L'AMBASCIATORE D'ITALIA IN TUNISIA PIETRO BENASSI, A NOME DELLA COLLETTIVITÀ, SALUTA IL CAPO DELLO STATO GIORGIO NAPOLITANO
La visita del Presidente della Repubblica a Tunisi, il 16 e 17 maggio prossimi, rappresenta un momento di grande importanza e valore nelle relazioni tra l’Italia e la Tunisia ed un motivo di orgoglio per la collettività italiana qui residente.
Volentieri affido alle pagine della storica testata de “Il Corriere di Tunisi”, che da poco ha festeggiato il suo 57mo anniversario, il nostro saluto corale al Capo dello Stato, il Presidente Giorgio Napolitano.
La visita del Presidente rappresenta l’apice dell’intenso dialogo politico vissuto dai due Paesi nel corso di questa prima, storica fase della transizione democratica in Tunisia e il suggello alla storica amicizia tra le due popolazioni. Già dall’indomani della rivoluzione, infatti, molto fitto è stato il numero di incontri politici tra i due Paesi. Ancora di recente il Capo del Governo tunisino si è recato a Roma per incontri al più alto livello, compresa una visita allo stesso Capo dello Stato. In questi mesi abbiamo assistito anche all’intensificarsi delle visite di importanti esponenti dell’imprenditoria, del mondo della cultura e della ricerca. E’ stato e continuerà ad essere l’infittirsi di quella trama antica e solida rappresentata dai contatti tra le rispettive società civili e tra gli esponenti delle nostre Istituzioni. Una trama che si è sempre giovata di quella mutua percezione di naturale integrazione rappresentata dalle rispettive collettività espatriate.
La comunità italiana in Tunisia ha accompagnato per secoli la storia di questo Paese. Ne ha vissuto le pagine più significative e ne ha condiviso i passaggi più difficili, con un senso di identificazione mai contraddetto dal giusto e doveroso sentimento dell’italianità, orgogliosamente mantenuta e rivendicata quale veicolo di arricchimento e mai di contrapposizione con questa società che ci aveva accolto.
I giorni della Rivoluzione ed i mesi che hanno seguito questo storico passaggio hanno confermato ancora una volta la profonda conoscenza del Paese dei connazionali qui residenti, frutto di una cultura radicata nell’operosità, nel senso dell’equilibrio e nella volontà di partecipare allo sviluppo di questa terra. Un costante rafforzamento dell’amicizia con la popolazione che ci accoglie e che dà quotidiana dimostrazione della simpatia che nutre nei nostri confronti. La comunità italiana, composta anche di quegli imprenditori che numerosi hanno investito risorse ed energie nel corso degli anni, ha dato il senso di un nucleo storico, determinato e seriamente intenzionato a continuare a scommettere sulla crescita di un Paese che, attraverso la “libertà e la dignità”, intende vedere associato l’auspicato sviluppo ad una sua più equa ripartizione, soprattutto verso le aree più svantaggiate.
Di tale determinazione sono stato personalmente testimone e ho spesso ricevuto da parte delle autorità di questo Paese, anche al più alto livello, convinto e sincero apprezzamento.
Una solida eredità lasciata dai primi emigrati e mantenuta da coloro che per generazioni hanno fatto della Tunisia la loro terra di elezione. Di tutto questo il “Corriere di Tunisi” è stato da 57 anni espressione appassionata, portando avanti quel filo conduttore che ha legato gli italiani di Tunisia tra di loro e con la realtà che li ospitava. In questa meritoria azione di collegamento il Corriere di Tunisi ha fatto fronte, e continua a farlo, anche a momenti non facili. La determinazione di chi vi lavora ogni giorno è il migliore viatico per il futuro del giornale. Ma è auspicabile anche che formule associative o singole di sostegno, là dove esistenti, possano contribuire a conservare anche questa bella tradizione.
Il Presidente Napolitano ben conosce la realtà, anche migratoria, di questo Paese. Illustri esponenti di questa collettività hanno con lui condiviso in passato momenti qualificanti del suo impegno politico.
Il Capo dello Stato porterà, dunque, a Tunisi, con tutta la sua grande autorevolezza, il senso di questa collaborazione bilaterale, dell’amicizia duratura e del retaggio storico, che ci vede anche in chiave europea, quale Stato membro sensibile alle istanze crescenti di collaborazione tra la UE e la Tunisia.
A nome di tutta la collettività italiana presente in Tunisia desiderò dunque esprimere il più caloroso saluto al nostro Capo dello Stato.
Benvenuto Signor Presidente !
Pietro Benassi
Ambasciatore d’Italia in Tunisia
Numero speciale per il benvenuto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con l'omaggio a Maurizio Valenzi riportato in Dossier.
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