Collettività
707 - GIANFRANCO FINI IN VISITA A TUNISI |
Il presidente della Camera Gianfranco Fini il 29 giugno scorso si è recato a Tunisi per una visita ufficiale rivolta a rafforzare i rapporti bilaterali tra Italia e Tunisia. |
Dopo aver incontrato il suo omologo tunisino Fouad Mebazaa, Fini ha inaugurato la mostra di quadri provenienti dalla Galleria Sabauda di Torino, ed ospitata per l’occasione dal Parlamento tunisino.
Nella tarda mattinata è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Ben Ali e nel pomeriggio ha incontrato il primo ministro Mohamed Ghannouchi ed il ministro degli Esteri, Kamel Morjane.
La giornata del Presidente della Camera è proseguita con una visita della Medina di Tunisi ed un saluto al personale dell’Ambasciata Italiana.
Naturalmente il Presidente della Camera nel corso dei suoi colloqui non ha potuto evitare l’argomento immigrazione.
La soluzione pensata da Fini ed emersa in questa giornata a Tunisi per cio’ che concerne la questione immigratoria non consiste nell’apertura delle frontiere, bensi’ - “Bisogna continuare a rispettare la legge italiana che consente di avere il permesso di soggiorno solo a chi ha un contratto di lavoro...[...] Ci auguriamo che il summit bilaterale del prossimo autunno sia propizio per completare il testo inerente alle proposte italiane in materia migratoria, presentate in aprile scorso dal sottosegretario di Stato Craxi”.
Il Presidente Fini ha dichiarato infine che potrebbe essere utile la predisposizione di un decreto flussi “ad hoc” per la Tunisia, che “darà al paese africano un ruolo particolare”.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta all'aeroporto in tarda serata il Presidente, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato degli ottimi rapporti esistenti fra l’Italia e la Tunisia, la quale “merita uno status speciale nella considerazione che l’Unione Europea ha fra i Paesi africani”.
Infatti la politica economica messa in atto dal suo Governo “la identifica come partnership privilegiata”. Ha aggiunto che si sta lavorando anche perché la Tunisia
possa svolgere l’importante ruolo di intermediario fra l’Italia in particolare e l’Europa con gli altri Paesi del Maghreb al fine di superare le logiche nazionalistiche che sono improduttive per l’economia.
A chi gli ha chiesto se vedeva possibile l’attuazione di un Parlamento euro- mediterraneo il Presidente ha risposto che per il momento la via più facilmente percorribile è rafforzare l’A. P. E. (Accordo di Partenariato Economico).
Il Presidente ha concluso affermando che la crisi globale che ha travolto la Grecia e mette in seria difficoltà economica la Spagna, ha trovato l’Italia con una solidità del sistema bancario che la colloca in una situazione di maggiore tranquillità.
Rimane in ogni caso la questione del debito pubblico a cui il Governo sta cercando di porre rimedio attraverso le misure introdotte nella manovra finanziaria in discussione al Parlamento. Ritiene in generale che la realtà italiana é positiva e che presto vedremo il superamento della crisi economica.
M.P.e G.F.
Fini e Ben Ali
Fini alla Medina
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