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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Collettività
711 - IL CONTRAMMIRAGLIO NICOLA DE FELICE LASCIA LA TUNISIA |
Il Contrammiraglio Nicola De Felice lascia la Tunisia insieme alla sua famiglia dopo un splendido periodo passato in qualità di Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata d’Italia a Tunisi.
TRE ANNI AL SERVIZIO DELLO STATO ITALIANO E DELLO STATO TUNISINO |
In questo particolare momento così importante della mia vita, mi viene in mente una particolare vicenda raccontata da Livio nella sua Storia di Roma ed in merito alla terza guerra punica. Il Senatore Marco Porcio Catone, detto “il censore”, grande nemico di Cartagine e convinto sostenitore del voto a favore dell’entrata in guerra, fece arrivare in Senato una cesta piena di fichi freschi, offrendoli ai colleghi senatori. Dopo il saporito pasto apprezzato da tutti, Catone riveló che la provenienza dei fichi era proprio Cartagine, a significare come l’acerrima nemica di Roma fosse cosí vicina all’Italia tanto da poter far arrivare della frutta fresca via mare.
Dopo più di duemila anni, il mondo ora è cambiato. Rientro in Italia, a Roma, la capitale straniera più vicina a Tunisi, con una cesta non più piena di fichi freschi, ma di buoni ricordi e di costruttivi intendimenti per la Tunisia. I tre anni passati insieme alle amici tunisini mi hanno dato l’opportunità di conoscere un paese ed un popolo che hanno molto in comune con l’Italia e gli italiani. Ciò mi ha anche permesso di svolgere con maggior facilità il mio lavoro, favorendo un nuovo impulso nel settore della cooperazione militare italo/tunisina. In effetti ritengo che si è passati da una cooperazione virtuale e conoscitiva ad una cooperazione pragmatica e sostanziale. Valuto personalmente con grande soddisfazione i risultati raggiunti, gli accordi tecnici firmati ed avviati in tutti i settori, le attività realizzate sia in Italia che in Tunisia. Ma questo successo lo devo soprattutto grazie all’impegno di tante persone che mi hanno dato fiducia e supporto. Oltre a tutto il personale dell’Ufficio Militare dell’Ambasciata, a partire dal Luogotenente Giovanni Maiorano e dal Sig. Abderrazek Kriaa, ringrazio con affetto gli amici della Divisione delle Relazioni Esterne del Ministero della Difesa Nazionale Tunisino, i vari colleghi delle tre Forze Armate tunisine che hanno collaborato alle varie iniziative italo/tunisine, ma anche i colleghi del Ministero dell’Interno e dello Sviluppo locale ed in particolare della Garde Nationale, con i quali ho avuto il piacere di lavorare. Nella cooperazione militare, posso dire che il Canale di Sicilia ed il cielo sopra di esso non sono mai stati elementi geografici di separazione, ma anzi cerniera virtuale tra l’Italia e la Tunisia.
Un rispettoso ringraziamento va a Sua Eccellenza El Abidine Ben Ali, Presidente della Repubblica Tunisina che ha voluto conferirmi l’onoreficenza di Ufficiale dell’Ordine della Repubblica, in considerazione dell’opera compiuta per rafforzare i legami di amicizia e di cooperazione tra la Repubblica Tunisina e la Repubblica Italiana.
Un sentito ed ossequioso saluto lo rivolgo a S.E. l’Ambasciatore Pietro Benassi che, con grande professionalità e sintonia di spirito, mi ha sempre supportato nei più svariati impegni richiesti dal mio mandato. Agli amici tunisini, agli amici italiani residenti in Tunisia e soprattutto agli amici del Circolo Italiano di Tunisi con in testa il suo Presidente Franco Nigro, va il mio sincero ed affettuoso saluto di ringraziamento.
Ma la persona che ha veramente ha dato tutto per la riuscita della mia missione in Tunisia è stata ancora una volta mia moglie Maria Pia che, nonostante il suo apparire defilato, ha colto la reale essenza del mio impegno dandomi continuamente sostegno con femminile saggezza, tatto e buon senso. I suoi consigli sono stati per me fonte di giuste riflessioni e procuratori di successo.
La mia esperienza di vita in Tunisia, come quella di mia moglie Maria Pia, dei miei figli Giulio e Flavio non potrà che rafforzare i miei sentimenti di affetto e di gratitudine per il popolo tunisino e gli amici italiani residenti. La mia speranza è di essere ben presto di nuovo qui!
Viva le Forze Armate italiane, Viva l’Italia !
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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