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  In Tunisia
 644 - Visita in Tunisia del Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, On. Alfonso Pecoraro Scanio

 

Nei giorni 7 e 8 marzo scorsi si è svolta la visita in Tunisia del Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, On. Alfonso Pecoraro Scanio. Il programma si é articolato su due incontri istituzionali e la visita a due siti di particolare interesse dal punto di vista ambientale, proposti dalle Autorità tunisine.

Il Ministro è stato ricevuto dal Primo Ministro Mohamed Ghannouchi e dal Ministro dell’Ambiente Nadhir Hamada che lo ha accompagnato in una visita al “Tempio delle Acque” di Zaghouane - una costruzione romana realizzata presso la fonte dalla quale partiva l’acquedotto che alimentava la Nuova Cartagine - e ad un sito di agricoltura biologica nei pressi della stessa località.

Al ricevimento offerto dal Ministro dell’Ambiente nella serata del 7 marzo sono stati inoltre presenti il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Hatem Ben Salem, e il Segretario di Stato per lo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale, Khalil Laâjimi, (cariche equivalenti a quelle dei nostri vice ministri nei rispettivi settori).

Nelle discussioni con il Ministro dell’Ambiente Hamada e nell’incontro con il Primo Ministro Gannouchi, si è affermata la reciproca soddisfazione per la cooperazione già in corso nel settore ambientale e l’auspicio di poter proseguire anche in altri settori.

La Parte tunisina si é avvalsa dell’occasione per presentare la propria politica in materia ambientale e per sottolineare il contributo della Cooperazione Italiana allo Sviluppo per la sua concretizzazione, citando con particolare evidenza le seguenti iniziative già in corso: progetti di discariche controllate (Tozeur, Zaghouan e Madhia), interventi di riforestazione (Tataouine) e progetti di depurazione delle acque reflue urbane (Korbous e M’Rissa).

Il Ministro Pecoraro Scanio ha sottolineato la priorità data dal Governo Italiano alla cooperazione con l’Africa e con i Paesi del bacino del Mediterraneo in materia ambientale, in particolare, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per la protezione delle acque del Mediterraneo.

Sul piano operativo, nel corso degli incontri sono stati esaminati, in particolare, i temi di seguito riportati :

  • Energie rinnovabili
  • Protezione del Mediterraneo: il Min. Pecoraro Scanio ha messo in evidenza che in questo mare, che rappresenta solo una piccola percentuale della superficie globale dei mari e degli oceani, transita il 70% del traffico navale mondiale. In tale contesto sono stati evocati i seguenti temi:

- l’ipotesi di costituzione di un santuario dei cetacei nel canale di Sicilia, in collaborazione tra Italia, Tunisia e Malta;

- la necessità di dotarsi dei mezzi indispensabili per far fronte alle emergenze ambientali che potrebbero crearsi a causa dell’intenso traffico mercantile e, in particolare, di navi per il trasporto di idrocarburi;

- il monitoraggio e la prevenzione della erosione delle coste.

  • Recupero e tutela del territorio
  • Agricoltura biologica. Prospettive di collaborazione

Da parte tunisina sono state presentate nuove idee di progetto aperte alla cooperazione internazionale.

A titolo di commento si osserva che le tematiche ambientali legano strettamente Italia e Tunisia per evidenti motivi di contiguità geografica, quali, tra gli altri, la condivisione delle acque del canale di Sicilia e l’esperienza della Tunisia nella lotta alla desertificazione.

L’aspettativa di collaborazione internazionale nel settore, da parte tunisina, e il valore strategico della scelta di fornire assistenza in tale settore, si spiegano pienamente, infine, alla luce dei seguenti dati: la Tunisia impegna 1' 1,6% del PIL per l’ambiente e dipende dal turismo per il 16% dello stesso. La decisione di offrire collaborazione in tale settore si rivelerebbe, dunque, una scelta di valore strategico tale da consolidare ulteriormente le già eccellenti relazioni tra i due Paesi.

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