La settimana non sarà un evento isolato: il 2008 é l’anno del dialogo interculturale e noi crediamo , speriamo a ragione, che questo sia quindi anche l’anno del Corriere di Tunisi che da più di 50 anni porta avanti con tenacia, quotidianamente e fra mille difficoltà questo dialogo.

 Il Corriere di Tunisi é la voce di una comunità italiana che ha saputo inserirsi nel contesto sociale e culturale tunisino senza scontri ma integrandosi perfettamente , arricchendosi di nuovi spunti ma ugualmente arricchendo il contesto in cui andava inserendosi. In fondo il dialogo non é l’assimilazione nell’altro ma un parlarsi franco guardandosi negli occhi, due entità che si incontrano e si tendono la mano. Questa é l’esperienza degli italiani di Tunisia che il Corriere rappresenta, ed é questa l’esperienza che vorremmo esportare nel resto del Mediterraneo. Ecco perché da oggi il Corriere di Tunisi non sarà solo ed unicamente una voce, ma anche un patrocinatore, un istigatore all’azione, offrirà spazi ed idee per il dialogo, si impegnerà attivamente affiché questo abbia luogo. Per questo chiediamo quindi la partecipazione di tutti: italiani e tunisini, ma non solo. Il Giornale sarà uno spazio aperto, una piazza in cui incontrarsi, l’agora del dialogo.

L’idea guida della Settimana del dialogo é che una migrazione consapevole, legale,   puo’, anzi deve, essere un’occasione unica per il dialogo fra culture; la conferenza finale si soffermerà proprio su questo punto cercando di proporre strategie e riflessioni sul tema della migrazione regolare come opportunità e non più minaccia, come ricchezza e non più pericolo.

Nella locandina della settimana appare una panchina, abbiamo scelto una immagine che speriamo rappresenti al meglio la nostra idea di dialogo: un parlare amichevole e pacifico, uno scambio di idee ed una riflessione condotta insieme, senza prevaricazioni o egemonie. Come amici seduti in un parco, i popoli del Mediterraneo, seduti intorno alle spiagge del mare nostrum , si parleranno.

Manuelita Scigliano

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