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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Dossier
La festa della Donna, celebrata in Tunisia, il 13 Agosto scorso, ha dato lo spunto all’elite intellettuale tunisina e ai media nazionali per un dibattito sulla situazione dei diritti delle donne, costruendo un bilancio dei 50 anni del Codice di Statuto Personale. |
La società civile moderna ha oramai talmente improntato la sua esistenza a tali conquiste da non riflettere neanche più sulla loro origine, pochi fra noi ricordano pratiche come il ripudio o le famiglie poligame.
Una riflessione storica e contestuale servirebbe però oggi ad analizzare meglio le effettive conquiste raggiunte, in termini di diritti , e quanto ancora resta solo sulla carta; allo stesso modo aiuterebbe a comprendere quali sono le minacce odierne che potrebbero mettere in forse diritti che banalmente diamo per scontati.
Il dibattito sui diritti delle donne non poteva poi che spostare l’attenzione anche sulla questione del “velo”.
Negli ultimi anni c’è stato sicuramente un incremento del suo uso nelle nostre città. Molti hanno attribuito tale incremento ad un fenomeno di “moda” dettato dalle influenze delle tv satellitari o a un bisogno di identità scaturito da un crescente senso di disorientamento di fronte alle sfide della società contemporanea. Anche a livello internazionale osteggiare la bandiera di un presunto scontro di civiltà non fa che acuire questo bisogno di simboli identitari, nazionalismi e bisogno di “rifugi dello spirito”. Certo numerosi sono i casi di scelte consapevoli, di percorsi spirituali sofferti e meditati nella scelta del velo, ma spesso anche queste scelte vengono portate avanti senza alcuna consapevolezza dei risvolti teoretici, senza a volte che questo comporti come naturale conseguenza alcun cambiamento nel quotidiano, adottando quindi solo un simbolo svuotato del suo significato e purtroppo spesso utilizzato come vezzo o semplice addobbo.
Ritornado ai diritti conquistati negli ultimi 50 anni bisogna riconoscere che la Tunisia ha raggiunto traguardi importanti, in tema di diritti di famiglia, divorzi, controllo delle nascite, dando per ovvie delle conquiste che invece altrove devono ancora essere difese (e si pensi paradossalmente alla polemica sull’aborto costantemente riaccesa anche in Italia).
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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