La Camera di Commercio ha accolto favorevolmente la proposta e sta valutando gli aspetti organizzativi e normativi per la creazione di questo gruppo al quale parteciperà anche l’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata, che, ricordiamo, partecipa pure ai Consigli di amministrazione della Camera mista.

Secondo la visione dell’Ambasciata, elemento centrale di tale iniziativa è la dinamizzazione della componente imprenditoriale italiana della Camera di Commercio e la catalizzazione dei suoi interessi operativi, la Camera resta infatti il luogo deputato per lo scambio reciproco delle  informazioni, per l’assunzione di decisioni in materia di linee programmatiche comuni e per la definizione di strategie condivise.

La Camera fornisce la consulenza, gli strumenti ed il sostegno necessari  alle imprese italiane per accedere al mercato tunisino e permanervi proficuamente.

In base a quanto riferito dall’Ambasciata, tra gli obiettivi principali rientra anche quello di raccogliere informazioni all’interno di tutto il tessuto imprenditoriale italiano locale sulle eventuali difficoltà o ostacoli di accesso al mercato tunisino,  come ad esempio la presenza di barriere non tariffarie per le importazioni dall’Europa.  

Tale obiettivo si iscrive nel contesto delle attività intraprese dalla Commissione Europea per l’identificazione dei problemi concreti riscontrati dagli operatori economici europei sui mercati dei Paesi terzi allo scopo di definire delle priorità e di eliminare i problemi più urgenti. L’individuazione, l’analisi e l’eliminazione di tali barriere richiede l’attuazione di un partenariato rinforzato e proprio in questo senso si colloca la creazione da parte della Commissione europea di un Gruppo di lavoro sull’Accesso al Mercato che si dirama poi in unità presenti nei Paesi terzi. In Tunisia tale gruppo, cui partecipa, oltre all’Ambasciata d’Italia, un rappresentante della Camera di Commercio Tuniso-Italiana, è di recente costituzione in seno alla Delegazione della Commissione Europea;  l’auspicio è che il Gruppo di imprenditori italiani possa costituire un interlocutore affidabile, capace di fornire rapporti dettagliati e informazioni precise sulle difficoltà di accesso al mercato registrate dagli operatori economici, e di farsi portavoce delle aspettative dell’imprenditoria italiana qui operante, affinché il partenariato tra i due Paesi possa essere ulteriormente migliorato divenendo sempre più intenso e proficuo.

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