniare che la cultura e l'Arte non si fermano, e che sono i valori più potenti per costruire e mantere la libertà di un paese. La produzione culturale infatti, e le politiche volte ad incentivarla,  sono oltre che uno strumento di crescita di un'economia legata al turismo di qualità, anche una risorsa per la risoluzione del conflitto sociale.   La formazione, l'arte e la cultura non sono un costo per la comunità ma un investimento di lungo periodo per le prossime generazioni, costituiscono risorse  professionali concrete, e soprattutto sottraggono terreno all'estremismo e all'oscurantismo,   perché offrono un'alternativa di speranza e creatività. Per questo Firenze è impegnata per ospitare giovani talenti tunisini, artisti e creativi, nelle proprie scuole di arte e design. Sono perciò grato a voi tutti, alla Tunisia e alla città di Tunisi per aver scelto Firenze come interlocutore in questo impegnativo ed emozionante cammino, per cui non c'è più un "noi" e "voi" ma siamo tutti uniti in una stessa visione del futuro".

 

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