Il Corriere di Tunisi 
32 utenti on line


 Login
   
    
 Ricordati di me

 Nuova Serie
 ::  Prima Pagina
 ::  Collettività
 ::  Cronaca
 ::  Cultura
 ::  Dossier
 ::  Economia
 ::  Immigrazione-Emigrazione
 ::  In Italia
 ::  In Tunisia
 ::  Lettere
 ::  Nel Mediterraneo-Maghreb
 ::  Scuola-Università
 ::  Sport
 ::  Teatro-Cinema-Mostre
 ::  Tempo Libero
 ::  Zibaldone
 :: locandine

 Anni 2005/2006
 ::  Prima Pagina
 :: Cronaca
 :: Cultura
 :: Dossier
 :: Economia
 :: Immigrazione-Emigrazione
 :: Mediterraneo
 :: Tunisia-Italia

 Utilità
 ::  Link
 :: Cambiavaluta
 :: Google
 :: Mappe
 :: Meteo [ing]
 :: Tempo [fr]
 :: Traduttore [ing]

 Ricerca
  

 ..

 

al sito

 


 .

 

al sito

 


  Cultura
 777 -

   

       

   note di cultura mediterranea

 

   a cura di Franca Giusti

  

    « è sul margine di una pagina d’altri che ci si  annota »

    [Delfino Maria Rosso in  www.gliannidicarta.it ]

 

TRA SACRO E MONDANO

 

Furti d’arte sacra e storie di tombaroli riempiono da sempre le pagine di cronaca, paesi e città di ogni fede religiosa di tutto il mondo. Il possesso di oggetti sacri, il commercio illegale, il feticismo ed il furto sono abitudine di chi è affetto da superstizione, noia ed ignoranza.

In Abruzzo, a L’Aquila, nell’innevata chiesetta di San Pietro alla Lenca, c’è una statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II, proclamato Santo il 27 aprile di quest’anno. Qui, alle pendici del Gran Sasso, era conservata una Reliquia, un pezzo di stoffa insanguinata dell’abito che il Papa indossava quel 13 maggio 1981 quando fu ferito in un attentato in piazza San Pietro a Roma. Una teca con un piccolo pezzo di stoffa che i giovani tossicodipendenti e annoiati non ricordano nemmeno dove hanno buttato.

Una delle Reliquie più ambite di tutti i secoli è quel Lenzuolo che avvolse il corpo esanime di Gesù.

Come alcuni conservano foto e oggetti di un parente amato e passato a vita eterna, anche la famiglia di Gesù, i suoi amici, Giuseppe di Erimatea, conservarono il Telo dopo la Resurrezione. Altri, dopo di lui custodirono quel Lenzuolo chiamato Sindone e la storia di chi lo ha nei secoli conservato e chi lo ha visto incuriosisce ancora tutti, religiosi e fedeli ma anche uomini di scienza e storici di ogni tempo che si interrogano sulla veridicità dell’impronta, sulla tecnica dell’imprinting, sulla datazione del tessuto nonché sui possessori e sulle città che lo hanno ospitato. Tanti discorsi intorno alla Fede, nessuno di Fede.

C’era a Costantinopoli, nel grande palazzo del Bukoleon, la Cappella del Faro in cui erano conservati molti frammenti raccolti nei giorni della sofferenza di Gesù. C’era persino la lancia con cui Longino trafisse il Cristo sulla croce e c’era il Mandylon di Edessa. C’erano molti oggetti descritti con cura da un cavaliere testimone oculare prima che i crociati se ne impossessassero e li trafugassero. Per portarli in Europa. Recipienti in oro e argento, una fiala con sangue vero ed una chiesetta dedicata a Santa Maria della Blacherne in cui era custodito proprio quel Lenzuolo in cui era stato avvolto il corpo di quell’Uomo condannato a morte con controversa sentenza. Ogni venerdì, il Lenzuolo era esposto e venerato poi arrivarono i crociati che, forse nel sacco del 1204, presero la Sindone e la portarono  in Europa. Passò di mano in mano, di città in città e non è facile ricostruire tutti i passaggi nei tre secoli che precedono la comparsa della Sindone in Europa.

