In Tunisia
645 - Visita del Ministro D’Alema in Tunisia |
Soddisfazione per gli ottimi rapporti di partenariato economico e culturale tra entrambi i Paesi
* Prossima visita del Presidente Giorgio Napolitano
Dopo la sua visita in Marocco, il ministro degli Esteri Massimo D’Alema si è recato il 3 e 4 aprile in Tunisia per una visita di lavoro e d’amicizia. |
Questa visita avviene dopo quelle già effettuata dal Presidente del Consiglio Prodi ad ottobre 2006 ed è una prova in più sull’interesse crescente che accorda l’Italia alla Tunisia come suo partner economico e culturale privilegiato nella regione mediterranea, in particolare dopo la firma nel febbraio 2003 di un Trattato di Amicizia, di Buon Vicinato e di Cooperazione con il Paese .
D’Alema ha incontrato il Presidente della Repubblica Zine El Abidine Ben Ali con il quale ha parlato dei rapporti di amicizia che legano le due nazioni ed i modi di rafforzali, delle questioni internazionali soprattutto quelle relative alla situazione nel Medio-Oriente ed al terrorismo nel mondo, della lotta contro l’immigrazione clandestina e del consolidamento del dialogo euromediterraneo.
Durante la conferenza stampa, tenutasi poco prima della sua partenza, il ministro italiano ha qualificato il suo incontro con il Capo dello Stato di “molto positivo”, permettendo di interessarsi delle politica internazionale nel Vicino-Oriente e nel Libano, dell’ultimo Vertice arabo a Riadh, della situazione dell’Unione del Maghreb Arabo (UMA) alla vigilia della discussione nella sede dell’ONU del problema del Sahara Occidentale e della cooperazione tuniso-italiana nel regolamento del flusso migratorio.
Evocando quest’ultimo argomento D’Alema si è congratulato con Il Presidente Ben Ali per il livello di collaborazione da parte della Tunisia per la lotta contro l’immigrazione clandestina sottolineando l’impegno dell’Italia per la riforma della legge attuale sull’immigrazione ed il miglioramento della sua politica d’accoglimento e d’integrazione degli immigrati, in particolari quelli tunisini che sono circa 60.000 persone.
Il ministro degli Esteri ha affermato anche che il suo Paese è molto soddisfatto delle buone relazioni commerciali con la Tunisia tanto che il numero degli investitori italiani è in continua crescita. Si contano attualmente circa 800 imprese italiane sul territorio.
Sul piano del dialogo mediterraneo D’Alema ha insistito molto sulla necessità di rilanciare il partenariato tra l’UE ed il Sud del bacino, in previsione della tenuta del Forum euromediterraneo di giugno a Creta.
Nel corso della riunione si è inoltre parlato dei progetti concreti di cooperazione finanziaria tra entrambi i Paesi, oltre al proseguimento del partenariato sul piano educativo e culturale.
D’Alema ha anche annunciato la prossima visita in Tunisia del Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in occasione della prossima commissione mista tuniso-italiana prevista ad ottobre.
Ad una domanda del Corriere di Tunisi sulla possibilità di rilanciare il COMITES di Tunisi, sciolto nel 2003, D’Alema ha risposto che bisogna rispettare la legge che impone il numero di 3000 residenti italiani registrati sull’Anagrafe dell’Ambasciata d’Italia in Tunisia per la costituzione di un comites, ma ha promesso di aiutare la comunità italiana residente qui tramite altre forme di assistenza.
Prima di partire per Roma il Ministro degli Esteri ha avuto un incontro con il suo omologo, Abdelwaheb Abdallah e con il presidente della Camera dei Deputati, Foued Mebazaâ.
Hanene Zbiss

L'incontro del Ministro degli Esteri D'Alema con il suo omologo Abdelwaheb Abdallah
|