Nuova Serie | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Mentre a Tunisi si aspetta ancora l’approvazione della composizione del nuovo governo dopo la contestata presentazione di un governo la settimana scorsa, che ha costretto il Capo del governo Habib Essid a rilanciare le consultazioni con i partiti per tentare di raggiungere un accordo che possa ottenere il voto di fiducia del Parlamento previsto il 4 febbraio, in Italia è stato eletto, alla quarta chiamata il giudice Sergio Mattarella che ha ottenuto 665 voti. Ne bastavano 505 per essere eletto per cui questi quasi due terzi dei voti ottenuti dimostrano che benchè alcuni partiti avessero manifestato la loro opposizione a tale scelta, in realtà i loro elettori non hanno votato tutti compattamente contro o con una scheda bianca. E’ un buon segno poichè questo significa che c’è stato intorno alla figura del neo Presidente un forte consenso che è stato capace di andar oltre le solite posizioni partigiane riconoscendo cosi a Sergio Mattarella la statura di un Presidente super partes che possa rappresentare degnamente la Nazione tutta per le sue qualità morali, intellettuali e la sua competenza per poter essere il garante delle Istituzioni come deve essere un Presidente della Repubblica. Ma è stato anche un buon segno per il Partito Democratico che si è ricompattato intorno alla scelta del Presidente. Nessun franco tiratore, un voto unanime che ha unito minoranza e maggioranza del Partito. Gli altri candidati hanno, in effetti, ottenuto pochi voti : 127 Ferdinando Imposimato, 46 Vittorio Feltri, 17 Stefano Rodotà, 17 Emma Bonino e rispettivamente 2 voti a Antonio Marino, Giorgio Napolitano e Romano Prodi, 105 le schede bianche. Il 3 febbraio il Presidente Mattarella si recherà alla Camera per il giuramento ed il discorso di insediamento. Significativa la sua prima dichiarazione dopo la sua visita alle Fosse Ardeatine in cui ribadisce l’impegno democratico delle nazioni per combattere il terrore ricordando che: "L'alleanza tra Nazioni e popolo seppe battere l'odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore."
Nell’augurare al Presidente Mattarella di poter portare avanti la sua delicata e difficile missione con successo e nell’interesse dell’Italia stessa, non possiamo non sottolineare che è la prima volta che un siciliano è stato eletto alle più alte cariche dello Stato, sperando che si possa ricompattare cosi’ e finalmente dopo più di 150 anni di unità quest’Italia unita che cosi’ poco unita è stata nella sua storia.
In Tunisia il Capo del governo Essid si è trovato in questo delicato dilemma, nel trattare con le varie formazioni politiche, se essere inclusivo nella futura presentazione del governo di sensibilità che possono sembrare antitetiche o se escludere le formazioni che destano scalpore e dissenso in parte dei militanti che hanno votato il partito di maggioranza (che non ha pero’ i numeri necessari per ottenere la fiducia della Camera).
Nidaa accetterà di condividere almeno in parte il potere con il Partito islamista Ennadha, Ennadha accetterà di governare insieme a Nidaa, sarà possibile governare con Ennadha all’opposizione, come reagirebbero i militanti di questi due grandi gruppi politici semmai ci fosse un’alleanza sapendo in particolare che coloro che hanno votato Nidaa lo hanno fatto essenzialmente per escludere gli islamisti dal potere, le altre formazioni politiche riusciranno a costituire un’alternativa solida al compromesso tra queste due formazioni maggioritarie? Questi i quesiti e le difficoltà che in questi giorni sta affrontando il Capo del governo Essid che determineranno le future orientazioni dello stato tunisino che ha bisogno di ridare alle istituzioni dello Stato credibilità e stabilità in un contesto di grande instabilità regionale e con la necessità di un rilancio più che mai vitale dell’economia tunisina. Mentre andiamo in stampa, il Ministro Essid ha reso ufficiale la lista dei componenti del nuovo governo nel quale saranno presenti alcune figure di Ennadha, di Afek Tunes e dell’UPL. Rimane nell’opposizione il Fronte Popolare.
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SOMMARIO
COLLETTIVITà
Sguardi incrociati a Tunisi, Reset e la sfida del dialogo- p 4
Natale al Circolo Italiano – p 5-6
I CONSIGLI DELL'AVVOCATO - p 7-8
IN TUNISIA
Il nuovo Governo tunisino - p 9
"I muri di Tunisi. Segni di rivolta". Intervista a Luce Lacquaniti – p 10
ATTUALITà - p 11-12
IN ITALIA
Sergio Mattarella, nuovo Capo dello Stato – p 13
Ultimo atto del semestre italiano sottotono, ma con finale a sorpresa - p 14
NEL MAGHREB e NEL MEDITERRANEO
"Mediterraneo: sguardi incrociati" – p 15-16
Libia: caos senza fine - p 17
#Je suis Charlie: quali valori e quali nemici? - p 18
EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE
"Andarsene sognando- L'emigrazione nella canzoone italiana" – p 19
Primo Forum Europeo delle Migrazioni - p 20
CGIE: vent'anni di attività in due volumi - p 21
Deputati PD estero: Grazie Presidente!- p 22
IX PremioPietro Conti "Scrivere le migrazioni" - p 23
CULTURA
Memling. Rinascimento fiammingo - pp 24-25
VII Premio internazionaleper il romanzo arabo - p 26
La Pittura e il dinamismo su alcune tele di Nasr Abdel Aziz - p 27
MUSICA
Cronache musicali - p 28-29
UNIVERSITA' E SCUOLA - p 30-31
LIBRI – p 32
ECONOMIA
La CTICI informa - p 33-36
MARGINALIA
Quote rosa a Costantinopoli - p 37-38
TURISMO E AMBIENTE – p 39-40
VIAGGI
Italia: Salerno e le luci d'artista – p 41-42
CASA E CUCINA – p 43-44
divertimento - p 45
P.P. - SGUARDI INCROCIATI A TUNISI – in Collettività
Cristina Romanò - Alessandra Bellanca - IMPORT-EXPORT IN TUNISIA – in Economia
P.P. - I MURI DI TUNISI. SEGNI DI RIVOLTA – in In Tunisia
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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