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Dossier
Il presidente dell’associazione Marcello Brignone ha ringraziato vivamente la ‘Claudia nazionale ‘ come è stata chiamata affettuosamente dai membri dell’A.I.A.T per la sua presenza: “L’idea di questo incontro è nata in maniera molto semplice, grazie a una segnalazione da parte del professor Benito Proietto siamo venuti a conoscenza che Claudia Cardinale sarebbe venuta a Latina…. Dopo due settimane di silenzio abbiamo ricevuto notizie dalla sua segretaria, e ora siamo qui, e questo ci inorgoglisce e ci rende fieri…” . Puntualissima all’appuntamento, Claudia ha accolto cordialmente i suoi conterranei che prima dell’inizio dell’incontro hanno approfittato per porle un saluto e scambiare qualche parola. In seguito all’introduzione del presidente, sono stati presentatati a Claudia i membri del direttivo dell’associazione: il Professor Benito Proietto, Pucci Giuseppe, Brignone Giuseppe segretario dell’associazione, professor Hector Valenza, e Giovanna Castiglione. Presenti all’evento anche il sindaco di Latina Zaccheo e l’assessore Maurizio Guercio. Il sindaco confessa di essere molto onorato di sedere accanto ad una delle migliori attrici della storia del cinema. Zaccheo dice di essere rimasto colpito dall’amore con cui Claudia e i soci dell’associazione hanno partecipato alla conversazione, ha notato un sentimento ancora vivo, che nonostante il passare degli anni non si è mai spento: "Il vostro mal d’Africa corrisponde al mio mal di Latina", afferma sorridendo. “ Da ragazzo ricordo che ero rimasto molto colpito da Claudia Cardinale, inizialmente per la sua grande bellezza, ma in seguito ho riconosciuto in lei anche un gran talento”. Il professore Benito Proietto invece interviene dicendo : “ Claudia è il simbolo del nostro coraggio, rappresenta lo spirito multiculturale che ci appartiene da sempre: eravamo pronti ad essere europei ma la carica interiore che ci animava si è scontrata con la realtà “. Continua il suo intervento con una domanda: “ La storia del cinema italiano, sarebbe stata la stessa senza un ‘attrice come --- * n.d.r. : ricordiamo ai nostri lettori che questo concorso di bellezza fù organizzato dal "Corriere di Tunisi" nell'ambito della grande "Kermesse italiana"
Con un grande sorriso Claudia dice: “ Claudia, come sai il botteghino ha registrato il tutto esaurito in occasione del tuo spettacolo, la popolazione latinense è accorsa numerosa allo zoo di vetro, è stata accolta calorosamente? Sì, sì assolutamente, era pienissimo soprattutto di giovani, e la gente molto calorosa. A volte sente la nostalgia della sua terra natia? Ha trascorso molti anni in Tunisia? Sì, noi eravamo li da parecchie generazioni, è la terra dei miei nonni dei miei genitori, ho passato lì i miei anni scolastici, la mia lingua è il francese. Ha poi mantenuto dei rapporti con Ci vado spessissimo, sono stata ultimamente, al festival di Djerba, del cinema della televisione, poi sono stata invitata dal Presidente della Repubblica a Tunisi e a Cartagine, sono andata molto spesso, mi invitano sempre. Visti i suoi continui ritorni nella terra natia, può dirci se ha trovato dei cambiamenti positivi o è rimasta delusa dai suoi viaggi? Ma io devo dire quello che amo moltissimo è Sidi Bou Said che mi piace da morire, e credo siano d’accordo un po’ tutti, stupenda…poi Cartagine moltissimo…poi il posto dove sono nata, Tunisi. Se potesse tornare ad abitare in Tunisia, supponiamo ai tempi in cui era abitata dai francesi e italiani, c’ è un posto in cui vorrebbe trovarsi? Ripeto Sidi Bou Said , mi piace molto, ma devo dire sinceramente : io adoro il deserto. Ci sono andata molto spesso, per me il deserto è la meraviglia . Quando sono sola mi metto a disegnare, sempre la stessa cosa, il deserto con le palme.. Ci sono dei ricordi della sua vita in Tunisia che le sono particolarmente cari? Ma... io ero un po’ maschiaccio nel senso che facevo delle cose tremende... siccome volevo provare che le donne erano più forti degli uomini facevo delle cose che non avrei dovuto fare, ad esempio prendevo il treno quando era già partito… facevo delle cose pazzesche e mio papà veniva a sapere tutto… Poi da ragazza facevo molto sport, atletica, volley, la nostra squadra era campione della Tunisia. Le sue origini hanno condizionato molto la sua formazione culturale? Beh sì, io sono multiculturale...come tutti noi. Lei è attratta in modo particolare dalla cultura tunisina? Si tantissimo. Da quali aspetti in particolare? Le mie radici sono assolutamente tunisine, io sono siciliana di origine il mio papa si chiama Cardinale, mamma Greco è di origine greca e comunque sono erede di cultura francese e italiana, io mi sento multiculturale. Adora anche la cucina del suo Paese di origine? Oh sì , mangio il cous cous spessissimo, mia figlia lo sa cucinare divinamente, mi piacciono anche molto le slebie, quei dolci fatti di miele di forma rotonda, e anche le brick, una sorta di crepes dalla pasta molto sottile ripiene con tonno e uova. Quindi lei ha lasciato il cuore in Tunisia? Sì infatti. Noto la riconoscenza del mio paese natale in alcune situazioni, per esempio io vivo a Parigi da molti anni e quasi tutti i tassisti sono tunisini, algerini, marocchini. Quando salgo è una tragedia perché non mi vogliono far pagare perché dicono sono figlia della loro terra. Giulia
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