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In Tunisia
757 - DALLA VIOLENZA AL SILENZIO |
Il 9 aprile, giorno dei martiri, i tunisini pur contravvennendo al divieto di manifestazione sull'Avenue Bourguiba emanato il 28 marzo dal Ministero dell'Interno, si sono riuniti in vari punti della capitale per manifestare e commemorare i martiri del 1938 ma anche i martiri della rivoluzione del 14 gennaio 2011. Certo lo scopo era giungere all'Avenue e probabilmente riappropriarsi del luogo simbolo di una nazione e della sua ritrovata libertà. |
Nessuno immaginava l'esito della giornata, la violenta repressione dele forze di polizia, i feriti ed anche i morti. A martiri si sono aggiunti altri martiri invece.
Una violenza gratuita ed inaudita.
Fin dalle prime ore del mattino la varie forze di sicurezza hanno effettuato "le scorte" di lacrimogeni. Semplice prevenzione o meditazione? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo, ma siamo liberi di dubitare che si sia trattato di operazioni di rito, questo si'.
Il mondo politico e la società civile si sono opposte fermamente alle aggressioni e alla repressioni e il giorno seguente i membri dell'Assemblea Nazionale Costituente hanno di nuovo manifestato per testimoniare il proprio dissenso contro la politica dei due pesi e due misure del governo.
Non si sono ripetuti i fatti del 9 ma non sono mancati, anche questa volta, le aggressioni della polizia.
Il 12 aprile il Ministro dell'Interno ha deciso di autorizzare nuovamente le manifestazioni sull'Avenue e il 18 aprile di nuovo in tanti hanno occupato gli "Champs Elysées"di Tunisi ma in un modo diverso, con una manifestazione silenziosa, "L'avenue ta9ra" (L'avenue legge). Giovani, adulti e bambini "armati" di
libri, hanno invaso i caffé, i marciapiedi, la scalinata del Teatro Municipale, e hanno mostrato una società impegnata politicamente e socialmenete, colta, aperta e tollerante, una società capace di fare una rivoluzione a voce alta ma anche in silenzio e con dignità, senza cori e senza manganelli o bombe a gas sulla schiena, responsabile e cosciente del suo presente e del suo futuro.
"...La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione" (G. Gaber)
M.P.

Nella avenue

Ritirata strategica - Tunisi 9 aprile 2012, di Hamideddine Bouali
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Tunisi 1923-2012
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