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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Un mese denso di avvenimenti nel mondo ma in particolare da questa riva e dall'altra del Mediterraneo. Il progetto di costituzione è stato presentato all'Assemblea Costituente tunisina, ma molti dubbi e contestazioni sono stati espressi da costituzionalisti, da parte delle forze poliche di opposizione e dalla società civile in particolare per quanto riguarda le libertà religiose e sindacali. Come conciliare, in effetti, due visioni dello stato, una teocratica e l'altra civile, come far sì che quello che si afferma in alcuni articoli della costituzione, non sia negato in altri, come lo stato di diritto puo' sorvolare, ad esempio, la parità di genere, sono le domande che si pone la società tunisina con timore o con speranza e dalle quali risposte dipendono la transizione democratica del paese. Ma al dibattito teorico si sono aggiunti fatti gravissimi che mettono in luce, per chi la luce non voleva vederla, la violenza di gruppi politici legati al terrorismo islamico. Sul Monte Chaambi, nei pressi della città di Kasserine, ci sono stati violenti scontri dell'esercito e delle forze di sicurezza con un gruppo di terroristi che avevano allestito un campo d'addestramento, circondandolo di mine anti-uomo che hanno ferito gravemente ed ucciso vari militari
tunisini. Il problema della circolazione delle armi da fuoco e di conseguenza della sicurezza, sono tra i problemi maggiori della Tunisia odierna, aggravati dai problemi sociali che trovano in molti giovani adepti della violenza. Tutti hanno condannato il terrorismo islamico ed il governo sta cercando di estirpare questa piaga che poco si confà con la democrazia. Una buona notizia è stata quella data dall'esito del sofferto processo del Preside della Facoltà di Lettere, Arti ed Umanità della Manuba, accusato di aver schiaffeggiato una studendessa in nikab. Il giudice ha finalmente deciso per un non luogo a procedere. Il Preside rischiava 5 anni di carcere. Per l'Università l'esito felice del processo è stato visto come la vittoria di chi si batte per le libertà accademiche.
Dall'Italia, il giovane governo Letta sta in bilico tra una reale volontà di dare all'Italia un governo serio e stabile, condizioni indispensabili alla ripresa economica e sociale, di attuare le riforme necessarie e richieste ad alta voce da varie componenti politiche e generalmente dal popolo italiano e l'obbligo di mediare con il PDL, col quale non combaciano facilmente gli intenti. Una fase delicatissima della storia d'Italia con un compito estremamente difficile e complesso. Una complessità che si rispecchia nelle stesse file del PD, lacerato dalle difficili scelte che ha dovuto fare. Come dicono i francesi "à qui profite le crime?" L'Ambasciatore d'Italia, Pietro Benassi lascia in questi giorni la Tunisia, prima del previsto perchè chiamato ad assumere più alte funzioni che, proprio perchè fanno seguito alla sua missione in Tunisia, ci onorano in modo particolare. Diventa, in effetti, Capo di Gabinetto agli Esteri con il ministro Bonino. All'Ambasciatore Benassi vadano i nostri più sentiti auguri, ricordandogli la
nostra collettività ed il nostro giornale per proseguire dalla Farnesina la sua azione di potenziamento delle relazioni nord-sud mediterranee. Nel prossimo numero pubblicheremo il suo saluto alla collettività.
Non ultima nel nostro cuore, la partenza dall'Ambasciata dopo decenni di meritevole servizio, della nostra amica Rita Strazzera, che da neo-pensionata potrà dedicare (e dedicarci) tempo prezioso a cose volute e rimandate, ad inclinazioni e presenze che non avevano il tempo di esprimersi.
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SOMMARIO
COLLETTIVITÀ
Il commiato dell'Ambasciatore d'Italia a Tunisi, Pietro Benassi, in residenza - p 4
Il Ministro Cancellieri a Tunisi - p 5
70° Anniversario della battaglia di Takrouna - p 6
Arrivederci Ambasciatore - p 7
Progetto TunIT-Tunisia-Italia - p 8
MISCELLANAE - p 9
IN TUNISIA
1° maggio: la Costituzione dalla parte dei lavoratori - p 10-11
ATTUALITA’ - p 12-13
IN ITALIA
Ridateci i politici di lungo corso - p 14
Un nuovo governo per l'Italia? - p 15
NEL MAGHREB e NEL MEDITERRANEO
“Mediterraneo: Sguardi incrociati” - p 16-17
Per un Magreb Progressista - p 18
EMIGRAZIONE, IMMIGRAZIONE
Una "comunità ideale" è cessione di sovranità - p 19
Appello di UNHCR, OIM e Save the Children - p 20
Soddisfazione per la nomina di Idem e Kyenghe a Ministri - p 21
CULTURA
I mestieri di una volta - p 22-23
Viaggio nella Roma antica - p 24
"Corps Citoyenne" - p 25-26
LIBRI - p 27
UNIVERSITÀ E SCUOLA
ISI Hodierna - p 28-30
Non so voi, ma io ho scelto l'italiano - p 31
ECONOMIA
CTICI - p 32-33
Ecogeo S.r.l., sbarca in Tunisia - p 34-35
MARGINALIA
Irene, la più invocata fra le sorelle - p 36-37
VIAGGI
Mattia Rizzi - 1 MAGGIO E TUNISIA – in In Tunisia
Gianluca Gerli - UN NUOVO GOVERNO PER L’ITALIA? – in In Italia
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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