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Economia
657 - TUNISIA: UN’ECONOMIA SEMPRE PIU’ APERTA |
TUNISIA: UN’ECONOMIA SEMPRE PIU’ APERTA, CON MOLTE OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE
L’attesa del primo gennaio 2008 per l’entrata in vigore della zona di libero scambio (dovrebbero essere azzerati i dazi doganali sui prodotti industriali provenienti dai Paesi che fanno parte dell’Unione Europea) ha fortemente caratterizzato l’economia tunisina negli ultimi tempi. |
Lo stesso si può dire anche della conseguente annunciata armonizzazione del sistema fiscale delle aziende totalmente esportatrici ( che prevedeva il passaggio da un regime di esenzione totale ad uno di tassazione del 10%) con quello delle aziende locali (la cui tassazione è stata ridotta dalla passata legge finanziaria).
La notizia che soltanto le aziende straniere che si sarebbero costituite in Tunisia entro il 31 dicembre 2007, avrebbero potuto usufruire dei massimi benefici fiscali per i prossimi dieci anni infatti, ha scatenato una vera e propria corsa verso la Tunisia, da parte di aziende di numerosi Paesi stranieri, tra cui senz’altro anche l’Italia, da sempre partner privilegiato dopo la Francia. L’ultima finanziaria approvata il 3 dicembre scorso ha però poi prorogato questo termine al 31 dicembre 2010, dando ulteriore spazio al flusso di imprese dall’estero.
I risultati di tutto questo sono stati una crescita del 47% degli investimenti esteri nei primi otto mesi del 2007 (fonte: Dun & Bradstreet) soprattutto in termini di investimenti diretti (solo il 7% sono stati investimenti di portafoglio) e in primo luogo nei settori: elettrodomestici, assemblaggio di automobili, tessili e alimentari/agricoli.
Questa tendenza del Paese ad accogliere le imprese estere fa prevedere che l’economia nazionale dipenderà sempre più dai servizi nei prossimi anni.
Il grande fermento economico in atto nel Paese è stato colto appieno dall’Ufficio I.C.E., che in tutto il 2007 ha svolto un’attività frenetica e ricca di risultati concreti. Nel corso della trentina di attività promozionali organizzate dall’Ufficio infatti, sono state più di 500 le aziende italiane venute in Tunisia, grazie alla realizzazione del nostro Programma Promozionale (gran parte delle quali si accostava a questo Paese per la prima volta) e di queste molte hanno poi avuto risultati concreti immediati, sia in termini di interscambio che soprattutto in collaborazioni industriali e investimenti diretti. Un numero pari invece a più di 1500 è rappresentato dalle aziende italiane e tunisine assistite dall’ICE nel loro processo spontaneo di avvicinamento.
Ma il 2008 si presenta come un anno altrettanto proficuo e denso di impegni, sia per noi dell’ICE che e soprattutto per le nostre aziende, che speriamo di accompagnare nelle grandi opportunità che si vanno a delineare, grazie ai cospicui flussi di denaro provenienti dai Paesi del Golfo e a tutta una serie di progetti di infrastrutture previsti dal Governo tunisino nell’XI Piano di Sviluppo economico, dei quali si da ampia notizia in un documento di sintesi in italiano, che è possibile visionare sul sito web dell’ICE di Tunisi (a cui è possibile accedere a partire da http://www.ice.gov.it/ ).
Marina Scognamiglio
Direttrice ICE Tunisi
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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