NOSTRI PROBLEMI
Questa volta scriviamo unicamente di cose nostre, il mondo continuerà a ruotare.
E’ pero’ certo che in Italia inizia una nuova era . Il tempo della dittatura della maggioranza schiacciante e dell’opposizione che sbraita inascoltata è, a nostro avviso, definitivamente superato. Il nuovo governo dovrà governare ascoltando la maggior parte e non solo parte dei cittadini, altrimenti fallirà il suo compito.
Abbiamo visto in queste passate legislature, dei presidenti istituzionali eletti con un pugno di voti , governare con saggezza il loro settennnato. Noi auspichiamo “larghe intese”, il paese lo chiede, l’Italia ne ha bisogno e sarebbe molto saggio farlo. Chi vivrà vedrà.
I nostri specifici problemi
Parafrasando quanto ci scriveva un caro amico quando parlava del nostro lavoro per valorizzare “...quel «made in Italy» che tanta parte ha avuto ed ha nello sviluppo economico . Avete i vostri rappresentanti parlamentari. Mi auguro che, al di là delle defatiganti e rissose vicende politiche nazionali, sappiano ottenere il giusto riconoscimento per chi, scrivendo, facendo televisione o radio, tengono alto il nome dell’Italia all”estero”.
La Camera Tuniso-Italiana di Commercio ed Industria ha approvato il nuovo statuto e dunque dovrà eleggere il prossimo 29 marzo, in modo paritario, i suoi amministratori.
Il Circolo Italiano continua, menomale, ad essere centro di coaugulo e incontro per “tutti” intensificando sempre più le sue attività.
La Società Italiana di Assistenza deve attuare il piano di rilancio deciso durante l’assemblea generale al fine di rimpinguare le casse con le sue tradizionali grandi iniziative benefiche un po’ dimenticate ed annacquate in questi ultimi tempi, per tante giuste ragioni.
La Società Sportiva Aurora, la quale doveva vedere le sue attività e le sue proposte illuminare l’avvenire sportivo dei nostri giovani e meno giovani, in seguito all’aggiornamento delle disposizioni legislative degli statuti, ed in seguito alle assemblee straordinaria e ordinaria, si è chiusa purtroppo in un silenzio debilitante. Ci auguriamo di prendere al più presto conoscenza del suo nuovo programma ludico-ricreativo.
Crediamo di aver fatto il giro e giriamo il quesito agli amministratori attualmente in carica: che intendete fare? Due parole, non dette ma torneremo in argomento, sul “distretto” Tunisia di cui tanto si attendeva e si attende per il potenziamento del “made in Italy”.
Dulcis in fundo, parliamo della nostra testata, speriamo entro marzo di definire realmente la nostra sopravvivenza e la nostra periodicità.
Con il nostro “inguaribile ottimismo” proseguiamo attivamente alla ristrutturazione della nostra sede storica del 4 Rue de Russie.
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