NOSTRI PROBLEMI
Quante volte abbiamo sorriso a questa frase «la storia non insegna» e quante volte abbiamo risposto che il buon governo suppone, come ce lo insegna Machiavelli, «conoscenza degli antichi e esperienza dei moderni»! Ma oggi, i meccanismi del potere purtroppo confermano che la storia percorre sempre le stesse strade e che il nostro destino è più legato al mito di Sisifo che a quello di una possibile razionalità storica. Guerre, terrorismo, interessi economici si intrecciano in un crescendo d’odio che ci riportano a sentimenti che pensavamo definitivamente sepolti e di cui le prime vittime sono sempre anonimi cittadini. La paura e l’insicurezza generano il bisogno di forza e di protezione ed incuranti che si sta giocando con il nostro futuro, cadiamo nelle braccia di Marte e di Nemesi.
L’attentato terroristico all’autobus delle forze di polizia che ha provocato la morte di 13 persone nel centro di Tunisi, mentre la città era riempita di giovani e meno giovani che partecipavano gioiosamente alle Giornate Cinematografiche di Cartagine, dopo quello di Parigi e di Bamako danno un segno tangibile di questo sentimento di guerra permanente e diffusa che sta dilagando, creando diffidenza, odio e violenza incontrollabili. Quello che è particolarmente difficile da sopportare per chi come noi condanna ogni forma di violenza è l’incomprensione e la non visibilità del futuro per tutto ciò che sta accadendo nel mondo e, come dice Sigmund Freud, siamo trascinati nel vortice di «questo tempo di guerra, insufficientemente informati, senza la distanza necessaria per poter giudicare i grandi cambiamenti che si stanno compiendo o che sono già compiuti, senza possibile fuga dall’avvenire che si prepara, incapaci di capire il significato esatto delle impressioni che ci assalgano e di renderci conto del valore dei giudizi che formuliamo».
Un fatto positivo è stata la risposta della società civile a Tunisi all’attentato terroristico all’autobus di polizia: le strade, i caffè ed i cinema del centro della città erano come non mai pieni come se con la loro massiccia presenza i tunisini volessero dirci che non cederanno alla politica del terrore.
Il governo tunisino ha decretato lo stato d’emergenza per un mese ed a oggi vige il coprifuoco da mezzanotte alle cinque di mattina. Molti gli arresti in questa prima settimana post-attentato.
Il partito al governo sta tentando, dopo l’appello all’unione del Presidente Caïd Essebsi, di ricompattarsi per risolvere la crisi in atto di Nidaa Tounes che rischierebbe di riportare i tunisini alle urne, in un contesto regionale e nazionale particolarmente disagiato.
Il ministro degli Affari Maghrebini, dell’Unione africana e della Lega degli Stati Arabi, Abdelkader Messahel, ha indetto il 30 novembre ad Algeri la settima riunione ministeriale ordinaria dei paesi vicini alla Libia per discutere dell’evoluzione del paese che molto inquieta i paesi limitrofi.
A Parigi l’apertura della conferenza mondiale sul clima (COP 21) ha visto anche la partecipazione della Tunisia con la presenza al Bourget del capo del governo Habib Essid. La conferenza sul clima ha accolto più di 120 capi di stato tra cui il Presidente americano, Barack Obama e il Presidente cinese, Xi Jinping. Lo scopo della conferenza è quello di permettere la firma di impegni concreti da tutti i paesi per la protezione dell’ambiente e la lotta per il riscaldamento climatico.
Per quello che riguarda i nostri specifici problemi, sabato 5 dicembre il Comites Tunisia organizza un incontro aperto con la collettività per poter discutere di problematiche varie tra le quali quelle legate alla sicurezza ed alla reperibilità dei connazionali sul territorio tunisino, che questi siano iscritti o meno all’Aire. Ne riparleremo nel nostro prossimo numero.
Auguro a tutti un felice e sereno Natale sperando per tutti tempi migliori ma soprattutto tempi di pace e di maggior giustizia, come questa ricorrenza ci insegna! Con l’anno nuovo il Corriere di Tunisi entrerà nel suo sessantesimo anno di età e di pubblicazione ininterrotta! A tutti chiediamo di aiutarci nel proseguo di questa attività, diffondendo il giornale e promuovendo nuovi abbonamenti! Grazie a tutti!
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