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  Economia
 625 - Firmato un accordo di cooperazione tra Banca Nuova e BIAT per il sostegno degli immigrati tunisini in Sicilia

 

Nell’ambito del rafforzamento delle relazioni economiche tra la Sicilia e la Tunisia è stato firmato, il 28 marzo, un accordo di cooperazione tra la Banca Nuova (Italia) e la BIAT (Banque International Arabe de Tunisie) per il sostegno e l’assistenza alla comunità tunisina insediata in Italia, in particolare in Sicilia.

La cerimonia della firma si è svolta presso “Casa Sicilia” in Tunisi (Dar Bach Hamba) alla presenza del presidente di Banca Nuova, Marino Breganze, del direttore generale della BIAT, Chékib Nouira, dell’Assessore regionale per il lavoro, la formazione professionale e le migrazioni della Regione Sicilia, Francesco Scoma,  del Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, Giuseppe Drago e dell’Ambasciatore d’Italia in Tunisia, Arturo Olivieri.

L’idea di tale iniziativa è stata lanciata da Banca Nuova il 15 dicembre a Palermo per creare dei servizi finanziari dedicati all’importante comunità tunisina in Sicilia (11.000 immigrati che vivono essenzialmente nelle province di Ragusa, Trapani e Palermo).  E’ stata scelta quindi la BIAT come partner affidabile che, secondo Breganze, offre gli stessi  servizi agli immigrati attuati nel loro Paese  di origine. Nell’accordo è prevista espressamente l’apertura di un conto gemellato aperto automaticamente nelle due banche e gestibile sia dalla Tunisia sia dalla Sicilia. I tunisini residenti in Italia beneficeranno anche di riduzioni sul trasferimento di denaro verso i loro familiari in Tunisia.  Questo interesse rivolto agli immigrati è mosso dall’importanza delle risorse che essi mobilitano verso il loro Paese di origine e che potrebbero essere indirizzate verso l’investimento in caso di condizioni vantaggiose per la realizzazione di microprogetti. Per questo l’intenzione delle due banche, e anche quella della Regione Sicilia come espresso dall’Assessore Scoma, è quella d’indirizzare i tunisini in Italia al risparmio per l’investimento proponendo loro facilitazioni finanziarie, servizi e, anche, crediti per intraprendere un’attività sia in Tunisia che in Sicilia. Per iniziare l’immigrato può già accedere a un mutuo per l’acquisto della prima casa. Si tratta ora di far conoscere questo nuovo accordo presso gli immigrati tunisini tramite uno sforzo delle associazioni locali e  le componenti del servizio terziario in entrambi Paesi.

La tappa successiva, come annunciato da Nouira, è quella di rivolgersi alle imprese italiane in Tunisia, e viceversa, proponendo loro una serie di servizi specifici alle loro esigenze. Infatti esse potranno beneficiare di crediti alle stesse condizioni e garanzie nelle due banche. L’accordo di cooperazione relativo a questo nuovo progetto è in corso di studio ed è prevista la sua firma prossimamente.

 

H. Z.

 

 

Da sinistra a destra: Marino Breganze, Franceso Scoma, Giuseppe Drago e Chékib Nouira.

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