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Economia
673 - LA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE E LA TUNISIA |
IN TUNISIA LA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE NON AVRA’ ALCUN IMPATTO DIRETTO SUL SETTORE FINANZIARIO
Il 10 ottobre, il Governatore della Banca Centrale di Tunisi, Taoufik Baccar, durante una conferenza stampa sulla crisi finanziaria internazionale, ha affermato che le cause all’origine della crisi e della sua propagazione, non esistono in Tunisia. |
La crisi, viene in gran parte attribuita alla proliferazione dei crediti ipotecari ad alto rischio detti “Subprime”, accordati dalle banche americane ad una categoria di clientela a basso reddito. Questi crediti sono andati aumentando nel periodo 2001-2006 nella scia della forte crescita del settore immobiliare negli Stati Uniti, legata alla politica di distensione monetaria condotta dalle autorità monetarie americane che ha portato il principale tasso direttore della Federal Reserve all’1% nel giugno 2003, contro il 6.5% di fine 2000. Secondo il Governatore, il controllo dei 3 possibili canali di trasmissione della crisi, e soprattutto degli investimenti di beni in valuta straniera nella Borsa di Tunisi, sarà sufficiente a scongiurare ogni contagio del mercato nazionale.
Questo é stato il messaggio del Governatore Taoufik Baccar, nel pieno della serenità e del realismo.
“La Tunisia sarà presente tanto in campo economico quanto in campo finanziario. La nostra economia- ha affermato - é ben preparata a resistere ad ogni effetto avverso della congiuntura internazionale e ha sviluppato una capacità al fine di evitare la trasmissione dell’attuale crisi”
Il Sig. Bakkar afferma con calma che le basi del mercato della borsa tunisina sono sane, e cio’ é dimostrato dal fatto che gli indicatori afferenti alle imprese della costa denotano chiaramente la solidità della propria situazione finanziaria. Egli imputa la timidezza che ha segnato il mercato ad un fattore psicologico, e richiama investitori, imprese e risparmiatori ad avere fiducia in questo mercato.
Cita come esempio la fiducia riportata dai clienti nel settore bancario, dimostrabile con l’aumento del 13.7% dei loro depositi nell’agosto 2007- agosto 2008.
Infine, ha saputo essere realista sostenendo che nulla puo’ essere al riparo dalle conseguenza della crisi in caso di rallentamento dell’economia mondiale. Tuttavia per il caso tunisino, i programmi e le riforme intraprese rappresentano, secondo il Governatore, gli strumenti per sostenere la crescita, migliorare la competitività e mantenere gli equilibri.
Governatore Taoufik Baccar
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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