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 681 - TUNISIA : GHAR EL MELH

 

La grotta del sale

Situata a 57 km a nord di Tunisi e a 44 a est di Biserta, Ghar el Melh ( l’anziano porto Farina) è una piccola cittadina sulla costa nord occidentale della Tunisia che puo’ essere un’ottima meta per trascorrere una giornata in un luogo dove natura e cultura marinaresca e contadina si intrecciano stupendoci.

Il percorso più facile da utilizzare è l’autostrada che conduce a Biserta (possiamo percorrere anche la Statale sempre nella stessa direzione), usciamo al casello di Utica e seguiamo i cartelli per raggiungere la nostra località.

Ghar el Melh ha una posizione molto particolare : davanti si affaccia sul lago, che a causa delle inondazioni del fiume e forse della costruzione del porto, ha creato una zona di bassi fondali tanto da formare più che una lago una grande laguna che comunica con il mare attraverso un minuscolo passaggio, mentre dietro è chiusa da colline che culminano con il  Djebel en Nadhour  (334 m.).

Di fronte alla cittadina, oltre il lago, si trova un’ampia baia protetta dal mare e dai venti che servi’ nel 146 a.v. da  rifugio alla flotta cartaginese che si ancoro’ prima di attaccare i Romani e, molto più tardi, all’imperatore Carlo V prima di affrontare l’esercito di Federico Barbarossa che aveva occupato Tunisi. Debellato il nemico i generali dell’imperatore installarono a Ghar el Melh una base militare per proteggere la costa occidentale del Mediterraneo. Verso la metà del XVII secolo la città ospito’ una colonia andalusa e in seguito altre Turche, Maltesi, Italiane e Francesi.

 

Iniziamo il nostro tour a Ghar el Melh

Poco dopo l’ingresso nella cittadina resteremo sorpresi dall’imponente maestosità del forte ovest «  Borj Bab Tunis » chiamato dagli abitanti « Lazzareto » perchè è servito nel corso del XIX secolo come luogo di quarantena. Ha una forma rettangolare è corredato di due bastioni poligonali a nord, mentre a sud termina a forma di mezza-luna semi ellittica, intorno è circondato da un largo fossato. 1070/1659, questa è la data di costruzione scritta sulla bella porta d’ingresso del forte. All’interno un grande cortile con un pozzo circondato da volte, un camminamento sulle mura e una bella moschea. Recentemente ristrutturato, viene usato anche per spettacoli estivi.

 

Il centro storico di Ghar el Melh è costituito da una serie di piccole case che si affacciano su due viuzze principali parallele alla costa, ma addossate alla collina, costantemente animate da canti e grida di bimbi. Le stradine incrociano una piazzetta, la « Rahba » dove gli anziani, addossati ai muri della moschea o della chiesetta disposte una di fianco all’altra (grande esempio di tolleranza religiosa) si soffermano a gustare il loro the.

 

Moschea Sidi Ennacer e Chiesa

Non lontano, scendendo verso il lago, troviamo un passaggio a volta il « Sabbat » ai lati del quale negozi, caffè e un colorato mercato animano la zona.Uscendo dal passaggio vediamo in lontananza una fontana accanto alla quale sorge la Grande Moschea. Di fronte alla fontana si erge il forte centrale « Burj al Wistani ». Finito nel 1640, ha forma rettangolare ed è protetto da quattro bastioni poligonali e da un fossato sui tre lati. Negli anni fu usato come prigione , liceo e abitazione. Ora è in via di restauro. Poco lontano, affacciato sul  vecchio  porto, l’Arsenale « Kechla »  presenta  quello che  rimane delle  sue 17 arcate, usate in seguito come copertura per le riparazioni delle barche dei pescatori. Ora ristrutturato, fu fatto costruire da Ahmed Bey nel 1837 in seguito a un suo viaggio a Tolone dove prese l’idea. Purtroppo il progetto realizzato e mal  ideato fu presto abbandonato a causa dell’insabbiamento del porto. Affacciato sul lago il forte orientale « Borj el Loutani » parzialmete ristrutturato, sulla cui porta d’ingresso è impressa la data 1070/1649. Fu fatto erigere da un sultano ottomano durante la dominazione turca. Durante la ristrutturazione sono emerse le celle dei detenuti, un pozzo nel cortile centrale, una cisterna e una moschea. I tre forti sono stati classificati nel 1922 come Monumenti Nazionali.

 

Dirigendoci verso il porto nuovo peschereccio che sostiene parte della economia locale, la strada passa su un suggestivo istmo fiancheggiato da palme lungo il quale ci possiamo fermare a gustare le specialità di pesce in un piccolo ristorante praticamente sospeso sull’acqua. Di li’raggiungiamo la bella spiaggia che troviamo alla fine della strada , dopo il porto, per farci una nuotata nel mare color smeraldo. Sulle pendici della collina , dopo la spiaggia si intravede una piccola costruzione bianca : è il marabutto di « Sidi Ali el Mekki », luogo sacro, dove i mussulmani vanno a pregare e a portare delle offerte. Se non fa troppo caldo ci si puo’ arrampicare fino lassù attraverso un stretto sentiero. La vista è impagabile !Per effetto della grande disponibilità d’acqua, tutta la zona di Ghar el Melh è molto rigogliosa e verdeggiante. Orti e giardini curati con attenzione alimentano l’economia agricola del luogo. A proposito, non dimenticate di acquistare delle patate che a causa della terra o della irrigazione un po’ salina hanno un sapore veramente eccezionale. Attualmente questi luoghi sono divenuti meta turistica e di vacanze.

 

Non ci stanchiamo di ripetere di evitare i periodi troppo affollati per poter apprezzare appieno questi luoghi che vale assolutamente la pena vedere quando la pace e il silenzio regnano.

 

Grazia Fontana

Botj Lazaret

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