Nell’approssimarsi delle festività natalizie e del nuovo anno, desidero rivolgere dalle pagine del « Corriere di Tunisi », che me ne offre gentilmente l’opportunità, un sincero e caloroso augurio di benessere e prosperità a tutti gli Italiani che vivono in Tunisia.
Il 2006 si chiude in un clima particolarmente costruttivo, foriero di possibili ulteriori positivi sviluppi per le tradizionali relazioni di simpatia ed amicizia esistenti tra l’Italia e la Tunisia.
La Visita a Tunisi del Presidente del Consiglio Prodi nell’ottobre scorso ha confermato il livello di eccellenza dei rapporti italo-tunisini, contribuendo a dare sostanza alle notevolissime potenzialità di collaborazione esistenti in tutti i settori.
Le continue visite qui effettuate nel corso dell’anno da rappresentanti delle Istituzioni italiane – ricordo tra le tante quelle del Presidente emerito della Repubblica, Sen. Francesco Cossiga, del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Pietro Lunardi, del Sottosegretario agli Affari Esteri, On. Giuseppe Drago, del Sottosegratario alle Attività Produttive con delega al Turismo, On. Giovan Battista Caligiuri, del Segretario Generale della Difesa, Direttore nazionale per gli Armamenti, Generale C.A., Botondi, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale C.A. Filiberto Cecchi, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, Generale Sq.A., Vincenzo Camporini – evidenziano peraltro l’intensità ed il rilievo che le relazioni bilaterali hanno ormai assunto a tutti i livelli e la comune volontà di svilupparle ulteriormente nell’immediato futuro.
I dati a disposizione sulla crescita continua degli scambi economici, culturali ed umani costituiscono del resto la migliore testimonianza dello stretto legame tra Italia e Tunisia. Sono circa 700 le imprese qui attive impiantate e gestite da italiani, spesso in partenariato con tunisini, che danno lavoro ad oltre 47mila maestranze locali per un totale di investimenti cumulati pari a 566 milioni di euro (23% del totale degli investimentri stranieri in Tunisia). Il valore del flusso di investimenti italiani ha raggiunto quest’anno i 66 milioni di dinari (circa 40 milioni di euro). Il nostro Paese si è riconfermato secondo per interscambio commerciale con una quota di mercato come Paese fornitore del 22% e come Paese acquirente del 19,9%. Oltre 40 sono gli accordi di collaborazione in vigore tra Università italiane e tunisine. Oltre 65mila cittadini tunisini lavorano regolarmente in Italia. Gli italiani permanentemente residenti in Tunisia sono 2906. Circa 500mila turisti italiani hanno scelto quest’anno la Tunisia per le loro vacanze. Tali confortanti dati contribuiscono al reciproco apprezzamento che si riflette anche su un entusiastico (e costantamente in aumento) interesse per la nostra cultura e la nostra lingua. Gli studenti liceali tunisini che studiano l’italiano come lingua opzionale sono ormai oltre 24.000 (cioe’ 2000 in più rispetto a fine 2004), oltre 2.500 sono quelli universitari. Grande e crescente successo riscuotono anche le numerose manifestazioni organizzate dal nostro Istituto di Cultura, la cui nuova e prestigiosa sede è stata inaugurata dal Presidente Prodi nell’ottobre scorso.
L’intensità e ricchezza dei rapporti bilaterali è il frutto anche della tradizionale ospitalità dell’amico Popolo tunisino e dell’apprezzata politica di avvicinamento all’Italia e all’Europa promossa dal Governo tunisino, sotto la guida del Presidente Ben Ali.
Il nuovo anno accentuerà ulteriormente la collaborazione tra i due Paesi. Il mio impegno personale – e di tutti i collaboratori dell’Ambasciata d’Italia, dell’Istituto Italiano di Cultura e di tutte le istituzioni operanti in Tunisia – sarà quello di onorare l’altissimo incarico conferitomi di rappresentare lo Stato italiano presso lo Stato tunisino, compiendo il massimo sforzo per far progredire le relazioni tra i due Paesi in tutti i settori.
Vi giunga quindi il mio più sentito augurio di continuare a vivere in fratellanza con il Popolo tunisino che ci ospita, contribuendo, nel naturale spirito di rispetto delle Sue tradizioni ed Istituzioni, a rafforzare questo sentimento di amicizia e simpatia che unisce i nostri due Stati.
S.E. Arturo Olivieri |