In Tunisia
671 - VISITA DEL MINISTRO SCAJOLA A TUNISI |
Visita di rilievo quella del Ministro Scajola in Tunisia del 6 e 7 agosto. Il Ministro allo Sviluppo Economico ha incontrato il suo analogo, Monsieur Afif Chelbi, in una visita che è supposta lasciare un segno importante nelle relazioni tra i due paesi. |
Il Ministro ci ha dato udienza nella Residenza dell’Ambasciatore Sua Eccellenza Antonio d’Andria spiegandoci le ragioni della visita.
Il 7 agosto Scajola e Chelbi hanno firmato una dichiarazione congiunta per l’interconnessione delle reti elettriche di Italia e Tunisia destinata a tramutarsi in accordo in autunno, possibilmente prima della Conferenza sull’Energia dei Paesi del Mediterraneo che avrà luogo a Roma il prossimo 10 novembre.
Tale accordo darà vita al partenariato tra TERNA e STEG, già presenti con i responsabili dell’autorità per l’energia italiana alla firma della dichiarazione, che costituiranno una società mista.
Il progetto prevede la costruzione di una centrale elettrica ad El Haouharia di 1200 MW, 800 destinati alla rete italiana, 400 per il fabbisogno tunisino.
Un progetto di cui si parla da tempo e che solo ora ha modo di vedere la luce, probabilmente da una presa di coscienza via via crescente del livello di domanda di energia elettrica dei due paesi.
E’ tale livello di domanda che colloca questo progetto anche nel quadro della cooperazione e dello sviluppo, e che darà la possibilità alla Tunisia, paese con ancora una carenza elettrica in determinate regioni, di aumentare il proprio raggio di copertura.
Il progetto di creazione di una centrale a carbone pulito e di una ad energia eolica si mostra in linea con gli obiettivi di protezione ambientale perseguiti dall’Italia e dall’UE e anche con la nuova politica di sensibilizzazione ecologica perseguita recentemente dallo Stato Tunisino.
Senza considerare ovviamente le ricadute benefiche nei rapporti politico – commerciali tra i due paesi, che coronerebbero un processo di crescita vertiginosa degli investimenti italiani in Tunisia. Ad oggi sono presenti in Tunisia 700 imprese italiane, in tutti i settori e l’Italia aspira a passare dal secondo al primo posto come paese Import – Export.
La Tunisia rappresenta per l’Italia un partner strategico, in quanto ponte economico, politico e culturale verso l’Africa e i Paesi Arabi, l’Italia è per la Tunisia un ponte per l’Europa. L’accordo rappresenta un passo importante in tale direzione.
Valentina Palumbo e Martina Petrelli
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