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  Nel Mediterraneo-Maghreb
 624 - SULLE TRACCE DELLA REGINA DIDONE LE NAVIGATRICI DEL MEDITERRANEO PORTANO UN MESSAGGIO DI PACE

 

Si è tenuta il 1 marzo all’Hotel Africa a Tunisi una conferenza stampa per presentare la seconda edizione della regata “La Strada di Elissa (Didone)” che partirà il 13 agosto dalla Tunisia e che, percorrendo il Mediterraneo, arriverà in Libano.

Dopo il successo della prima edizione nel 2004, partita da Tiro come fece 3000 anni fa la regina Didone per arrivare a Cartagine, gli organizzatori tunisini e libanesi hanno pensato di organizzare una seconda edizione più ricca e differenziata, coinvolgendo più Paesi come partecipanti e più partner.

La prima novità di questa sessione è il fatto di invertire il percorso partendo dalla Tunisia verso il Libano. Da notare soprattutto la data di partenza che coincide con la festa nazionale della donna, il 13 agosto ed è, eccezionalmente quest’anno, anche il cinquantenario della promulgazione del codice della donna.

Seconda novità è la partecipazione di altri Paesi oltre alla Tunisia e al Libano come la Francia, la Grecia, l’Italia, il Marocco, il Portogallo e la Spagna.

Il percorso, di 1.400 milia  parte da Cartagine, passando per Tiro, Saida, Tripoli e Byblos per arrivare poi a Beyrouth.

 Il progetto è patrocinato dal Ministero di Turismo tunisino, da quello libanese e dall’ONU con l’obiettivo di promuovere la cultura della pace e del dialogo tra i Paesi del Mediterraneo.

E’ stato il Ministro tunisino del Turismo, Tijani  Haddad,  ad  aprire  la conferenza sottolineando i forti rapporti tra la Tunisia e il Libano  e la volontà comune di fare rivivere il loro patrimonio storico e turistico.

Il Ministro Haddad ha anche fatto notare come la scelta del 13 agosto come data di partenza della regata, sia simbolo e testimonianza della posizione della donna tunisina, e anche di quella mediterranea, conto tenuto che gli equipaggi partecipanti sono esclusivamente femminili.

Ha preso la parola poi anche il Ministro libanese del Turismo, Joseph Sarkis, che ha considerato questa regata come una opportunità per rafforzare l’idea del dialogo e dello scambio turistico tra le due sponde del “Mare Nostrum” per diffondere la cultura della pace, del preservare la natura e il patrimonio. Sarkis ha aggiunto che è anche un’occasione per dare una immagine positiva della donna mediterranea, cioè una donna aperta, sportiva, attiva e capace di dare un grande impulso al dialogo euromediterraneo.

Quanto a Najib Gouiaa, l’organizzatore della “Strada di Elissa”, ha ricordato che questo progetto s’inserisce nell’ambito della concretizzazione della decisione dell’Assemblea Generale dell’ONU sul tema “lo sport per la pace e lo sviluppo”.

Ha anche tenuto a precisare che in questa edizione saranno utilizzate barche italiane più professionali e più preformanti (GIRO 34) e che la manifestazione sarà più mediatizzata nella stampa, nei canali televisivi e radiofonici  internazionali. Due villaggi sportivi saranno costruiti per accogliere l’evento in Tunisia e in Libano, villaggi che ospiteranno numerose manifestazioni culturali, turistiche e di animazione.

Le partecipanti seguiranno prima della competizione degli stage di preparazione in Tunisia e in Francia.

Gli organizzatori non hanno per il momento comunicato il numero degli equipaggi e il programma nel dettaglio ma lo faranno prossimamente.

Erano presenti alla conferenza Aziza Htira, Presidente dell’Unione Nazionale della Donna Tunisina, e Néjib Friji, Rappresentante delle Nazioni Unite in Tunisia.

 

Hanene Zbiss

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