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Collettività
694 - GLI AUGURI PER NATALE E L’ANNO NUOVO DI S.E. PIETRO BENASSI AGLI ITALIANI DI TUNISIA |
A pochi giorni dall’assunzione delle funzioni di Ambasciatore d’Italia in Tunisia ed in questo scorcio finale del 2009, desidero rivolgere a tutti gli Italiani che vivono ed operano in questo Paese accogliente ed amico, il mio più cordiale saluto unitamente ai miei più calorosi e sentiti auguri per le prossime festività natalizie e del nuovo anno. |
Lo faccio con grande piacere dalle pagine del “Corriere di Tunisi”, la cui sede ho voluto visitare a poche ore dal mio arrivo per testimoniare anche il mio apprezzamento per un periodico che considero una sorta di simbolo della presenza di lunga data della nostra collettività in questo Paese nonché della radicata amicizia e della bella integrazione che i nostri connazionali hanno saputo qui maturare ed realizzare nel corso degli anni.
L’anno che volge al termine ha confermato come Italia e Tunisia, tanto nei loro rapporti quanto nell’ambito delle rispettive realtà regionali, abbiano conseguito risultati di rilievo, pur a fronte di una congiuntura economica internazionale di eccezionale difficoltà e delicatezza. Il rapporto bilaterale, da sempre accompagnato da solidi rapporti politici e di vicinanza – non solo geografica – tra le rispettive popolazioni, mantiene elevata la sua qualità e può contare su notevoli potenzialità ed incoraggianti prospettive di sempre maggiore sviluppo.
Il 2009 ha visto ripetersi ad alti livelli l’assiduità dei contatti tra i due Governi. Dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi agli altri esponenti istituzionali, tutti hanno evidenziato nei loro incontri bilaterali il significato strategico delle relazioni italo-tunisine, la necessità di mantenere con vigore tutti i lusinghieri risultati finora conseguiti e la comune volontà di intensificare ulteriormente i nostri rapporti, cogliendo appieno le così evidenti complementarietà che esistono tra i due Paesi. Ricordo, in particolare, le visite qui effettuate dal Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, dal Ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola, dal Presidente della Commissione Esteri del Senato Lamberto Dini, dal Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso, dal Sottosegretario agli Affari Esteri Stefania Craxi, dal Sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga, dal Sottosegretario per lo Sviluppo Economico Stefano Saglia, dal Segretario Generale della Difesa Gen. C.A. Aldo Cinelli e dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Amm. Sq. Paolo La Rosa, solo per citarne alcune tra quelle di maggiore rilievo.
Il sistema economico italiano, sia sul versante dei grandi gruppi sia su quello delle piccole e medie imprese, continua a guardare alla Tunisia con grande attenzione e con uno spirito rivolto alla ricerca di forme di partenariato più articolate. Il numero complessivo delle nostre aziende qui operanti, statistiche ufficiali alla mano, ha continuato ad aumentare. Esse hanno già ampiamente superato le 700 unità. E’ auspicabile che il desiderato, ulteriore incremento di numero delle stesse si accompagni a modalità e dinamiche che favoriscano un loro strutturale insediamento in questa importante realtà economica e sociale. A tal fine occorrerà porre sempre più in collegamento il grande patrimonio acquisito nel tempo, che conferma e sostanzia i legami storici tra i due Paesi. Dalla diffusione della nostra lingua e cultura alle occasioni che si potranno creare a valle dell’ampia collaborazione tra Università, Centri ed Istituzioni di ricerca. Di particolare rilievo, a tale riguardo, rimane il contributo delle nostre autonomie territoriali, soprattutto le Regioni italiane. In tale ottica di sistema l’Ambasciata d’Italia e le altre articolazioni istituzionali qui presenti forniranno il loro massimo contributo e sostegno.
Anche per questo voglio ricordare con piacere i 58.000 liceali che studiano qui la nostra lingua, i 3500 studenti universitari iscritti ai corsi di laurea in italianistica, i 2000 tunisini che frequentano i corsi di italiano dell’Istituto Italiano di Cultura e della Dante Alighieri. Penso anche all’Istituto Scolastico Italiano “G.B. Hodierna”, che ho avuto il piacere di visitare recentemente, come ad una realtà meritevole di apprezzamento, nonchè di incoraggiamenti e sostegni crescenti che mi auguro possano provenire in misura crescente anche dal nostro settore privato.
Ritengo, inoltre, importante ricordare, a pochi giorni dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il ruolo importante che Roma e Tunisi già svolgono e potranno in futuro assicurare allo sviluppo delle relazioni euro-mediterranee. La politica di costante avvicinamento all’Italia ed all’Europa assicurata nel corso degli anni dal governo tunisino guidato dal Presidente Ben Ali ha già reso la Tunisia quale uno dei principali attori del dialogo e dell’integrazione tra sponda sud e sponda nord del Mediterraneo. Si tratta di risultati importanti che portano con sé obiettivi ancora più ambiziosi. Il cospicuo bagaglio di amicizia e l’intensità di rapporti tra i due Paesi rappresentano, anche in questa ottica, un investimento per il futuro.
Nei confronti della collettività residente l’Ambasciata d’Italia continuerà ad operare affinché attenzione, assistenza diretta - ove necessario – e sostegno istituzionale non vengano mai a mancare. Sarà mia costante cura operare affinchè le nostre articolazioni possano offrire un servizio in linea con le esigenze dei nostri connazionali. Tra le varie iniziative, per chi sarà interessato, vi è quella di accrescere le possibilità di fornire informazioni e facilitare alcuni servizi attraverso il sito web dell’Ambasciata, che mi riprometto di ampliare e rendere di sempre più facile consultazione.
E’ con questo spirito e con questi propositi che rinnovo i miei più sentiti auguri, auspicando che tutti i cittadini italiani in Tunisia continuino ad accrescere il grande patrimonio di fratellanza con il popolo tunisino che ci accoglie, contribuendo, nel naturale rispetto delle sue tradizioni ed Istituzioni, a rafforzare ulteriormente i già stretti legami che uniscono i nostri due Stati.
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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