Originale o no, l’unico Lenzuolo oggi considerato e venerato come la Sindone di Gesù si trova a Torino ed arriva da Chambery, insieme alla corte sabauda, ai gioielli. A Chambery era stata fatta costruire un’apposita chiesa in cui poterla custodire ma una notte di inizio dicembre del 1532, un feroce incendio divampò tra i banchi della cappella in cui era la Sindone ed il calore sciolse gli angoli argentei della cassetta che, colando, ustionarono le pieghe della Reliquia. Furono le suore Clarisse a rammendarla e rafforzarla cucendola su una stoffa più robusta. Poi, la Sindone, seguì Emanuele Filiberto di Savoia e, attraverso le Alpi Graie, giunse, nell’autunno del 1578, a Torino dove il cardinal Carlo Borromeo stava arrivando per venerarla.

Dopo l’incendio di Chambery, anche a Torino si vissero momenti d’ansia quando, la notte dell’11 aprile 1997, la Sindone rischiò di esser divorata dalle fiamme divampati dei locali attigui alla cupola del Guarini. Al Palazzo Reale di Torino era in corso una cena dell’ONU. All’improvviso un cortocircuito e le fiamme furono chiaramente visibili da tutta la città. Con incredulità la gente accorreva in strada appoggiando gli occhi oltre la cupola ed oltre storia. I Vigili del fuoco, con temerarietà, entrarono nelle stesse stanze da cui tutti scappavano. I cronisti proiettavano sul mondo l’ansia ed i messaggi che giungevano da ogni dove.

Inizia un anno ricco di date importanti e che riportano ad episodi significativi per l’Italia e per il mondo intero. In attesa della prossima Ostensione, festeggiamo il 4 maggio giornata della Santa Sindone.

 

 Stampa Invia ad un amico Dai la tua opinione

 
 Il giornale
 ::  Direzione-Redazione
 :: Abbonamento 2020
 :: Contatti
 :: Pubblicità
 :: Stamperia-Editrice

 Elia Finzi

 

 

Tunisi 1923-2012

 


 Edizioni Finzi

 

PUBBLICAZIONI


 web partner

 

gli anni di carta

 

il foglio

 

 


