Nuova Serie | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
|
Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
|
Utilità | :: :: :: :: :: :: ::
|
|
|
Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Spostamenti e insediamenti di popolazione hanno da sempre caratterizzato la storia degli uomini : le guerre, le carestie, l’intolleranza, la miseria ne sono state le cause principali e ci basta ripercorrere anche superficialmente la storia degli uomini perché questa affermazione diventi un’evidenza. Se la cristianizzazione della Spagna non avesse supposto anche la conversione coatta degli ebrei (sefarditi) e dei musulmani (moriscos) e se i Medici, i regnanti del Maghreb , i Paesi Bassi e l’Impero Ottomano non avessero aperto le loro frontiere ai fuggitivi di Spagna e di Portogallo, non ci sarebbero stati gli andalusi nel Maghreb, Spinoza non avrebbe scritto la sua Etica nei Paesi Bassi e Livorno non sarebbe stata il porto rinascimentale mediceo che è stato.
Di fronte alla disperazione che spinge popolazioni a fuggire dal loro paese, a percorrere a piedi migliaia di chilometri in condizioni per lo più drammatiche subendo violenze e maltrattamenti (specie le donne), di fronte ad organizzazioni criminali e terroriste che mercanteggiano la vita degli uomini, noi come possiamo accettare questa vera tratta di esseri umani?
Migliaia di persone annegate nel Mediterraneo per via di prosperi traffici mafiosi con un'Italia sola a dibattersi con problemi legati da una parte al tentativo di salvare i superstiti e dall’altra a quello dell’accoglienza. Aver innalzato un muro invalicabile tra Europa ed Africa ha risolto il problema dell’emigrazione clandestina? A nostro parere ha solo permesso, come durante la proibizione negli Stati Uniti, di far prosperare la Mafia.
In misura minore e meno agghiacciante ma esemplativa di una situazione che puo’ degenerare è la difficoltà di ottenere un visto per un giovane diplomato che voglia far un’esperienza in Europa che sia per un semplice viaggio o per far un’esperienza di studio o anche lavorativa. La difficoltà di spostarsi produce, a nostro parere, due effetti maggiori: il primo un evidente ripiegamento identitario, il secondo la ricerca di canali sporchi per bypassare l’interdizione. Risultato: il risentimento verso l’Europa si è notevolmente potenziato, e si arricchiscono i trafficanti. So che la nostra voce è una voce che clama nel deserto (e non è una metafora in questo caso) ma se vogliamo veramente ripensare il Mediterraneo dobbiamo riprendere la nostra riflessione affrontando con più coraggio questo annoso problema che genera solo, trattato così com’è oggi, da una parte xenofobia e razzismo, dall’altro radicalizzazione identitaria e disonestà.
L’Italia è chiamata per la sua posizione centrale nel Mediterraneo ad avere un ruolo politico e culturale preponderante così come la Tunisia che è la punta nord dell’Africa. Le visite politiche che si sono susseguite da quando Matteo Renzi è capo del governo italiano testimoniano dell’importanza della Tunisia per l’Italia.
La futura visita del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, a Tunisi il 18 maggio, ne è il coronamento.
A Tunisi si è insediato il Comites eletto : in attesa di sede e di fondi, le idee ed i progetti per dare anche più visibilità alla collettività italiana “sommersa” ed “invisibile” sono tanti.
Auguriamo agli eletti un buon lavoro ed ai connazionali di seguire i lavori del Comitato perchè questo esprima effettivamente le loro attese. Intanto a tutti un cordiale Mabruk!
|
SOMMARIO
COLLETTIVITÀ
CAT Colacem inaugura la bretella stradale "Via Nilo" - p 4
A Tunisi sessioni formative del progetto ACCBAT – p 5
Settimana della cultura tunisina in Sicilia - p 6
Tunisi, Torino e il Bardo - p 7
Tunisi, immagini che raccontano la città invisibile – p 8
I CONSIGLI DELL'AVVOCATO - p 9-10
MISCELLANAE - p 11
IN TUNISIA
A margine del Forum Social Mondial - p 12-13
La luce con piena sicurezza per i bambini della notte - p 14-15
ATTUALITA' - p 16-17
IN ITALIA
L'Italicum è legge - p 18
Ha ragione la consulta. O forse no - p 19
NEL MAGHREB e NEL MEDITERRANEO
"Mediterraneo: sguardi incrociati" – p 20-21
DOSSIER
Dal Coemit al Comites Tunisi (1989-2015) - p 22-25
EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE
La mappa delle guerre che generano profughi – p 26
Emigrare è ancora un sogno - p 27
CULTURA
Giorgio Morandi - p 28-29
Biennale Democrazia - p 30-31
UNIVERSITA' E SCUOLA - p 32-33
LIBRI - p 34
ECONOMIA
La CTICI informa - p 35-39
MARGINALIA
Filemone e Bauci. Aspettando il tramonto - p 40
TURISMO E AMBIENTE - p 41-42
CASA E CUCINA - p 43-44
DIVERTIMENTO - p 45
Kaouther Rabhi - MOSTRA FOTOGRAFICA DI LUIGI SORRENTINO – in Collettività
Mino Rosso – TUNISI – FORUM SOCIAL MONDIAL - 2015 [vers. pdf] – in In Tunisia
Giorgio Bianco - LA PROSTITUZIONE IN TUNISIA – in Economia
Mino Rosso – TORINO – BIENNALE DEMOCRAZIA - 2015 [vers. pdf] – in Teatro
|
|
Il giornale | :: :: :: :: ::
|
Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
|
Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
|
|