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Collettività
798 - 1956-2016: IL CORRIERE DI TUNISI COMPIE 60 ANNI |
UNICA RIVISTA IN LINGUA ITALIANA DEL NORD AFRICA
Nel marzo 1956 nasceva Il Corriere di Tunisi. Sono passati 60 anni esatti, ed il Corriere di Tunisi è l'unico giornale in lingua italiana presente nei paesi arabi. |
Ma la storia delle Edizioni Finzi, risale al 1880, quando venne aperta la prima tipografia privata autorizzata in Tunisia. La rivista, prima settimanale, ora mensile, dopo aver rappresentato uno dei principali strumenti della ridefinizione e della rappresentazione della collettività italiana nella Tunisia della post-indipendenza, continua, specie dopo la geniale intuizione del già fondatore Elia Finzi, aggiungendo al titolo del giornale la dicitura 'Euromediterraneo'', a coltivare l'idea di un'identità multipla legata alle civiltà dei paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo ed a proporre riflessioni sui temi caldi dell'area.
Nel periodo antecedente il 1956 le pubblicazioni erano state sospese per le restrizioni imposte dalla stampa francese, che rappresentava la voce del colonizzatore. Sono riprese con continuità nel 1956.
In occasione delle celebrazioni per i suoi 60 anni che avranno luogo a Tunisi dal 20 al 23 aprile, vi sarà la presentazione in anteprima dell'ultimo libro di Silvia Finzi, ''Storie e testimonianze politiche degli Italiani di Tunisia'' settimo della minuziosa
collezione ''Progetto della Memoria'', che ricostruisce nei suoi vari aspetti la storia della collettività italiana dai primi dell'800 ad oggi. L'impegno politico degli italiani in Tunisia è sempre stato vivace sin dall'Ottocento, ed il volume ne vuole essere una
conferma.
Previsti inoltre, per il 60°, tavole rotonde dedicate all'imprenditoria tra le 2 sponde del Mediterraneo in collaborazione con l'Ambasciata e la Camera di Commercio Italiane, una mostra fotografica sulla Collettività e i Comites di Tunisi dalla loro nascita ad oggi. Tra gli invitati personaggi di spicco del mondo politico Italiano e Tunisino, della cultura, e imprenditori.
Nel prossimo numero del Corriere di Tunisi verrà reso pubblico il programma dettagliato dell'evento di aprile. Nel marzo del 1956, esce il primo numero del Corriere di Tunisi in concomitanza con l'indipendenza della Tunisia e la dipartita dei Francesi. L'Italia e la Tunisia di quei giorni appartengono ormai alla storia lontana. 60 anni, quasi 22.000 giorni, con l'incredibile e sempre più accelerata trasformazione della realtà e dell'uomo stesso, sono quasi un'era. Ed è grande fonte di orgoglio, e allo stesso tempo stupefacente pensare che da oltre mezzo secolo il Corriere di Tunisi sia più che mai vivo, e sia ancora oggi l'unica testata italiana presente in tutto il Maghreb. Il giornale si tuffa nel mondo e nel suo caos, senza paura di leggere tra le pieghe della storia e dei fatti, sapendo che spesso per illustrare la realtà bisogna immergersi nel disordine delle cose.
Ci siamo sentiti a volte soli, come una barca in alto mare, eppure sempre in viaggio... Abbiamo cercato di raccontare la realtà nella sua rappresentazione più autentica, sempre attenti al contesto locale e sociale diverso da quello italiano, e
occidentale in generale. Raccontiamo e seguiamo i tentacoli di un romanzo globale.
Un giornale ha una grande responsabilità, facile da tradire, nell'informazione e nell'evoluzione di una comunità. Tutti i giornali passano attraverso opache ragnatele, e convenzionalità di momenti difficili che hanno imposto grandi esercizi di equilibrismo. Ma nella sua lunga storia Il Corriere di Tunisi ha assolto complessivamente in grande misura al compito di un giornale rimasto il filo conduttore tra le istituzioni italiane e tunisine, un rifugio per la comunità locale rimasta in Tunisia, e per la nuova comunità formata per lo più da imprenditori, e pensionati italiani. Per questo è divenuto, nella sua navigazione di lungo corso, il giornale degli Italiani di Tunisia, e degli Italiani in Tunisia.
Sulle sue pagine hanno scritto giornalisti, scrittori, politici, studiosi.
Forse il segreto del Corriere sta nella sua obiettività, nei suoi toni pacati, ma non a scapito dell'analisi, nella sua linea editoriale che ha evitato sempre le tendenze della comunicazione eclatante e scandalistica, ideologica o arrogante, facendone il giornale degli Italiani in Tunisia, e non più degli Italiani di Tunisia.
Il Corriere di Tunisi, con i suoi pregi e difetti, vuole essere oggi il punto di riferimento degli Italiani residenti in Tunisia, o che comunque con la Tunisia ed il Maghreb condividono interessi economici e culturali.
Certamente, in tanti anni, il Corriere di Tunisi ha vissuto le sue oscillazioni, tra innovazioni e cautele; ha avuto le sue cadute e le sue confusioni.
Da qualche mese nel giornale, abbiamo scommesso ancora una volta sulla continuità e sulla crescita, ampliando l'organico, avvalendoci della collaborazione di nuove firme, e idee. Lavoriamo su nuovi contenuti perché siamo conviti che la Comunità
italiana in Tunisia e nel Nord Africa debba continuare ad avere una voce e con essa un ruolo, la cui eco raggiunge l'Italia e il mondo.
La Redazione
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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