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Cultura
608 - CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA “MODERNITÀ DI GEORGE SAND” ALLA FACOLTÀ DI LETTERE DI TUNISI |
Chi di noi non è stato affascinato dal destino straordinario della donna/uomo di Nohant, George Sand, la scrittrice che ha rivoluzionato la letteratura femminile nel XIX secolo? |
Chi di noi non ha ammirato il coraggio di questa donna che ha osato entrare sulla scena pubblica con uno pseudonimo maschile in una epoca che mal tollerava la presenza femminile in tutti i campi e soprattutto in quello letterario?
A centoventinove anni dalla morte questa grande scrittrice fa parlare ancora di se, sia per il suo percorso di vita fuori dal comune che per la sua opera ricca e copiosa (più di 90 romanzi). Una prova ne è il convegno internazionale organizzato il 14 e 15 aprile dall’Unità di Ricerca “Donna e Mediterraneo” presso la Facoltà delle Scienze Umane e Sociali di Tunisi (9 avril) sul tema: “La modernità di George Sand”, un convegno dove si è cercato di cogliere i diversi aspetti dell’intera sua opera, e non solo quella letteraria, perché Sand era una artista polivalente: scrittrice, giornalista e critica d’arte.
Ogni relatore, tutti docenti alle università di Tunisi, Parigi 7, Lione 2, Grenoble, Annunzio e Caen, ha presentato un diverso aspetto della modernità di Sand rispetto la sua epoca attraverso i tre sottotemi del convegno: “Modernità e George Sand”; “George Sand ed il romanzo”; George Sand e le arti”.
Così Brigitte Diaz, dell’Università di Caen, ha scelto una comunicazione sulla modernità del primo romanzo della scrittrice: “Indiana”. Attraverso una lettura dei giornali dell’epoca dell’uscita del libro nel 1832, la ricercatrice ha verificato l’accoglienza positiva del romanzo da parte dai critici letterari e dagli scrittori. Essi, senza conoscere ancora il sesso femminile dell’autore di “Indiana”, avevano notato l’originalità dell’opera per una certa rottura con il romanzo dell’epoca grazie al suo realismo, attualità ed innovazione. D’altronde era stato scritto nel giornale “Cabinet de Lecture”: “Ecco un autore che ha osato entrare nella via della riforma del romanzo”. L’autrice, che racconta nel suo libro la storia di una donna sposata male ad un vecchio borghese, ha presentato una pagina della vita quotidiana della società dell’epoca con un linguaggio semplice e senza eccessive descrizioni, contrariamente alla dimensione romantica nel romanzo dell’inizio del XIX secolo.
Quanto a Christine Planté, dell’Università di Lione 2, ha scelto di analizzare il libro autobiografico di George Sand: “Storia della mia vita”. Il testo rappresenta una vera rivoluzione per l’epoca in quanto era la prima autobiografia femminile. La ricercatrice considera questo gesto come un “gesto moderno”, nel senso che una donna decide di rendere pubblica la sua storia personale davanti ad un codice civile e morale che metteva le donne sotto la tutela del padre e del marito. Il secondo aspetto “rivoluzionario” del libro è il fatto che si dà una grande importanza all’età dell’infanzia, imponendo così una nuova visione di questo periodo della vita ricco e determinante nell’uomo e soprattutto nell’artista. Tuttavia, la Planté rimprovera Sand di essere stata troppo riservata sulla sua vita amorosa e sessuale nel libro. La scrittrice, che aveva avuto come amanti grandi figure come Alfred de Musset e Frédéric Chopin, aveva preferito fare passare i suoi rapporti con loro sotto silenzio nella sua autobiografia.
Faïza Ben Zina, dell’Università di Tunisi, ha voluto presentare l’aspetto di critica d’arte di Sand attraverso la sua analisi di un pittore contemporaneo, il tedesco Holbein. Ben Zina ha messo in risalto sino a quale punto Sand era affascinata da un dipinto di Holbein dal titolo “La morte del diavolo” (1836) dove viene simbolizzata la sofferenza del popolo davanti ad una società di ricchi. Oltre alla critica artistica dell’opera Sand ha condotto anche una critica sociale, rivelando il suo rifiuto dell’ineguaglianza e le sue tendenze comuniste.
A termine del convegno è stata organizzata una tavola rotonda sul tema “Scrittura di genere” a cui sono stati invitati a partecipare scrittori tunisini in lingua francese come Ali Bécheur, Emna Belhaj Yahia, Abdelaziz Belkhodja, Azza Filali, Aïcha Ibrahim, Héger Jilani, Alia Mabrouk e Chédly Okby.
Eugène Delacoix, "George Sand" (1838)
Infine si è tenuto, in occasione del convegno, un concerto per pianoforte al Club Culturale Tahar Haddad. Miléna Trigonora ha interpretato magnificamente brani di Chopin (Mazurkas, le Valse, le Notturne, ecc) e di Listz (una Consolazione e delle rapsodie) in memoria di George Sand che fu amante del primo e amica del secondo.
Hanene Zbiss
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Elia Finzi |

Tunisi 1923-2012
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