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  Dossier
 628 - Prima riunione dei ministri del turismo dei Paesi 5+5 ad Hammamet : Per una strategia comune per la promozione del settore

 

Si è tenuta il 5 maggio ad Hammamet la prima riunione dei ministri del turismo dei Paesi 5+5 (Italia, Francia, Malta, Portogallo, Spagna e i Paesi dell’UMA). Quest'incontro s’inserisce nell’ambito della concretizzazione delle disposizioni  della  Dichiarazione di Tunisi ratificata nel dicembre 2003 nel corso del primo vertice dei Paesi 5+5.

Uno dei punti più rilevanti di questa dichiarazione è quello relativo al rafforzamento della cooperazione, in particolare nel settore del turismo, un settore chiave nelle economie dei Paesi Mediterranei.

Dopo una prima riunione degli esperti nel settore, tenutasi il 4 maggio, si è aperta quella dei ministri del turismo il 5 maggio con l’intervento inaugurale del ministro tunisino del turismo, Tijani Haddad, che ha indicato come quest’incontro sia un evento importante e ambizioso in quanto permette di rafforzare la cooperazione tra i Paesi della regione nel campo della commercializzazione dell’offerta turistica  e nella creazione di nuovi meccanismi per promuovere l’investimento nel settore. Ha anche ricordato che il turismo subisce oggi più che mai l’influenza della mondializzazione, influenza  che ha creato un forte cambiamento nella domanda turistica ed un’intensa concorrenza tra le diverse destinazioni nel mondo. Questo significa per i Paesi del Mediterraneo, che accolgono ogni anno circa 600 milioni di turisti, la necessità di adottare una strategia comune per diversificare e migliorare la qualità del prodotto turistico e per consolidare lo sforzo di marketing per le loro destinazioni.

Il Ministro ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo del turismo nell’avvicinamento dei popoli e nella promozione della cultura della tolleranza e del dialogo tra le civiltà. Ha rilevato, tra l’altro, la necessità di sviluppare maggiormente il turismo culturale, approfittando del ricchissimo patrimonio storico e archeologico di cui gode la regione, e di promuovere anche l’eco-turismo considerato come il turismo del futuro poiché include la dimensione del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità dello sviluppo.

Al termine del suo discorso Haddad ha precisato che i Paesi 5+5 sono tenuti ad adattarsi alle nuove esigenze dei turisti attraverso la ristrutturazione delle unità alberghiere, il miglioramento della qualità dei servizi, la formazione del personale e il consolidamento del partenariato pubblico-privato per promuovere l’investimento nel settore.

Ha preso poi la parola il Ministro del Turismo di Malta, Francio Zammit Dimech, che ha insistito sul ruolo del settore turistico nel migliorare la mutua comprensione tra i popoli della regione e la necessità per essi di sviluppare un approccio comune soprattutto nel campo della commercializzazione del prodotto turistico mediterraneo. Ha anche sottolineato l’importanza che deve essere accordata al turismo sostenibile che rispetta pienamente il patrimonio naturale della regione.

Quanto al Segretario di Stato spagnolo al Turismo, Riamon Marting, egli ha ricordato la necessità di favorire lo scambio d’informazioni tra i Paesi 5+5 nel settore turistico, per far  fronte alla sempre maggiore concorrenza nei mercati mondiali. Ha anche insistito sul fatto che questi Paesi  sono tenuti a creare delle norme di qualità per i servizi forniti ai turisti, il che comporta il consolidamento della formazione del personale qualificato.

Il Capo di Gabinetto del Ministro francese del Turismo, Alain Bodin, da parte sua, ha rilevato tre punti su cui potrebbe basarsi una strategia mediterranea comune. Si tratta di preservare la dimensione etica del turismo come fattore di dialogo tra le popolazioni; di creare un turismo solidale a  beneficio di tutte le categorie sociali; di consolidare il turismo sostenibile come il turismo dell’avvenire.

E’ intervenuto successivamente il Ministro del Turismo dell’Algeria, Noureddine Moussa, che ha dichiarato che il turismo è “una formidabile opportunità per l’avvicinamento tra i popoli” che deve essere consolidata attraverso il rafforzamento della cooperazione. In questo senso, i Paesi mediterranei sono tenuti ad intensificare lo sforzo della sensibilizzazione delle loro popolazioni per cambiare il proprio occhio sul turista e considerarlo come ospite e non come nemico o eventuale immigrato clandestino.

Dallo stesso avviso è stato anche il Ministro del Turismo libico, Ammar Mabrouk Letaïf, che ha sottolineato la necessità di rafforzare la conoscenza dell’altro attraverso il turismo, creando un intenso scambio d’informazioni e di esperienze, sempre nel rispetto delle specificità culturali di ogni Paese.

Quanto al Ministro marocchino del turismo, Adel Douiri, è stato più concreto degli intervenenti precedenti con due proposte: creare uno spazio aereo comune tra i Paesi del Maghreb nell’ambito del rafforzamento della cooperazione Sud-Sud e lanciare un fondo per finanziare le operazioni d’informazione e di commercializzazione dei prodotti turistici dei Paesi 5+5.

Il rappresentante del Ministro del Turismo portoghese, Artistide Viera, ha insistito sulla necessità di favorire una più grande cooperazione multilaterale tra i Paesi partecipanti in tutti i campi relativi al turismo.

Ha preso poi la parola poi il Ministro del Turismo della Mauritania, Ba Abderrahmane, che ha invitato i Paesi della riva Nord del Mediterraneo ad investire di più nella promozione delle infrastrutture turistiche nei Paesi del Sud del bacino.

Per ultimo è  intervenuto il Sottosegretario di Stato italiano, Giovanni Batista Calligiuri, che ha rilevato la necessità di individuare una strategia comune di accoglienza e di formazione per i Paesi della zona e di andare alla ricerca di mercati lontani come Cina e Giappone. Ha inoltre riaffermato l’impegno dell’Italia nel trasferire ai Paesi vicini la sua esperienza nel campo del turismo.

La riunione si è conclusa con l’adozione della Dichiarazione di Hammamet e la creazione di un comitato di supervisione per la concretizzazione dei principi riportati. Questo comitato sarà presieduto dalla Tunisia, attuale presidente della riunione 5+5, e dalla Francia che ospiterà l’anno prossimo quest’incontro che diventerà periodico. Da ricordare che la Libia presiederà la riunione nel 2008 e Malta nel 2009.                

 

   Hanene Zbiss

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