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 659 - ITINERARI INSOLITI

 

In questa rubrica delle Pagina culturale , il Corriere di Tunisi presenterà di volta in volta angoli, scorci, paesaggi e realtà sconosciute o semisconosciute dei nostri due paesi.

Un idea per le nostre prossime vacanze ma anche un arricchimento culturale su un patrimonio di storia, natura  e, perché no, gastronomico , che spesso conosciamo solo in minima parte.

 

Itinerari insoliti/Italia

 

Migliaia e migliaia di guide turistiche sono state stampate sull’italia, pagine di storia culturale, infiniti rimandi storici, artistici citati un po’ dovunque. E’ difficile credere che esistano ancora angoli interessanti sconosciuti ai turisti, eppure é cosi. L’italia é uno scrigno che racchiude infiniti piccoli segreti, dietro ogni angolo sorprese inaspettate, sotto ogni pietra inimagginabili epopee storiche raccontate a chi voglia ascoltarle.

In questa rubrica non illustreremo certo le bellezze di Firenze, ne la maestosità di Roma, non elogeremo il fascino decadente di Venezia, ma vi porteremo a scoprire scorci inediti, paesaggi di rara bellezza, intatti a volte , e non offuscati dalla massiccia presenza di turisti “usa e getta”.

 

Caccuri

La nostra prima tappa è un piccolo paesino, arroccato in modo fantasioso su uno sperone di roccia li dove le montagne della Sila calabrese degradano verso il mare della piana di Crotone. Dominato da un castello, la storia di questo paesino si perde nelle epoche greca e romana, ma le sue origini ufficiali vengono fatte risalire al VI° secolo dopo Cristo.  Nel corso dei secoli ebbe diversi feudatari . Diede i natali a Francesco Simonetta detto Cicco, Segretario del duca di Milano Francesco Sforza.

Fra i monumenti da visitare annoveriamo il castello feudale imponente dimora baronale sorta probabilmente in luogo dell’antico castro bizantino del VI° secolo voluto dagli strateghi orientali per rendere sicura la strada che dall’altipiano silano, conduceva a Crotone. Più volte rimaneggiato, fu quasi completamente riedificato dai Cavalcanti nel XVIII° secolo. L’ultimo pesante intervento è datato 1885 quando l’architetto napoletano Adolfo Mastrogli, al quale fu poi concessa la cittadinanza onoraria di Caccuri, vi aggiunse il rivellino ed una torre cilindrica merlata ad imitazione degli antichi castelli medioevali per mascherare un serbatoio dell’acqua che serviva per lo stesso castello.

Oggi il castello ospita un hotel unico nel suo genere, permettendo agli ospiti di dormire nelle stanze originarie.

Non molto lontano dal Castelo sorge il convento dei Dominicani di Caccuri edificato a partire dal 1515 nel luogo detto  “il Casale”, a circa due miglia di distanza dal vecchio monastero basiliano dei Tre Fanciulli e a poche centinaia di metri dal paese,  su di un terreno che il sindaco del tempo e  l’Università misero  a disposizione di alcuni religiosi tra i quali frate Andrea da Gimigliano, il vero e proprio artefice della fondazione di questo nuovo monastero caccurese.

La chiesa di S. Maria dei Tre Fanciulli  in località Patia, sulla strada per Fantino e San Giovanni in Fiore,  è tutto ciò che resta dell’antichissimo monastero basiliano di Santa Maria Trium Puerorum o di S. Maria la Nova o della Paganella, come fu denominata, nel corso dei secoli,  la chiesa annessa al cenobio. “Della sua fondatione et erettione non si have memoria certa per essersi disperse le scritture” è scritto in una relazione del priore Gregorio Ricciuti e del sacerdote Michelangelo Prospero commissionata da papa Innocenzo X° e da tata 20 marzo 1650, ma l’origine del monastero risale, quasi certamente, al periodo compreso tra il V° e il IX° secolo e fu opera   di anacoreti bizantini.    

A poca distanza dal borgo esistono tre zone termali: Bruciarello, Lepre e Calderazzi. Bruciarello è sede di sorgenti di acqua calda “molto mineralizzata sulfurea da bagno” In questa località vi sono numerosi laghetti di origine vulcanica detti “Avis”, dal latino avis, uccello, perché frequentati in passato da uccelli acquatici. Già conosciute in epoca romana, le acque di Bruciarello vennero utilizzate dai vescovi di Cerenzia che si recavano nell’amena contrada per curare i loro malanni di origine reumatica. 

Caccuri é inoltre in una posizione strategica a pochissima distanza dalle bianchissime spiagge di Crotone e dintorni (40 km)  e a breve distanza dalle verdi montagne della Sila e dai suoi fantastici laghi.

Sicuramente un luogo rilassate e unico dove trascorrere un tranquillo periodo di vacanze.

(per maggiori informazioni http://www.marino.too.it/  http://www.comuni italiani.it/)

 

Manuelita Scigliano

 

 


 

TINERARI INSOLITI/TUNISIA

 

Toujane

La nuova arteria stradale che collega Matmata a Medenine, realizzata solo di recente, ha reso accessibili  luoghi che prima erano raggiungibili solo faticosamente e con i fuoristrada.  A 23 km da Matmata, su questa nuova strada si incontra uno dei villaggi più caratteristici, intatti ed autentici della regione : Toujane.

Toujane  é un piccolo villagio di case in pietra, grigie e assimilate al territoro spoglio e arido della collina che lo sovrasta, tanto da rendere non facilemnte identificabili da lontano le poche case che lo compongono.

Giungendo dall’alto della collina il villaggio appare incastrato in una stretta gola, al mattino la luce rende ancora più duri i contorni della pietra spoglia, le case si colorano di un rosso infuocato, si stagliano qua e là i disegni di tappeti coloratissimi; avvicinandosi ci giungono rumori vaghi, ovattati dal silenzio totale che li circonda, odori aspri di spezie; tra le case  bambini impolverati che corrono su strade semideserte, qualche anziano seduto sulla porta di casa che scruta senza vedere la montagna circostante.  Arrivando a Toujane si ha l’impressione di essere stati catapultati in un altra era: niente auto, se non raramente qualche sparuta macchina malandata che arranca faticosamente per le stradine in terra battuta,  gli asini che attendono pazientemente all’ombra delle case, una pace ed un silenzio totale.

Probabilmente la costruzione della strada porterà ben presto anche qui orde di turisti, compariranno a poco a poco negozietti di artigianato, il rumore degli autobus turistici romperà il silenzio secolare che qui regnava da secoli.

Prima che questo succeda vi consigliamo di programmare una sosta a Toujane se vi capiterà di viaggiare nel sud tunisino.

Qui non troverete niente da fare, da comprare, da visitare, ma probabilmente questo é, per una volta,  una consolante!

 

Manuelita Scigliano

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