BUON NATALE BUON ANNO
Si conclude il semestre francese dell’Unione Europea in un atmosfera pre-natalizia poco incline alla gioia per tutte le previsioni che oscurano l’avvenire prossimo. La Cechia, per la prima volta, riprenderà il "testimone" in un momento complesso nel suo governo non escluso il peso degli euro-scettici. Incertezza si aggiunge ad incertezze. Come e quali risultati daranno le elezioni del 2009? Sarà per quell’anno effettivo il trattato di Lisbona o proporrà quello di domani l'altro?
In Tunisia, approvata la finanziaria 2009, festeggiato l’Aïd el Kebir ci si prepara serenamente alle scadenze del prossimo anno, non ultima l’elezione del presidente della repubblica per la quale é quasi unanimemente attesa quella di Zine El Abidine Ben Ali, che tanto ha fatto per il paese in questi ultimi anni, tanto da ottenere un plauso internazionale per il lavoro compiuto.
In Italia, la situazione e le polemiche fanno pensare ai ballerini del "Titanic" mentre la nave affondava, con la differenza che loro erano inconsapevoli mentre i responsabili (maggioranza ed opposizione) sono consapevoli. Speriamo, dubbiosamente, in bene.
Ringraziamo l’Ambasciatore per le sue parole. Egli giorni fa ci ha affermato che nello scorso ottobre eravamo 3060; speriamo che le nascite e le iscrizioni all’AIRE aumentino questa cifra e che, se ci saranno le elezioni dei COMITES e del CGIE come previsto per legge nel 2009, saremo finalmente e nuovamente chiamati alle urne per il COMITES/TUNISI. Ringraziamo Santellocco, Giuliani ed altri amici per aver tentato (invano) di superare l’incredibile ostracismo governativo nei nostri confronti. Il Ghana ed altre piccole comunità operanti in Africa hanno un loro rappresentante (ed è giusto) in seno al CGIE e la Tunisia è assente !!!!!!
Avvicinandosi Natale e le festività di fine anno rimandiamo ai prossimi numeri l’esternazione della nostra amarezza nel constatare la medesima profonda miopia che ha caratterizzato la visione governativa italiana sui rapporti con le collettività nel mondo in questi oltre cinquant’anni di nostra militanza.
Il 2008 come i suoi predecessori volge alla fine. Fra pochi giorni daremo il via al 2009 pieno di incognite e di rispettive notizie buone, medie e cattive. La vita, siatene certi , lo ripetiamo per chi continuerà a leggerci, continuerà.
Consentiteci di soffermarci sulle vicende del nostro (e soprattutto vostro) giornale. Malgrado le abituali difficoltà, siamo riusciti a mantenere regolare la nostra pubblicazione nella sua veste a colori ambiziosa ma costosa.
Continueremo a fare del nostro meglio.
Non dovete dimenticare però cari lettori, che il giornale vive UNICAMENTE del contributo dei suoi abbonati e sostenitori e dei sacrifici dei suoi collaboratori.
Un saluto ed un augurio di sempre maggiore prosperità a tutte le associazioni, ai residenti ed alle società italiane che operano in Tunisia.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno espresso la loro solidarietà e la loro simpatia. Ad essi diciamo che il CORRIERE DI TUNISI continuerà come nel passato, ad "esternare il loro pensiero, prerogativa migliore della personalità di un libero cittadino".
Proprio come lo avevamo promesso più di cinquanta anni fa nel nostro primo numero.
Tanti auguri a tutti i nostri lettori ed amici, grazie per la loro fedeltà. Riprenderemo, lo speriamo, il "collier" nel 2009 sempre guidati dal nostro inguaribile ottimismo.
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