Ancora una volta dagli Stati Uniti alla Francia, la violenza colpisce e come un aspira-morte l’Isis ne rivendica la paternità, che vera o falsa che sia crea in noi il sentimento che siamo in pericolo a casa, in una discoteca, in un bar, per strada, in una metro, su una spiaggia... ovunque. Si sono indeboliti? E’ il canto dei cigni? Così non pare proprio se sono in grado di trasformare “l’uomo qualunque” in “assassino qualunque”.
Certo la strategia della paura conforta il terrorismo creando questo sentimento di inimicizia globale che la potenzia ulteriormente e che, a macchia d’olio, si sta allargando e se l’Isis perde terreno in Siria, in Irak e speriamo in Libia, la meccanica dell’odio globale continua a provocare i suoi deleteri risultati.
Dal canto suo l’Europa, con la minaccia del “brexit” della Gran Bretagna rischia di indebolirsi ulteriormente mettendo a repentaglio il binomio unità-democrazia che dal dopoguerra ad oggi era stato, attraverso il superamento dei particolarismi nazionalisti, la condizione della costruzione della pace.
In Tunisia, la situazione non è delle più rosee: il crollo del dinaro rispetto all’euro, se puo’ essere attrattivo per pochi, mette a forte rischio il paese con un impoverimento ulteriore della popolazione, fautore di probabili futuri disordini.
Il Presidente Caïd Essebsi si è espresso in favore di un governo di unità nazionale per tentare di arginare la crisi ed evitare che il paese precipiti completamente, coinvolgendo tutte le forze politiche, senza distinzioni.
“La situazione nel paese- ha ribadito Essebsi- è come lo sappiamo pessima e l’abbiamo tutti evocata nei vari incontri con le forze politiche. E’ una realtà. Dobbiamo cessare nei media di evocare le dimissioni di un tale o di tal altro o di sostenere questo o quello. Il problema oggi è la Tunisia e come uscire dalla crisi; e quello che ho potuto notare è il patriottismo di tutti quelli che ho incontrato.”
Riuscirà il Presidente a compattare forze così discordanti, all’indomani del Congresso di Ennadha, che vuole riproporsi come primo partito e riassestare a suo vantaggio lo scacchiere politico tunisino? Accetterà l’opposizione di mettere fra parentesi le sue profonde differenze per tentare di evitare il fallimento del paese?
A completare questo scenario fortemente problematico la tela si è infiammata per manifestazioni di intolleranza che hanno oscurato la “sacralità pacifica” del mese di Ramadan con l’aggressione ad un’artista che esponeva le sue opere alla Marsa e con la messa in rete di un video che riprendeva clienti in un café che non digiunavano.
Le parole di Spinoza, scritte quattro secoli orsono, sono a questo proposito ancora evocatrici: “I superstiziosi (come sono spesso certe persone sedicenti religiose), che son capaci di vituperare i vizi più che di insegnare le virtù, e che si preoccupano non di condurre gli umani mediante la Ragione ma di tenerli a freno col Timore - così che fuggano il male invece di amare la virtù! -, non hanno altro obiettivo che rendere gli altri miseri come lo sono essi stessi.”
Per fortuna l’esordio vincente degli azzurri al campionato europeo di calcio ha rischiarato gli ultimi giorni, sperando che dopo la vittoria sul Belgio, continui sulla scia del successo!
Per quello che riguarda la collettività, il Comites ha organizzato un corso gratuito rivolto ai bambini bi-nazionali d’italiano perchè essere italiani sia più che il possesso di un documento ed alfine di compattare una parte della collettività che da anni è stata messa da parte e che è ben lieta che si pensi a darle una voce..italiana! Previsto immediatamente dopo l’Aïd che auguriamo felice e pacifico per tutti, un incontro con la collettività italiana di Sousse.
In ultimo, la nomina di un Nunzio Apostolico a Tunisi nella persona di Mons.Luciano Russo.