 Numeri recenti
 :: 815 - SULLA TRASPARENZA E IL SEGNO 
 :: 812 - LA BAMBOLA, IL SOLDATINO E LA RANA 
 :: 804 - LA ROSA E LA FINESTRA 
 :: 802 - CORREGGIO E PARMIGIANINO 
 :: 795 - CANDIDATI IN BIANCO 
 :: 792 - il giro del mondo in 80 giochi 
 :: 792 - 2 variazioni da un racconto di anton čechov -1 
 :: 791 - la strana storia del signor O 
 :: 791 - “NUTRIRE L'IMPERO. STORIE DI ALIMENTAZIONE DA ROMA E POMPEI” 
 :: 790 - DAL FRONTE DELLA GRANDE GUERRA 
 :: 789 - ARMENIA 
 :: 787 - HENRI MATISSE 
 :: 786 - LIBERTA' DI STAMPA 
 :: 784 - SOL INVICTUS 
 :: 783 - VITE PARALLELE 
 :: 780 - DE TERGORUM COCCULA 
 :: 779 
 :: 778 - RACCONTO - 3 POESIE [PDF] 
 :: 777 -  
 :: 772 - TRE RACCONTI MORESCHI [3] 
 :: 772 - IL JAZZ IN ITALIA 
 :: 771 - TRE RACCONTI MORESCHI [2] 
 :: 770 - AUTORITA’ E POTERE, ARIA DI PRIMAVERA… NON SOLO ARABA 
 :: 770 - TRE RACCONTI MORESCHI [1] 
 :: 765 - ORO, INCENSO E MIRRA 
 :: 762 - ANNIBALE, IL CORRIERE DI TUNISI 
 :: 761 - due quasi favole 
 :: 761 - CIBI CHE CAMBIANO IL MONDO 
 :: 757 - PLINIO SI OPPONE ALLA COSTRUZIONE DI UNA STRADA 
 :: 756 - Abdelaziz Ben Gaid Hassine al Dar Bach Hamba 
 :: 752 - NATALE DI UN ERETICO 
 :: 749 - Convegno International Help 
 :: 744-747 - PROTAGONISTE DIMENTICATE A MIRADOLO 
 :: 719 - DESTINO O NECESSITA' 
 :: 717 - ITALIANO FUORI DALL’ ITALIA : IL CASO DELLA TUNISIA 
 :: 714 - L’UNITÀ D’ITALIA VISTA DALLA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO 
 :: 713 - la cartolina 
 :: 712 - Il vecchio cinese e le sue perle 
 :: 711 - MACCHINE MERAVIGLIOSE 
 :: 710 - DJERBA A TERRA MADRE DI TORINO 
 :: 709 - IPAZIA 
 :: 707 - A Tuoro la sede del “Cammino di Annibale” 
 :: 703 - VANITAS VANITATUM 
 :: 698 - I GIORNI DELLA MERLA 
 :: 697 - LA MOSTRA DI MARCELLO LA SPINA A DAR SEBASTIAN A HAMMAMET 
 :: 696 - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL SAHARA DI DOUZ 
 :: 694 - EDWARD HOPPER 
 :: 693 - WALLS AND BORDERS  
 :: 692 - BUON ONOMASTICO 
 :: 689 - MONDI MEDITERRANEI 
 :: 688 - EROS E AGAPE IN UN SMS 
 :: 687 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 686 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 685 - «RACCONTI PER L’INFANZIA» 
 :: 683 - FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TUNISI IL PADIGLIONE EUROPEO 
 :: 682 - Walls and Borders 
 :: 682 - MUOR GIOVANE COLUI CH’AL CIELO È CARO 
 :: 680 - COSTITUZIONE E LINGUA, VIE MAESTRE PER L’INTEGRAZIONE 
 :: 679 - DIFENDIAMO L’ALLEGRIA 
 :: 678 - “DENUNCIO LA MIA SCOMPARSA” 
 :: 678 - NOI E GLI ALTRI 
 :: 677 - neve 
 :: 676 - Un elzeviro per Natale 
 :: 676 - Una porta verso l’Africa 
 :: 674 - PREMIO MATILDE DI CANOSSA 2008 
 :: 673 - JOUMANA HADDAD A MANTOVA 
 :: 673 - ANTONIO PIOVANELLI IN TUNISIA 
 :: 672 - TEMPO DI MATRIMONI NELLA ROMA IMPERIALE 
 :: 672 - CHIUSURA DELL’ESPOSIZIONE «PITTORI ITALIANI IN TUNISIA» 
 :: 670 - PANEM ET CIRCENSES (II parte) 
 :: 669 - PANEM ET CIRCENSES (prima parte) 
 :: 669 - IL MONDO MAGICO DI ANTONIO LIGABUE  
 :: 667 - AL BARDO  
 :: 665 - marginalia [1] [2] 
 :: 665 - SETTIMANA DEL DIALOGO INTERCULTURALE  
 :: 659 - LA TUNISIA PERDE UNO DEI SUOI PIU’ GRANDI ARTISTI  
 :: 656 - IL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI RIAPRE AI ROMANI 
 :: 658 - GLI ITALIANI DI TUNISIA 
 :: 653 - OTTOBRE MUSICALE 2007  
 :: 653 - SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA 
 :: 653 - VENEZIA E L’ISLAM (828-1797) 
 :: 647 - Sulle tracce del Cristianesimo in Tunisia e in Sicilia, al Bardo e a Dar Bach Hamba (18 maggio-18 luglio) 
 :: 644 - "Khamsoun" : un grido di rabbia contro il fondamentalismo 
 :: 641 - Stupenda rappresentazione del "Rosenkavalier" all’ "Opéra de la Bastille" 
 :: 640 - Il Convegno della FUSIE a Udine : Quale Avvenire per l'informazione in Lingua Italiana nel Mondo 
 :: 638 - "Making off" di Nouri Bouzid vincitore del Tanit d’Oro nelle Giornate Cinematografiche di Cartagine 2006 : "Il film è una vittoria contro la paura" 
 :: 636 - Echi di Storia Mediterranea 
 :: 629 - Archeologia: Scoperte stanze dell’epoca spagnola nella “Carraca della Goulette” 
 :: 628 - CLAUDIA CARDINALE COPRESIDENTE DEL FESTIVAL TELEVISIVO DI DJERBA PARLA DELLA SUA VITA DI DIVA E DI DONNA 
 :: 628 - PRIMA EDIZIONE DEL DJERBA FILM FESTIVAL 
 :: 626 - ANTONELLO da MESSINA 
 :: 625 - L’ENSEMBLE “PRINCIPIO DI VIRTU’ ” 
 :: 624 - L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO NELLE SCUOLE SECONDARIE E NELLE UNIVERSITA’ TUNISINE 
 :: 624 - MESSAGGIO DI AUGURIO DI PAOLA PROCACCINI, DIRETTRICE DELL'ISTUTO ITALIANO DI CULTURA PER IL LANCIO DEL CORRIERE DI TUNISI NELLA SUA NUOVA VESTE GRAFICA IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL GIORNALE 

Copyright © 2005 Il Corriere di Tunisi - Ideazione e realizzazione Delfino Maria Rosso - Powered by Fullxml