20 utenti on line |
|
Collettività
CERIMONIA DI CHIUSURA DEL PROGETTO “ MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI FRIGORIFERI NEI PORTI DI PESCA” Il 20 maggio 2009 si è svolta la Cerimonia di del Progetto chiusura “Manutenzione degli Impianti nei Porti frigoriferi di Pesca” alla quale ha preso parte Sua Eccellenza d’Italia l’Ambasciatore in Tunisia, Antonio D’Andria. La cerimonia, aperta del Ministro tunisino e dell’Agricoltura delle Risorse idriche, Mansour, Abdessalem alla presenza anche del Segretario di Stato presso il Ministero dell’Agricoltura della Pesca, Abderrazak Daaloul, del Rappresentante incaricato dell’Ufficio regionale della FAO, Aomar Eit Aimer Meziana e del Direttore Generale dell’Agence des Ports et des des Pêches (APIP), Mohamed Nadhif, ha offerto l’occasione per esprimere reciproca gratitudine per un lavoro finalizzato alla realizzazione delle attività che ha visto impegnate in maniera sinergica le diverse Istituzioni e ha permesso di fare il punto sui risultati raggiunti dall’iniziativa che hanno determinato un rafforzamento delle capacità tecniche e gestionali dell’APIP, istituzione governativa tunisina responsabile dei porti di pesca e beneficiaria del Progetto. L’intervento di cooperazione, finanziato dal Governo italiano (Cooperazione Italiana) per un valore complessivo di 1.509.000 Euro, è iniziato nel luglio 2004 con la firma del Protocollo d’Intesa che ha dato vita all’Unità di Coordinamento responsabile dell’insieme delle attività, la cui realizzazione è stata affidata in parte direttamente alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) - Ministero degli Affari Esteri ed in parte alla FAO, tramite il Protocollo d’Accordo firmato il 19 agosto 2002. L’Unità di Coordinamento era composta da tre membri rappresentanti la DGCS, la FAO e l’APIP con il compito di facilitare il rapporto armonico tra le esigenze operative e amministrative proprie a ciascuna Istituzione e di consentire il regolare svolgimento delle attività secondo delle tempistiche condivise. Le diverse attività, strettamente correlate fra loro e continuamente adeguate alla realtà di terreno, avevano lo scopo finale di potenziare l’APIP, da una parte, con degli strumenti operativi e gestionali volti a garantire una più efficiente ed efficace manutenzione straordinaria e ordinaria degli impianti di refrigerazione e di produzione del ghiaccio ubicati all’interno delle strutture portuali tunisine dislocate lungo tutta la costa del Paese, e dall’altra, con delle installazioni frigorifere maggiormente affidabili in grado di soddisfare la domanda dei pescatori e degli operatori di settore, in maniera d’assicurare cosi’ una migliore qualità dei servizi offerti con ricaduta diretta sulla conservazione del pescato conforme ai requisiti richiesti dal mercato nazionale, ma soprattutto internazionale. Tutto cio’ per contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi generali: - migliorare le strutture e le condizioni operative delle attività legate alla catena del freddo nella filiera della pesca in Tunisia; - incrementare la valenza economica del settore della pesca per intervenire in maniera sostanziale nell’economia del Paese; - migliorare le infrastrutture all’interno dei Porti di Pesca a garanzia della qualità nella filiera dei prodotti della pesca, con conseguente miglioramento dei rapporti commerciali del Paese con l’esterno, e in particolare con l’Unione Europea; - valorizzare il settore nel suo insieme e soprattutto la pesca artigianale per il mercato interno e per il turismo. L’iniziativa ha fornito una sistematica e attenta Assistenza Tecnica da parte di esperti resi disponibili sia dalla DGCS che dalla FAO e si è avvalsa della collaborazione di Enti e Società tunisini specializzati nel campo della formazione per la riqualificazione dei Quadri dirigenti e del personale tecnico dell’APIP i quali hanno avuto rilevanza nelle varie fasi operative e che ora devono fornire un appropriato contributo professionale per consolidare e ampliare quanto realizzato. Per comprendere comunque un progetto è necessario tenere sempre presente che è un processo in continuo divenire e che le scelte ultime sono la risultante di una molteplice serie di combinazioni che puo’ discostarsi dalle indicazioni originarie contenute nel Documento di Progetto che è servito come base per ottenere il finanziamento. Il mutare ricorrente delle situazioni in un rapporto dinamico progetto- realtà e la riflessione costante e la reazione pertinente per poter superare le problematiche puntuali che si presentano regolarmente in un contesto operativo fanno si’ che il disegno progettuale iniziale subisca, delle variazioni, a volte anche dilatando i tempi d’intervento e modificando le linee di budget. Cio’ è quanto avvenuto in questo Progetto e le attività sono state riorganizzate secondo una logica che potesse rispondere in maniera più attinente alla fisionomia attuale dell’APIP e adattarsi alle più ridotte disponibilità finanziarie. E’ evidente, tuttavia, che tutte le operazioni realizzate sono solo una parte di un percorso che l’APIP deve affrontare per rivedere e cambiare in maniera sistematica l’attuale approccio; approccio che non prevede la manutenzione preventiva e non garantisce una manutenzione correttiva rigorosa e veloce delle sue attrezzature, le quali hanno in media tra i 10 e i 20 anni di vita e sono distribuite su 41 porti di pesca su un litorale di 1.300 Km. La strategia d’investimento dell’APIP deve insistere, infatti, verso una manutenzione affidabile per evitare, per quanto possibile, nuovi acquisti, giudicati inopportuni vista anche la congiuntura vissuta al momento dall’intero settore della pesca, e per ridurre i costi di funzionamento delle singole attrezzature e allungare la loro durata, contribuendo a migliorare la qualità delle prestazioni dei servizi portuari resi. Rossella Belli Coordinatore dell’Unità di Coordinamento e Capo Progetto Maurizio Bonavia Direttore dell’Ufficio di Cooperazione
|
|
Copyright © 2005 Il Corriere di Tunisi - Ideazione e realizzazione Delfino Maria Rosso - Powered by Fullxml |