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TUNISIA: DOUGGA E IL LAGO DI NEBEUR

a cura di Grazia Fontana

Dougga

Dougga (anticamente Thugga) é uno dei più importanti e meglio conservati siti archeologici della Tunisia dove sorgono numerosi resti di monumenti numidi e romani. Per arrivare occorre prendere l’autostrada per Beja e poi la statale in direzione di Le Kef. Dougga si trova quindi nella zona nord occidentale del Paese.

Storia

Il sito sembra fosse già abitato fin dall’inizio del II millennio a C., grazie alla presenza di sorgenti d’acqua ed alla posizione strategica che lo vede dominare da una collina sulla vasta pianura sottostante. Dopo il controllo cartaginese ed alla fine della seconda guerra punica, nel 200 a.C., la città entra nell’orbita del regno numida di Massinissa. Con la conquista romana, 46 d.C., ha inizio il processo che la porterà a diventare parte integrante della provincia romana d’Africa, mutando l’antico nome in Dougga. Durante questo florido periodo, la città arriva ad ospitare fino alcune migliaia persone, ma con l’invasione dei Vandali, ha inizio una lenta decadenza che la porterà, nel tempo, ad un quasi completo abbandono.

Visita al sito

Appena dopo l’ingresso si trova lo stupefacente Anfiteatro cittadino, eretto nel 188 d.C., destinato ad ospitare le rappresentazioni dei classici dell’epoca.

Superato l’anfiteatro, che ancora oggi ospita migliaia di spettatori in occasione del Festival Internazionale di drammi classici di Dougga, si prosegue lungo la strada che porta al Campidoglio, uno dei monumenti meglio conservati e più ammirati di tutta l’epoca romana. Appena prima del tempio nella piccola Piazza dei Venti, il pavimento decorato in mosaico indicava le direzioni dei 12 venti. Su una piattaforma rialzata, subito dopo la piazza, si erge il maestoso Campidoglio ornato da colonne alte quasi 10 mt. Donato alla città dalla famiglia Marcia nel 166 d. C., venne eretto in onore della triade Giove, Giunone e Minerva, di cui si riconoscono nel lato nord le nicchie in pietra che ne contenevano le statue.

Proseguendo verso sud: il Foro, punto d’incontro cittadino ed area dedicata al commercio, con ancora ben visibili gli spazi riservati alle varie botteghe, mentre poco distante si trovano il grande Tempio della Concordia, quello di Frugifero e Liber Pater e le Terme di Licinio, uno dei tanti complessi termali di cui si giovavano in ogni stagione gli antichi romani, con la stanza del frigidarium (dove si prendevano i bagni di acqua fredda) che conserva ancora praticamente intatte le pareti perimetrali. In direzione sud-est dalle Terme di Licinio, si trova la Casa del Trifoglio, l’antico bordello cittadino. Di fronte ci sono le Terme dei Ciclopi, ormai in rovina, in cui si sono conservate in ottimo stato le latrine. La caratteristica forma a ferro di cavallo lascia ben intuire come i romani fossero soliti condividere anche i momenti più intimi. Le abitazioni private erano spesso costruite a due piani, con entrate indipendenti sui diversi livelli. In lontananza, sul profilo della pianura, si scorge la parte più elevata del Mausoleo Libico - Punico, mirabile esempio dell’architettura del periodo numida del II sec. a.C.

Festival di primavera

Dal 24 al 28 marzo nel governatorato di Le Kef tutti gli anni sul lago artificiale di Nebeur si festeggia l’arrivo della primavera. In realtà il lago é un grande bacino d’acqua contenuto da una diga che i francesi costruirono tra il 1947 e il 1954. Fino al 1981 é stata la più grande della Tunisia, la sua superficie é di 1150 ettari ed ha una capacità di ritenuta di 3108 metri cubi d’acqua che alimentano una centrale idroelettrica che produce 15 milioni di kw l’ora. La diga é alta 70 metri ed é costitutita da cinque grandi volte che si appoggiano su dei pilastri distanti 50 metri l’uno dall’altro.

Il festival é una festa molto popolare che riunisce autorità locali, persone che vengono anche dai paesi limitrofi e un’associazione di cacciatori (per la caccia soprattutto al cinghiale che in questa regione conta un numero eccessivo di esemplari che danneggiano l’agricoltura). A Mallègue, piccolo paese costruito intorno al 1947 dai francesi per ospitare gli operai della diga, prima della partenza per la caccia é usanza fare una colazione a base di pane intinto nel miele e/o nell’olio, foto di gruppo e poi via, armati di tutto punto i cacciatori partono.

 Coloro che rimangono possono partecipare ad una maratona di 14 kilometri lungo il perimetro del lago, in realtà la maratona, per chi lo desidera, risulta essere una tranquilla  passeggiata di 4 km in mezzo alla natura verdeggiante, assolutamente incontaminata e disabitata dove dal sentiero, immerso negli alberi, ogni tanto fa capolino la vista del lago. Durante il percorso i rari turisti sono allietati da amabili giovani e bambini desiderosi di fare la loro conoscenza.

E’ prevista anche una gara di canoa e di tiro al piattello.

In mezzo al verde e vicino al lago si puo’ alloggiare all’Auberge du lac, una piccola pensione decorosa, pulita e assolutamente economica, frequentata soprattutto da cacciatori tunisini e stranieri. Per mangiare pero’ cercatevi un altro posto.

Le premiazioni hanno luogo presso un bar ristorante che si trova sopra l’hotel, la vista é magnifica, ma attenzione la cuoca é la stessa!

Vi raccomandiamo questa gita che puo’ durare anche solo per un week end, é un ottimo rimedio per chi soffre di stress.

 

 

 

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